CAMILA'S POV
Mio padre stava per arrivare nel nascondoglio dove si trovava anche Lauren.
Questa guerra tra Silk e Cabello non finirà mai. Tutto ha inizio almeno tre anni fa.
La famiglia Silk, appena arrivata in Canada, voleva fermamente dominare tutto il territorio.
Ma dovette scontrarsi con noi. Essendo tutte le due famiglie della stessa forza, nessuno riesce a sconfiggere l'altra.
Tutti volevano il bottino, tutti volevano vincere.
E dopo tre anni, ancora nessuno delle due famiglie non riesce ad affermarsi.
-Figlia mia, ottimo lavoro- disse mio padre, afferandomi con un caloroso abbraccio -hai catturato Lauren Jauregui? Sento già l'odore di una nostra vittoria. Sono interventi i poliziotti?
-No, padre - dissi, distaccandomi dall'abbraccio - Lauren è dentro.
-Andiamo a farle visita allora.
Dopo aver superato vari controlli e varie porte sigillate, finalemente arrivammo nella stanza buia dove giaceva per terra Lauren. L'unico suono che si sentiva era il suo fiato pesante.
-Che piacere incontrarla, Signorina Lauren - disse mio padre, avvinandosi verso Lauren per alzarle il viso.
-Brutto stronzo. - sussurrò Lauren per poi ricevere un rumoroso schiaffo da parte di mio padre.
-Non essere così presuntuosa, rischi tantissimo. Come mai il tuo padrone ti ha mandato a casa mia? Il signor Silk non ha capito che i documenti e tutti i fogli non si trovano qui? Non sono cosi ingenuo o no? - disse mio padre, guardandola e facendo un sorrisetto malvagio.
-No, di certo. - disse Lauren, abbassando lo sguardo.
Si allontanò da Lauren per avvicinarsi da me.
-Camila, cerca di torturarla in tutti i modi possibile per farla parlare, ma non farla morire, intesi? Ci servirà come cavia per una prossima mossa.
-D'accordo, padre.
Si congedò e io rimasi sola con Lauren. Presi una sedia e mi misi di fronte a lei, mantenendo una certe distanza dai suoi occhi verdi dove.. dove.. Cazzo stavo dicendo?
Inizia a fissarla: i suoi occhioni verdi, e quella labbra, erano belle, carnose, desiderabili.
Era la mia nemica. Non potevo pensare queste cose.
Improvvisamente alzo il suo sguardo per incrociare il mio e mi sorrise e io senti un brivido percorrermi tutta la schiena. Fanculo Jauregui, non puoi farmi questo.
Mi alzi, mi avvicinai a lei e le scaraventai un pugno.
-Ancora non vuoi parlare, stronza? - dissi, stringendo fortemente il suo viso tra le mani.
Lei sorrideva, sapeve che così mi mandava in bestia.
-Non parlerò mai. - disse la ragazza, tenendo i denti stretti a cause della mie mani sulla sua faccia.
-Vedremo. - mi allontani senza guardarla e mi diressi verso il mio appartamento.
-Dyson, dove cazzo sei? Vieni subito nel mio appartamento! - dissi, urlando al telefono.
Senza aspettare troppo, mi ritrovai davanti il ragazzo con cui ogni volta mi 'divertivo'.
Mi fiondai subito sulle sue labbra. Le nostre lingue s'incontrarono, dando vita a una sensazione nella mia intimità.
-Fai subito e poi vattene - dissi, continuando a baciarlo e gemere.
Mi buttò nel letto e lui si sdraiò sopra di me, mettendo in contatto le nostre parti intime.
Mi spogliò senza indugi e subito infilò due delle sue dita dentro di me.
Dopo alcune spinte venni. Si accasciò accanto a me poi, dopo che io mi ripresi dell'orgasmo, lo invitai ad uscire dalla mia camera.
Ora un dubbio mi frullava nella testa?
Ho desiderato che quelle dita fossero di Lauren.
Non mi piace molto questo capitolo, ma ho deciso di postarlo ugualmente.
RECENSITE IN TANTI!
E SE AVETE QUALCHE IDEA, POTETE CONTATTARMI IN PRIVATO.
Alla prossima :)
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One Last Time - Camren
FanfictionL'universo ti darà comunque persone d'amare e poi lascerà che ti scivolino tra le dita come acqua. Come può celarsi il diavolo dietro qualcuno che somiglia a così tanto ad un angelo quando sorride?