Capitolo 17.

312 11 5
                                    

Hihi🌝❤️‍🔥

Keegan

<<Serve una mano qui?>>

<<No. Non facciamo carità>> Lylah sputò irritata.

<<Appunto>>

Lei sbuffò e mi diede le spalle, ma non poteva negare che ovviamente aveva bisogno di me. Perciò cedette e alzò una mano per dirmi di seguirla.

<<È un piacere collaborare con te>>.

<<Una gioia!>>

Quanto era testarda.

Si fermò davanti un gruppo di persone a terra e indicò a sinistra <<questi vanno alle stanze sù, sono incoscienti e gravemente feriti perciò presta attenzione quando li carichi>> fissò i suoi occhi scocciati nei miei.

<<Tranquilla violetta, sono in buone mani>>

<<Immagino...>> si schiarí la voce <<quelli a destra vanno nei sotterranei, purtroppo non c'è l'hanno fatta, se ne occuperà Thanatos>>

<<Quando e se si farà vivo>> sorrisi. Le tenebre solo sapevano cosa stava facendo con Aysel.

Lylah sorvolò il mio commento <<questo è tutto. Cerca di non farmi rimpiangere di aver accettato>>.

<<Sì signora>> la osservai dal basso verso l'alto. I suoi lunghi capelli viola erano raccolti in una coda scompigliata e il suo vestitino nero era rovinato da qualche macchia di sangue, come la sua pelle d'altronde. Era sexy.

Appena lei se ne andò alzando gli occhi al cielo, mi abbassai e caricai i corpi da portare al piano superiore. Avrei lasciato la parte divertente per ultima.

Nox

Una forte luce mi accecò e un dolore lancinante mi colpì alla testa, sentivo male dappertutto.

Avevo la vista ancora offuscata quando iniziai a tossire, sentivo la gola secca e facevo fatica a respirare.

Cosa era successo?

Ricordavo della festa, di aver litigato con Regn e di un forte rumore. Urla, gente che scappava, corpi a terra...

La Luce.

Ricordavo d'aver visto Regn inginocchiarsi e una scintilla correre verso di lui. Ricordavo di essermi lanciato per proteggerlo e di aver sentito il cuore scoppiare. Poi buio totale.

Il calore di una carezza mi destò dallo stato di trance, <<Nox...>> una voce arrivò ovattata <<Nox tirati su>>

Non pensavo di stare ancora tossendo.

Mi misi a sedere con immensa fatica, gemendo per il dolore. <<Non posso credere che tu sia sveglio, pensavo di averti perso per sempre>>

E fu allora che riconobbi la voce, quando vidi Regn in lacrime davanti a me, capì che ce l'avevo fatta, non era stato colpito.

<<Oh ci vorrà di peggio per liberarti di me>> sorrisi perché ero felice che lui fosse ancora lì, sebbene ci fossimo lasciati, ci tenevo a lui.

<<Sfortunatamente si>> rise.

Aysel

Arcanum Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora