🎠 Capitolo 7 🎠

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Sento solo un fischio assordante nei timpani negli attimi successivi dalla dichiarazione di mio fratello

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Sento solo un fischio assordante nei timpani negli attimi successivi dalla dichiarazione di mio fratello. Avevo immaginato che fosse qualcosa di importante, ma il valore del termine "importanza" per mio fratello è paragonabile all'uscita di un nuovo disco degli AC/DC o al superamento di un livello di un gioco di azione, non a questo.

Socchiudo gli occhi e mi concentro sul quel fischio insistente nelle mie orecchie.

«Paige...» Dom appoggia una mano sul mio braccio ed io ritorno a prestare attenzione a ciò che mi circonda.

«Quindi ha deciso di scrivere la parola fine a questa storia, a questa famiglia, eh?» bisbiglio lentamente, ma sento la rabbia salirmi interiormente. Con che faccia tosta ha intenzione di fare questo a nostro padre?

«Paige...» pronuncia di nuovo mio fratello, passando il pollice avanti e indietro sul mio avambraccio.

Scuoto la testa, mentre la speranza di rivedere insieme i miei genitori va a farsi benedire. «E adesso chi glielo dice a papà?» domando ma non sono in cerca della risposta. «Di sicuro non sarò io a spezzargli il cuore.»

Dom abbassa lo sguardo continuando ad accarezzarmi l'avambraccio, cercando di calmarmi, ma come puoi calmare una tempesta così forte che ha distrutto un sogno che avevo da sei anni?

«Paige, guardami.»

«No.»

«Guardami.»

Sospiro e faccio come mi dice. I suoi occhi azzurri non fanno altro che incrementare la mia rabbia perché troppo simili a quelli di quella donna. Porta l'altra mano sulla mia guancia e mi attira a sé in un abbraccio. «Non è colpa tua» sussurra vicino al mio orecchio con voce rassicurante.

Cerco di dimenarmi dalla sua presa, perché non voglio crollare davanti a lui. «Lasciami, Dom.»

Scioglie l'abbraccio pochi secondi dopo, trattenendomi ancora con le sue mani sulle mie guance. «Hai capito quello che ti ho detto?» chiede guardandomi attentamente. «Non è colpa tua.»

Non è colpa mia.

Indietreggio e finalmente mi allontano da lui. Non gli dico nulla, mi limito solo a correre nella mia stanza e a chiudermi a chiave. Mi lascio scivolare contro la porta, trovandomi poi distesa sul pavimento a fissare il soffitto.
La mia vita non fa altro che andare in frantumi sempre di più da quando sono tornata a Boulver.
Prima Ellie, adesso anche l'imminente divorzio dei miei.
E poi? Cos'altro succederà?

Devo essere forte.
Devo essere forte.
Devo essere forte.

Mi faccio forza e mi avvicino ai due scatoloni che mi ha lasciato Ellie e li apro. Un centinaio di diari compaiono davanti ai miei occhi, accanto a decine di fotografie fatte con la sua vecchia polaroid arancione. Un sorriso agrodolce si fa spazio sul mio volto mentre osservo tutti quegli oggetti riposti con cura, finché non noto delle lettere nascoste sotto due diari.

𝑳𝒂 𝑮𝒊𝒐𝒔𝒕𝒓𝒂 𝒅𝒆𝒊 𝑪𝒂𝒗𝒂𝒍𝒍𝒊Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora