Amicizia dimenticata

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Mi ricordo proprio come se fosse ieri.
Sei anni fa mi passò davanti un ragazzino, un 14enne, mi bastò un attimo, un istante per far cambiarmi idea. Gli era volato il cappellino proprio sotto il nostro ombrellone, cioè, quello mio e di Maria. Appena lo vidi il sguardo e avendomi notato mi chiese:"Ci conosciamo?" io feci un sorriso e dissi:"No", mi diede la mano e disse:"Piacere sono Piero" io la strinsi e dissi:"Piacere Ilaria" dopo un po' mi domandò:"Vuoi giocare con me, Martina e Marco?" io annuí, feci ben presto amicizia, quell'anno dopo un mese chiesi ai miei se potevo restare un altro ancora e i miei accettarono, sono sempre fuori casa, ma ci vogliamo tanto bene, accettarono perchè sarebbero rimasti anche loro una settimana in Sicilia da quelle parti. Io mi innamorai di Piero, Martina divenne la mia migliore amica e io e Marco diventammo amici. Passavamo tutte le giornate assieme, quando dovetti partire avevo promesso che avrei inviato lettere a Piero ogni giorno, cosí le leggevano anche Martina e Marco.
Iniziai a scrivere tante lettere e anche loro. L'estate successiva rimasi un mese, anche noi stavamo andando in crisi, inoltre io inviavo 50€ al mese per i bambini poveri. Quell'estate ci divertimmo e Piero mi confidò che voleva andare a ti lascio una canzone, lui era bravissimo. Provai a dirgli che lo amavo, ma non ci riuscivo, credevo in lui e sapevo avrebbe fatto successo, vinse assieme a due magnifici ragazzi, Gianluca e Ignazio, fecero un successo internazionale, io provai a scrivere altre lettere, ma dopo forse una quindicina di lettere il padre mi rispose e disse che Piero aveva tanto da fare e non avrebbe piú potuto leggere le lettere. Io ringraziai e smisi di scrivere, l'anno successivo rimasi due settimane, io Martina e Marco continuavamo a parlare e giocare, ma non era piú la stessa cosa senza Piero, anche gli altri anni, continuammo cosí, io cambiai, prima ero castana ed ora sono diventata bruna o forse castana scura e la mia gradazione è talmente bassa che gli occhiali non li porto quasi mai.

Ai miei 18 anni pagai un viaggio anche per Martina e Marco, vennero. "Piero non è potuto venire" mi disse Martina che aveva capito della mia cotta per Piero, io risposi con un po' di rabbia e tristezza:"Certo, lui è sempre impeganto con il lavoro, soprattutto dopo il Festival di San Remo". Quel giorno è stato uno dei miei pochi compleanni in cui i miei sono riusciti a liberarsi. Piero compirà 23 anni a breve. Il mio sogno è diventare una pianista, come mia madre. Un amico di famiglia so che parla molto bene ad un manager, potrei diventare una pianista per qualche star. Dopo pochi giorni mi chiama perchè il manager mi vuole conoscere e farmi parlare con il o la cantante. Io sono emozionatissima, manca solo un giorno, ci incontreremo a Bologna so, andrò in treno, preparo la valigia, anche Maria mi seguirà, è come una sorella per me.

Il giorno successivo...
Sono le 9 e prendiamo il treno, mi sono fatta una treccia laterale, in genere la faccio spesso. Una volta in hotel mangiamo e ci sistemiamo, verso le 16 io e Maria andiamo dall'amico di famiglia che ci porta dal manager. Per strada ci racconta bene di loro dice:"Sono un trio, e sono famosi in tutto il mondo" io chiedo chi sono, ma vuole farci una sorpresa, una volta fuori casa prima di bussare mi viene un attacco, credo siano Il Volo, già credevo prima, ma poi quando ho visto il cancello mi sono come bloccata, no, è impossibile siano loro! Entriamo, ci aspettano fuori la porta, vedo i ragazzi e il manager, ad essere sincera non vedo tanto, ma sono tre maschi castani o bruni, senza occhiali non posso affermare nulla, poi c'è un tipo con i capelli bianchi, potrebbero essere loro, so di dover sorridere, e l'emozione me lo faceva al mio posto. Una volta avvicinati, avevo capito si trattasse del Volo, avrei voluto che Piero mi dicesse:"Ciao Ilaria" o cose simili. Lui era la persona che mi aveva fatto aprire e quando l'ho visto ero piena di gioia. Strinsi la mano a Michele Torpedine, Gianluca mi baciò la mano, anche Piero (e in quel momento il cuore esplose) e Ignazio. Io dico:"Piacere a tutti, mi chiamo Ilaria", Michele dice:"Perchè non entri e ci fai vedere come suoni?" io entrata in casa e diretta verso il pianoforte inizio a suonare, mi chiedono se voglio qualcosa da bere o da mangiare, io chiedo un bicchiere d'acqua. Michele mi chiede non solo i brani dei ragazzi, anche se so qualcuno già a memoria, io annuisco e faccio alcuni pezzi che amo. Michele dice che ci vuole pensare un po' su, mentre io faccio amicizia con i ragazzi, anzi solo con Gianluca e Ignazio, Piero non si ricorda di me, e questo mi scoraggia un po'. Parliamo tutto il tempo, poi ceniamo lí. Chiedo com'è stato vincere San Remo e mi chiedono se li conoscevo sin da ti lascio una canzone, io dico di sí e che sono andata ai loro concerti, e non mi sono mai persa un' intevista, affermo pure di essere una Ilvolover. Torno in hotel e Maria mi chiede di Piero:"Piero non ti ha riconosciuta eh?" io rispondo:"No, speriamo che li posso aiutare" lei dice:"Già, ora lavati e vai a dormire", cosí faccio

Scusate se il capitolo è corto, spero vi piaccia lo stesso, ciao❤

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