-----------CANZONI DEL CAPITOLO-----
Instalove- Marracash, Guè Pequeno
Vigilante shit-Taylor Swift
Call it what you want- Taylor Swift.
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Il tragitto che portava in centro, fu per Dušan, una liberazione. Raccontò tutto a Filip, ogni singolo dettaglio, dal primo incontro con Mia, al giorno precedente quando l'aveva fatta sua per poi dirle di non essere importante. Il racconto proseguì anche all'interno del locale. I due ragazzi erano appoggiati a una ringhiera che permetteva di affacciarsi per vedere la piccola pista di ballo. Di Mia ,per ora, non vi era traccia.
"Brate, morate biti iskreni, da li ti se sviđa ili ne?" (devi essere sincero, lei ti piace o no?)
"Da, ali..." (si però...). Dušan non seppe continuare, Mia gli piaceva ovviamente. Non andava a letto con chi non gli piacesse ma sapeva che la domanda di Filip intendeva un altro tipo di piacere. Voleva che se Mia gli interessasse a tal punto da poterci costruire qualcosa insieme, uscire , frequentarsi, conoscersi meglio. Viversi come due ragazzi di venti anni.
"Ne želim da se zalažem ozbiljno." (non voglio impegnarmi seriamente.). Era vero, Dušan non voleva avere relazioni serie ma non poteva negare di essere attratto sotto diversi punti di vista dalla ragazza. Guardò in pista e finalmente la vide arrivare, non indossava più i vestiti dello stadio. Aveva indosso una tutina lunga e fin troppo attillata per Dušan. Anche questa volta però non era sola. Il ragazzo che era con lei allo stadio la stava trascinando in pista. I due iniziarono subito a ballare a tempo di musica, in un modo fin troppo sensuale.
Filip scosse la testa, poggiò una mano sulla spalla dell'amico e gli palesò la realtà.
"Tvoje oči govore brate. Bolje da odlučite šta želite pre nego što bude kasno." (i tuoi occhi parlano fratello. Ti conviene decidere cosa vuoi, prima che sia tardi.) Filip indicò Mia, diede una pacca al suo amico sulla spalla e si dileguò per andare a prendere i loro drink rigorosamente analcolici.
Mia si sentiva osservata mentre ballava, complice il fatto che in pista non vi fossero tante persone. Alzò gli occhi verso la ringhiera più sopra notando come Dušan la stesse fissando. Nonostante la penombra che lo circondava lo aveva riconosciuto lo stesso, i tratti duri del suo viso erano diventati così famigliari per Mia. Si sorprese di vederlo lì, credeva non sarebbe venuto. Lui ammiccò verso di lei e lì si rese conto che doveva dare inizio al suo gioco.
Diede le spalle al suo collega iniziano a ballargli addosso. Senza un minimo di vergogna si strusciava addosso a lui, si mosse in modo sensuale rivolgendo poi lo sguardo verso Dušan. Andrea rimase sorpreso ma poggiò le mani sui fianchi di Mia seguendo il ritmo. Un sorriso amaro si aprì sul volto di Dušan. Non gli piaceva come Mia stessa ballando con quel tipo. Avrebbe voluto essere lui al suo posto. Era gelosia quello stava provando?.
Il modo in cui lei muoveva i fianchi lo stava mandando lentamente fuori di testa. Si fecero spazio vari ricordi nella sua memoria. Rivide Mia sopra di lui, ansimare per il troppo piacere, spostarsi i capelli nello stesso modo in cui aveva appena fatto ballando. Sentiva ancora la presa decisa sulle sue spalle, il modo in cui si era arpionata a lui mentre si muoveva sempre con più foga, vogliosa solo di farlo impazzire di piacere. Dušan strinse con più forza la ringhiera tanto da far sbiancare le nocche sulle mani.
Mia ammiccò ancora verso l'alto, verso Dušan. Lo vide infastidito e si sentì meglio. Lo stava ripagando con la stessa moneta, nonostante lui non avrebbe mai ammesso tutto il fastidio che stava provando. Per Mia però non era finita. Si girò verso Andrea dando le spalle a Dušan così che potesse vedere i due ballare e conversare.
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To live for the hope of it all.- Dušan Vlahović.
RomanceLa sua voce sembrava essere lontana miglia delle orecchie di Mia, la vista iniziò ad appannarsi e le gambe stavano per cedere sotto il peso di quel sentimento che li stava divorando, che lentamente li stava portando alla pazzia. La voce di Dušan l'a...