Occhi

25 2 4
                                    


1. OCCHI

Mai avrebbero pensato, nemmeno nella loro più remota immaginazione, di ritrovarsi diciassette anni dopo nella stessa occasione in cui si erano conosciuti: un torneo di scacchi. Quella volta si erano scambiati un'occhiata fugace, sospettosi l'uno dell'altra, mentre camminavano in direzioni opposte del corridoio.
All'epoca era solo lei ad avere un occhio fuori uso, mentre stavolta entrambi riuscivano a vedersi da un occhio solo, sufficiente però a riconoscersi a vicenda.
L'antica diffidenza che si era assopita sotto la cenere riprese ad ardere come fuoco vivo.
Lui per lei rappresentava l'uomo che aveva potenzialmente ucciso Amanda, la donna che le aveva fatto da madre e Haneda, l'unico uomo per cui avesse mai provato dei sentimenti.
Lei per lui rappresentava la donna che aveva cercato di proteggere, l'unica che potesse avere informazioni su come erano andate davvero le cose, ma che alla fine gli era sfuggita facendo perdere le sue tracce.

- Ci siamo già incontrati tempo fa- disse lui, cercando conferma al suo sospetto.

- Ha ragione, quella volta al campeggio- rispose lei, cercando di depistarlo.

- Ad essere onesto mi sembra di averla già incontrata da qualche altra parte, prima del campeggio. Se non sbaglio anche quella volta era in occasione di un torneo di scacchi-

- Forse si confonde con qualcuno che mi somigliava- mentì, con un sorriso forzato stampato sul volto.

Si guardarono nei rispettivi occhi sani ancora una volta, intensamente. Magari un giorno avrebbero finalmente avuto quel faccia a faccia che non avevano mai avuto occasione di avere, ma quel giorno non era ancora arrivato.

Frammenti di ottobreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora