Capitolo 02

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Non era convinto di cosa fosse normale e cosa no per un piccolo umano di quella età (che poi, quanti giorni o mesi potesse avere quella creatura, lui non ne aveva la minima idea). La cosa certa era che, materializzato un seggiolino per auto sul sedile della Bentley e assicurato il suo nuovo passeggero, questi non aveva emesso mezzo fiato.
Ogni tanto si era sporto, per assicurarsi che fosse lì e non fosse stata solo una sua strana allucinazione data dall'ebbrezza.
E sì, quei piccoli occhi azzurri erano belli vispi, e non si staccavano da lui.

Aveva guidato tutta la notte pur di arrivare a Londra in mattinata.
Parcheggiata la sua Bentley al solito posto aveva scaricato il piccolo ed era salito in casa.
Arrivato lì aveva acceso il telefono e aperto una delle app che Nina l'aveva obbligato ad installare e su cui Maggie l'aveva aggiunto ad un gruppo con loro due. Un vano tentativo di farlo socializzare che però, in questo caso gli tornava utile.
Senza scrivere nulla aveva mandato l'indirizzo di casa, il piano e il nome sul campanello.
Tempo mezz'ora se le era ritrovate tutte e due sul pianerottolo.

«Ma ti pare di mandare un messaggio del genere?» Sbottò Nina, appena entrata in casa.
Bastò lo sguardo di Crowley perché Maggie prendesse la sua dolce metà sotto braccio e aggiungesse qualche dettaglio.
«Ci siamo solo un po' preoccupate, di solito ci mandi solo meme o faccine contrariate... E poi tra poco dobbiamo aprire i negozi, quindi-»
«Quindi meglio sia importante!»
Il demone alzò gli occhi al cielo, irritato da tutta quella confusione.

«Certo che è importante! E poi vi chiederei di far silenzio, ho un ospite che non deve essere disturbato.» Fece un cenno alle due ragazze, decisamente confuse dalla situazione, guidandole attraverso il corridoio verso il salotto.
Erano già state a casa di Crowley, seppur poche volte, ma la trovavano sempre identica ed ordinata come la volta precedente.
«Ho bisogno di... qualche consiglio. Come si crescono questi affari?» Disse indicando quello che somigliava pericolosamente ad un trasportino per neonati.

Prima che le due ragazze potessero chiedere spiegazioni, il demone afferrò la maniglia e ruotò verso di loro l'oggetto, rivelando chi fosse il piccolo ospite a cui si era riferito prima.
«Oh buon Dio! Non dirmi che hai rapito un bambino?»
«E' così carinooo!»
Da un lato Nina, sconvolta, dall'altro Maggie, entusiasta, lo riempirono di domande neanche avesse ucciso qualcuno.
«Ferme ferme! Non l'ho rapito, che voi ci crediate o no, me l'hanno abbandonato in auto. Il resto della storia è superfluo.»

«Come sarebbe a dire sup-» Un gesto della mano del rosso e persino Nina si zittì, complice la mano di Maggie appoggiata delicatamente sul braccio.
«Ho solo bisogno che mi spieghiate come... funzionano.»
La mora alzò gli occhi al cielo, prima di rivolgergli un tenero sorriso.
«Mia sorella ha una bimba di tre anni, le ho fatto da babysitter abbastanza da poterti dare una mano.»
Non l'avrebbe mai dato a vedere, ma Crowley ne fu immensamente felice.

*

«Prima di tutto, ci servono latte in polvere, pannolini, una culla, un fasciatoio...» Man mano che Nina elencava tutto il necessario, il demone faceva una sorta di lista della spesa nella sua mente; a degli occhi inesperti (come quelli di Maggie e della compagna) poteva sembrare che non stesse affatto ascoltando. Finito però tutto l'elenco, Crowley fece un piccolo sospiro.
Uno schiocco di dita e tutto quello che Nina aveva nominato era comparso nel salotto.
«Oh. Beh. Risparmierà decisamente dei soldi con questo metodo.» Sorrise la bionda, non ancora del tutto abituata alle abilità demoniache del rosso.

Nina gli spiegò come preparare il latte, come capire se era della giusta temperatura, e ogni quanto sfamare la piccola creatura.
«Non sembra un neonato comunque... » Il piccolo si ritrovò ad essere osservato da tre paia di occhi.
«Come fai a dirlo?» Azzardò il demone.
«Beh, ci segue con lo sguardo... C'è tutto un insieme di cose che iniziano a fare dopo i tre mesi e-»
«Così tardi??» Crowley si tolse gli occhiali, avvicinando il viso al piccolo batuffolo, come se così potesse carpire meglio i segreti che si nascondevano dietro a quella piccola creatura.

Fu un attimo: gli occhi azzurri del piccolo vennero calamitati da quelli gialli e serpentini del demone; un secondo dopo una manina piccola ma decisa si allungò verso il viso del rosso.
Rimase immobile, talmente vicino che bastò davvero la lunghezza di quel piccolo braccino perché quelle dita morbide gli sfiorassero prima il naso, poi la guancia, e infine il tatuaggio. Il serpente che gli era stato impresso fin dalla sua caduta.
Fu allora che Crowley si accorse che stava sorridendo.
Prese quella manina nella sua mano, che a confronto gli parve davvero troppo grande, e la strinse appena, senza smettere di sorridere.

Il bimbo, in tutta risposta, si mise a ridere.

*

Dopo quel momento delicato (che le ragazze avevano ben deciso di non commentare, nonostante si fossero praticamente commosse) Nina aveva stabilito che l'età del piccolo doveva aggirarsi tra i tre e i cinque mesi.
Era ora il momento di spiegare a Crowley il cambio pannolino. Altra cosa cruciale.
E no, non poteva farlo con un miracolino demoniaco, a detta di Nina.
Dovevano creare un legame, a quanto pareva. Ma non bastava farlo col cibo, si chiedeva Crowley?

«Coraggio, mettiamolo sul fasciatoio e ti faccio vedere come si fa.»
Vane furono le proteste del demone, secondo cui era inutile cambiare qualcosa che era già pulito. Tempo due secondi, il piccolo era sdraiato a pancia in su.
«Slacci il completino, togli il pannolino vecchio e-»

Silenzio.

Di nuovo, tre paia di occhi erano puntati sul bambino. O meglio-

«Ditemi che mi sto sbagliando. E che non è-»
«Femmina? Oh sì, è decisamente una femminuccia, Crowley.»
«Beh, congratulazioni!»




E rieccoci! A brevissima distanza per omaggiare @CRIngeSTINA che ha avuto un assaggio in anteprima del primo capitolo e non potevo certo lasciarla attendere così ✨

Come avrete capito, è un capitolo un po' di passaggio, rivolto al nostro Crowley e alla sua nuova coinquilina. Nei prossimi le cose si faranno più movimentate, promesso!

Attendo vostri commenti con trepidazione e, che dire, nel mentre tanti cari saluti e grazie per essere arrivati fin qui 🖤🤍 

Like a Comet [AZIRACROW]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora