Quella sera ero rimasta a dormire nella camera di Armin.
Ormai erano le dieci di mattina e decisi di alzarmi per non dare troppi sospetti ai miei genitori.
T/n:Ehi...-sussurrai al biondo lasciandogli un bacio sulla fronte-io ritorno in camera mia.
Armin:Mhh
Piano piano aprii la porta e senza fare rumore ritornai nella mia stanza.
Come avrei voluto rimanere con lui, ma purtroppo non era possibile. Bisognava solo aspettare e pazientare.
Qualcuno bussò alla porta.
T/n:Prego.
Guardia:Signorina, la volevamo informare che il corpo di Ricerca è ritornato da Marley, desiderano vederla.
T/n:Grazie, scendo subito.
Non potevo crederci! Stavo sognando... erano... erano veramente tornati.
Senza esitare un secondo mi precipitai da Armin saltandogli addosso.
T/n:ARMIN SVEGLIATI.
Armin:C-che succede?
T/n:SONO TORNATI!
Il ragazzo cadde dal letto, cosa che mi provocò una leggera risata, e iniziò a stritolarmi.
Armin:SONO TORNATI.
T/n:SIII SONO TORNATI!!
Armin:SONO PROPRIO LORO
T/n:SAI QUESTO CHE VUOL DIRE?!
Mi prese in braccio cominciando a saltare di qua e di là.
Sembravamo due bambini. Certe cose non cambiano mai.
T/n:Forza, scendiamo. Ci aspettano.
Ci scambiammo un veloce bacio per poi dirigerci in soggiorno.
Erano tutti accomodati sui divanetti.
Avevano delle facce stremate.
Anche se i miei genitori erano presenti, saltai addosso a loro riempiendoli di baci e abbracci.
T/n:Ragazzi, quanto mi siete mancati!
Notai che mancava qualcuno.
T/n:Dov'è Sasha?
Mikasa:Ecco...
T/n:Ah, scommetto che è andata a prendersi da mangiare, non cambia mai, vero?
Levi:In realtà...
T/n:Poteva almeno aspettare di vederm-
Armin:T/N!
Mi voltai verso di lui.
T/n:Cosa?
Armin:È morta.
Morta...?
Incrociai lo sguardo pieno di lacrime di Connie, e mi lasciai scivolare lungo il pavimento.
T/n:No...
Levi:Purtroppo queste cose accadono, devi solo accett-
T/n:HO DETTO DI NO! PERCHÈ DEVE CAPITARE TUTTO ALLE PERSONE PIÙ BUONE? PERCHÈ A SASHA?!
Armin:Ti prego, calmati.
Il braccio di Armin mi avvolse mentre scoppiavo in lacrime.
Skip time
Dopo essermi calmata, iniziammo a parlare. Ci raccontarono di come avevano ucciso Eren, delle difficoltà che avevano incontrato, e cose così.
Ma il mio pensiero rimaneva solo uno: Sasha.
Sarebbero potuti passare 40 anni, ma io avrei continuato a non accettare la sua morte.
Insomma, quando una persona a cui tieni non c'è più, fatichi ad abituarti a non dover passare le sue giornate insieme a lei e, credetemi, è un incubo. Solo quando una persona non c'è più, infatti, ti rendi conto di quanto fosse importante per te, di come riempiva le tue giornate...
Ma ora non dovevo pensare a questo. Purtroppo aveva deciso di diventare un soldato, e avrebbe corso dei rischi. Mi dovevo solo concentrare sul matrimonio.
Cavolo! Avevo sperato da quando ero una ragazzina di sposarmi con lui, e ora... eccomi qua. Anche Sasha mi voleva vedere felice, e sono sicura che da qualche parte mi sta guardando.
Beh, Sasha, se mi senti, ti voglio tanto bene. Ricordatelo.
Armin:Io e T/n, vi dobbiamo dire una cosa.
Gli sguardi si rivolsero verso di noi.
Armin:Le ho chiesto di sposarmi.
Si alzarono urla di gioia, tranne da parte del capitano, che però sorrise.
Levi:Sono contento per voi.
Mikasa:Ve lo meritavate.
Ovviamente non mi ero dimenticata che c'erano anche mio padre e mia madre.
Non era necessario girarmi per vedere le loro facce sconvolte.
N/m:M-ma, queste sono idiozie!
N/p:Tu sposerai Will, punto e basta!
T/n:No. Io ora sono libera, capito? Non sposerò quel ritardato. Non me ne frega un cazzo se non volete che costruisca una famiglia con Armin. Io lo amo, cosa che non sarebbe stata la stessa per Will.
N/m:Ci stai facendo soffrire, non pensi a noi?
T/n:E voi non pensate a me? Aspettate, la risposta già la so. Voi non vi siete mai preoccupati per me. Vi interessavo solo per rilanciare l'immagine della nostra famiglia, e che famiglia! Nemmeno vi amate. Siete stati obbligati a sposarvi, e ora volete che faccia la vostra stessa fine? Ve lo scordate. Io non sono mai stata la principessa di Paradise. Io sono T/n Arlert, cadetto del corpo di ricerca.
Avevo veramente detto quelle parole? Evidentemente si, dato gli sguardi sbalorditi di tutti.
T/n:Ora, se non vi dispiace, io ritorno al quartier generale con la mia vera famiglia.
E così varcai per l'ultima volta la soglia di quel dannato castello, che mi aveva impedito di vedere il mondo esterno, insieme ai miei amici e... mio marito!
Armin's pov
Aveva seriamente detto T/n Arlert?! Non potevo crederci, eppure mi sarei dovuto abituare.
Mentre ritornavamo a casa in carrozza, osservavo la c/c che dormiva distesa su di me, le guance rosse per il tramonto.
Cazzo, era perfetta.
Levi:Allora?
Armin:Allora cosa?
Levi:Come ha reagito alla proposta?
Armin:Beh, non ci potrai mai credere, ma aveva una cotta per me da quando era piccola.
Levi:In realtà ci credo, era abbastanza evidente agli occhi di tutti che vi piacevate a vicenda, ma tu eri l'unico a non essertene accorto.
Arrossii per l'imbarazzo.
Armin:Si, ora però posso trascorrere i miei restanti giorni insieme a lei.
Levi:A proposito di questo, prometti che vivrai i tuoi tredici anni come si deve. Rendila felice e soprattutto sii felice tu.
Armin:Te lo prometto.
Angolo autrice
Voi non siete tristi per la faccenda dei tredici anni?😭😭 PERCHÈ DEVE MORIREEEE PERCH-
Ok sto esagerando.Arikashika
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My little princess (ArminxReader)
Roman d'amourT/n T/c è la principessa dell'isola di Paradis. È stufa di dover continuare a vivere isolata dal mondo, all'interno delle mura del Wall Sina. Così, il giorno del suo dodicesimo compleanno decide di scappare di casa e oltrepassare le mura.