Capitolo 4

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"Allora? Uno per tutti, tutti per uno!" gridiamo insieme mettendo una mano sopra l'altra. È il nostro motto, lo usiamo quando dobbiamo inoltrarci in "un'avventura".
Decidiamo finalmente di salire in macchina. Io sono dietro insieme a Janet e Peter e Khat sono davanti.
"Allora, dato che ho visto che ci sarà molto traffico: ci alterneremo. Per un'ora guiderò io, poi toccherà a Jade e poi vedremo se saremo arrivati,okay?" grida Peter in preda all'eccitazione.
La casa di sera sarà molto più inquietante, lo adoro.
Pet mette in moto e mettiamo la musica. "Lean on di Major Lazer eh?" chiedo io mentre accenno qualche nota. Tutti annuiscono. È la nostra canzone preferita aw.
19:00
Oddio la strada è davvero piena di macchine. Arriveremo verso le otto.
"Ci fermiamo?"
"Perchè?" chiede Khat.
"Perchè io e Jade dobbiamo fare cambio, sono stanchissimo." Peter è davvero stanco e si vede dalle occhiaie. Ha bisogno di riposare e,secondo me,gli risulterà molto difficile in una casa infestata. A tutti risulterà impossibile.
"Okay, Jade vieni al mio posto." Pet scende dall'auto per farmi spazio. Scendo anch'io e lo raggiungo.
"Bene,possiamo ripartire." accendo il motore e schiaccio il piede sul pedale,ma vengo interrotta da una voce.
"No,ferma!" urla Khat.
"Calmati Khat! Mi hai stonato le orecchie mio Dio." quando vuole riesce ad urlare tantissimo,in modo da stordire le persone vicine a lei,e no,non sto scherzando.
"Janet puoi venire a sederti accanto a Jade? Vorrei stare accanto al mio ragazzo." si rivolge a Janet Khat, sottolineando la parola 'mio'.
Dopo essersi guardate a vicenda si scambiano il posto e tutto procede.
Siamo quasi arrivati, l'aria diventa sempre più fredda e cupa. Burzhänd non dev'essere un paesino tanto abitato,non c'è quasi nessuno per strada...quelle poche macchine stanno andando in Scozia,ma non di certo dove stiamo andando noi.
"Eccola, è laggiù!" grido indicando una casetta in fondo al viale. Forse dovrei definirlo 'castello', data la sua grandezza. Si riescono a percepire i più piani presenti all'interno, considerando la lunghezza. È davvero spaventoso, c'è una recinzione in metallo.
"Non mi sento molto a mio agio..." dico rallentando con la macchina. "Neanche io, forse dovremm..." Peter interrompe di scatto il discorso di Jan.
"No! Noi abbiamo fatto una scommessa,l'abbiamo persa e adesso dobbiamo entrare in quella casa." sembra deciso. Ha un'aria quasi fiera. Ma in fondo un pò di ragione ce l'ha, non possiamo mollare alla prima. Dobbiamo provare,provare e riprovare. Se qualcosa va storto poi ne riparliamo ma,come ho già detto, non può esserci nulla di così tanto pericoloso in una casa abbandonata. La storia dei demoni che ci abitano, sono leggende che i nonni raccontano ai nipoti per spaventarli un pò,tutto qui.
Io credo un pò al paranormale ma non fino a questo punto. È vero,sono atea e quindi potrei anche pensare a qualcosa di eccessivo ma mi rifiuto altamente,dato che trovo che non ci sia nulla di male in una casa di questo genere.

La casa infestataDove le storie prendono vita. Scoprilo ora