Capitolo 5

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Dopo essersi ricomposti Robin si era seduta sul divanetto, e Zoro si era sdraiato con la testa sulle sue gambe. Lo spadaccino prese a giocare con una ciocca di capelli della donna, che gli passava pigramente le mani fra i capelli. Non avevano ancora detto una parola, nessuno dei due aveva effettivamente voglia di parlare. Poi Zoro aprì l' occhio e saltò a sedersi accanto a lei.

"Arriva qualcuno" disse alzandosi in piedi. Robin fece apparire una mano sulla porta e girò la chiave nella toppa. Afferrò il primo libro che le capitava a tiro e l'aprì.

"Ehi Robin, quando puoi potresti..." Nami entrò all'improvviso spalancando la porta e trovandosi davanti lo spadaccino, che la guardò con la sua espressione truce. La faccia della rossa fu di pura sorpresa. Il suo sguardo passò ripetutamente dall'uno all'altra.

"Questa è nuova" disse incrociando le braccia al petto.

"Cosa vorresti dire?" sibilò Zoro, sulla difensiva.

"Non sapevo sapessi leggere" rispose la rossa facendogli la linguaccia.

Zoro si incamminò verso la porta, sorpassando la rossa e mugolando un "Tsk" infastidito. "Mi sono stufato, Robin, se trovi quello che ti ho chiesto fammelo sapere" disse rivolgendosi alla donna, che annuì. Poi uscì, lasciando le ragazze sole. Nami si sedette accanto a Robin, che chiuse gli occhi, immaginando già quale discorso avrebbe dovuto affrontare con Nami, che perspicace com'era probabilmente aveva intuito qualcosa. Lei e Zoro in biblioteca? Assurdo quasi quanto Sanji e Rufy a un ballo di gala.

"Cosa ti ha chiesto di cercare?" chiese la rossa portando le gambe sotto di sé e volgendosi verso Robin. La donna si mise davanti a lei e assunse la stessa postura, chiudendo il libro di cui non aveva letto nemmeno una riga.

"Voleva sapere qualcosa su Enma, sai la sua nuova spada" - in effetti non era bugia - " il nome della spada è lo stesso del mitologico Re degli inferi, chissà che non ci sia un qualche tipo di potere da poter risvegliare..." Neanche quella era una bugia, era un qualcosa su cui Robin aveva effettivamente riflettuto dopo aver scoperto il nome della spada di Zoro. Nami l'ascoltava rapita, annuendo di tanto in tanto.

"Interessante, questo è successo prima o dopo averci fatto sesso?" chiese poi con candore la rossa. Robin chiuse gli occhi e sentì la faccia infuocarsi. Lo sapeva. Emise un sospiro, riaprì gli occhi e guardò Nami negli occhi. Arrivata a quel punto sarebbe stato inutile negare.

"Prima" rispose semplicemente. Nami si portò le mani alla bocca per la sorpresa ed emise un grido sommesso.

"Ssshh!!! Devi farti sentire da tutti???" la riprese.

"Scusami, Robin... Tu e Zoro, lo sapevo che prima o poi sarebbe successo!"

Robin aggrottò la fronte, non capendo a cosa alludesse la ragazza, che la guardò come se avesse detto una cosa ovvia.

"Ti guarda come non ha mai guardato nessuna"

"Nami non esagerare, è stato solo sesso. Del gran sesso a dire la verità" sorrise ripensando alle sensazioni che le aveva fatto provare poco prima il verde.

"Ew, risparmiami i dettagli sulle prestazioni di Zoro, ti prego" Nami assunse un'espressione quasi schifata. Robin sorrise, ma non poté fare a meno di pensare a quello che aveva detto poco prima l'amica. Lei non si era mai accorta dello sguardo di Zoro nei suoi confronti, eppure si definiva un'ottima osservatrice.

"Abbiamo vissuto il momento, e personalmente volevo farlo da un po'..." - da un bel po'- , si ritrovò a pensare.

"Prima o poi sarebbe dovuto accadere, te l'ho detto. Si vede lontano un miglio che vi piacete, tanto da non farvi tentare da gente che vi ha fatto palesemente la corte"

"Di chi parli?"

"Il nostro amico chirurgo ti sbavava dietro, tanto per cominciare, ma non credo che tu abbia mai assecondato il suo interesse, o sbaglio?" Robin scosse la testa, in effetti avrebbe avuto mille occasioni con Law, ma pur trovandolo molto affascinante non aveva mai provato particolare slancio nei suoi confronti.

"Hiyori si è letteralmente buttata fra le braccia di quel Marimo senza che lui la sfiorasse nemmeno con un dito, ed è considerata la donna più bella del Wano Kuni. Secondo te perché?"

Robin la guardava senza dire nulla, e Nami sospirò esasperata. "Perché lui vuole te e soltanto te"

Doveva mettere un freno alle fantasie della rossa prima che fosse troppo tardi, o meglio prima di finire con il crederci anche lei. Nami parlava dall'alto dei suoi vent'anni, e lei poteva credere all'attrazione reciproca, ma non andava oltre quella.

Nami sospirò. "Immagino non vogliate farlo sapere a nessuno" Robin scosse la testa. "Sarebbe meglio di no"

Poggiò una mano su quella della ragazza. "Grazie Nami" sorrise. A Nami si riempirono gli occhi di lacrime. Raramente Robin si era aperta così con lei, e quel momento la emozionò più di quanto pensasse. Non riuscì a resistere e le gettó le braccia al collo. "Ti voglio bene sorellona" Robin, sorpresa da quello slancio affettivo, ricambió l'abbraccio, e si ritrovò a pensare che non fosse poi così male avere una sorella più piccola.

Sono sempre stata tua - A One Piece storyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora