🎠 Capitolo 6 🎠

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Non so quanto tempo sia passato dall'ultima frase di mio fratello, ma so che il mio cuore è rallentato di qualche battito

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Non so quanto tempo sia passato dall'ultima frase di mio fratello, ma so che il mio cuore è rallentato di qualche battito.
Che cosa ti è capitato, Ellie? Perché mi hai lasciato questi due scatoloni?

«Be', ragazzi, sono già le sette e mezza. Che volete fare, rimanere a cena?» spezza il silenzio Dominic, ma il suo tono della voce è cinico e sprezzante.

Bryce alza un sopracciglio e diventa serio. «Saresti così gentile da ospitarci a cena?» domanda con lo stesso tono di voce. È chiaro che nessuno di noi quattro sia felice del ritorno improvviso di mio fratello, e lo leggo nello sguardo dei miei amici.

Alex sorride divertito dalla reazione di Bryce e si appoggia al muro affianco a me. «Già, è molto gentile da parte tua...» sussurra flebilmente, tanto che Dom non lo sente nemmeno.

Gli rivolgo uno sguardo silenzioso mentre lui tiene gli occhi rivolti verso mio fratello. Sotto la forte luce del salotto, i suoi occhi dal colore del cielo d'estate risaltano ancora di più.

«Cosa possiamo offrire per cena, sorellina?» richiama la mia attenzione Dominic, facendomi spostare lo sguardo da Alex. «Che ne dici di un bel pugno in faccia?»

Inclino leggermente la testa. «Io stavo pensando a pane e risentimento. Da quel che so tu ne hai in abbondanza, non è vero, Dom?»

Non appena finisco di parlare, Alex si volta verso di me e con la coda dell'occhio noto che ha le sopracciglia leggermente alzate e un sorriso soddisfatto sul volto. Ma io non incrocio il suo sguardo perché rimango a fissare mio fratello.

Quest'ultimo sbuffa una risatina scuotendo la testa. «Hai quel pessimo carattere di sempre, eh? Pensavo l'avessi lasciato a New York.»

«Ed io credevo che tu avessi lasciato il tuo cinismo a Parigi, pensa un po'...» faccio spallucce. «A quanto pare abbiamo sbagliato entrambi.»

Crystal interrompe il nostro botta e risposta con un finto colpo di tosse. «Mi dispiace molto ma io dovrò comunque rifiutare. Domani inizio a lavorare di nuovo alla caffetteria e mi spetta il turno di mattina.»

La tensione è ancora nell'aria ma almeno adesso si riesce a respirare un pochino.
Dominic viene distratto dal commento di Crystal e si volta verso di lei, dandomi così le spalle. Approfitto di questo momento di distrazione per afferrare uno dei due scatoloni che mi ha lasciato Ellie e sollevarlo dal pavimento. Non so come abbia fatto mio fratello a non averli ancora notati, ma è meglio spostarli il più presto possibile.

«Preparo il numero delle emergenze» commenta Alex, che ovviamente non si è lasciato sfuggire questo dettaglio.

«Non c'è bisogno, grazie. So cavarmela benissimo da sola.»

«Certo se vuoi che ti si formi un'ernia alla schiena...» ribatte, prendendomi lo scatolone dalle mani, sorprendendomi. «Sai, Carter, chiedere aiuto non è indole di debolezza. E poi, più fai la testarda, più io ti infastidisco.»

𝑳𝒂 𝑮𝒊𝒐𝒔𝒕𝒓𝒂 𝒅𝒆𝒊 𝑪𝒂𝒗𝒂𝒍𝒍𝒊Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora