Dopo cena i Mugiwara tornarono alle loro personali attività, e Robin decise di andare a fare un bel bagno rilassante. Con lei andò anche Nami, che non era pronta a rinunciare alla compagnia dell'amica solo per lasciare campo libero a Zoro. Si sistemarono nelle grandi vasche della Sunny e cominciarono a insaponarsi. Robin notò che la ragazza era piuttosto taciturna quella sera, e si chiese cosa fosse accaduto per renderla così poco loquace. Decise di chiederlo anche a lei.
"Nami, c'è qualcosa che ti turba?"
La ragazza era appoggiata alle proprie braccia sul bordo della vasca, guardò Robin e sbuffò.
"Ti Invidio Robin, non sai quanto" ammise senza mezzi termini. Robin alzò le sopracciglia, a volte la sincerità di Nami era davvero disarmante.
"Perchè dovresti invidiarmi?" chiese sinceramente curiosa. Nami sospirò e nascose il volto fra le braccia.
"Perchè tu lo hai fatto con l'uomo che ti piace" mugolò. Robin non poteva vederla, ma era certa che fosse diventata dello stesso colore dei suoi capelli.
"Tu non puoi farlo con l'uomo che ti piace?" Nami scosse la testa, e la donna pensò velocemente a chi potesse essere nei pensieri della rossa. Solo un uomo le apparve davanti.
"Lui nemmeno mi guarda, o almeno non nel modo in cui vorrei" il suo tono di voce era piuttosto sconsolato.
-Bingo- pensò Robin. "Hai mai provato a fargli capire cosa provi per lui?" Nami alzò la testa e la guardò. "Non è così semplice, Robin. Certe cose... Non possono essere dette e basta. Qui non si tratta di attrazione fisica, io...Io provo qualcosa di più" ammise tornando a nascondere la testa fra le braccia.
"Ma è un qualcosa a senso unico" Robin sentì la voce di Nami incrinarsi. Non aveva mai consolato qualcuno che soffrisse per amore, ma considerando il soggetto di cui era certa parlasse Nami, era sicura che l'affetto fosse reciproco. Gli andava solo fatto razionalizzare, ingenuo com'era probabilmente non aveva ancora capito che il sentimento nei confronti della navigatrice fosse amore.
"Nami, il nostro capitano ha tante qualità, ma sui sentimenti dovrai essere tu ad aiutarlo. Devi fare un gesto che gli faccia capire cosa provi, sono certa che lui ricambi i tuoi sentimenti"
Nami alzò la testa di scatto, rossa in viso come non l'aveva mai vista prima. "Come diavolo hai fatto a capirlo?"
Robin sorrise e fece spallucce. "Nello stesso modo in cui tu hai capito di me e Zoro, credo. Quando si tratta degli altri siamo più oggettive, quando si tratta di noi stesse... Un pò meno"
Nami la guardó con un'espressione corrucciata, scuotendo la testa e mordendosi un labbro per non piangere. Non servì. Due lacrime scesero prepotentemente sulle sue guance, e Robin non potè fare altro che metterle un braccio intorno alle spalle stringendola un poco, mentre la ragazza scoppiava in lacrime.
"Andrà tutto bene, vedrai..." le disse cercando di consolarla. E credeva davvero in quelle parole, sapeva che sarebbe andato tutto per il verso giusto tra quei due. Erano fatti l'uno per l'altra, ne era certa.
Nami, dopo il pianto liberatorio, sembrò stare un pò meglio. Dopo essersi asciugate, uscirono dal bagno per andare nella loro camera, e quasi furono travolte da Usop, Chopper e Rufy diretti anche loro a fare il bagno.
"Attente ragazzeee" gridò Usop fiondandosi nella stanza con Chopper sulla testa.
"State attenti, branco di idioti!!!" gridò infuriata la rossa nella loro direzione. Sbuffò. Rufy invece era rimasto impalato a guardare Nami e Robin. Si avvicinò al viso di Nami e la fissò negli occhi.
"Tu hai pianto" asserì aggrottando le sopracciglia. A Nami si imporporò il viso. "Sono stata troppo nella vasca" mentì lei. Ma Rufy continuava a fissarla a un soffio dal suo viso. "Non ti costringerò a dirmelo se non vuoi, ma sappi che insieme possiamo superare tutto" e dicendo questo le poggiò le mani sulle spalle. Nami annuì. "Lo so" sorrise, e lo fece anche Rufy, con quel sorriso a 52 denti che lei adorava. Il ragazzo le lasciò andare le spalle e raggiunse gli altri. Le ragazze si scambiarono uno sguardo, e senza dire una parola tornarono nella loro stanza, dove Nami si gettò sotto le coperte augurando la buonanotte a Robin, che non aveva alcuna intenzione di mettersi a letto. Non da sola almeno. Aveva un discorso in sospeso con un certo spadaccino, e aveva tutta l'intenzione di riprenderlo. Indossò il suo intimo più sexy, una vestaglia di seta ed uscì piano dalla stanza.
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Sono sempre stata tua - A One Piece story
FanfictionFanfiction sulla ship che fa impazzire milioni di fan in tutto il mondo. Attenzione: contenuti espliciti +18 La storia è ispirata a personaggi appartenenti a Eichiro Oda.