Capitolo V

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Spazio autrice:

Volevo scrivere questo subito per informarvi che continuerò la storia perché amo scrivere storie d'amore. Un'altra cosa quando ero a metà del capitolo mi si è cancellato e lo scriverò con i nervi a fior di pelle. Ciao T︵T

Stavo correndo in un lunghissimo corridoio buio, il cuore mi martellava nel petto, ansia e paura si prendevano possesso di me fino a quando vidi i miei genitori che mi guardavano disgustati -Cosa abbiamo fatto di male per meritarci una figlia come te?! Sei stupida, acida e insopportabile. Perché perdiamo tempo con te?- disse mia madre, mio padre non fece niente per difendermi anzi annuiva dandole ragione. Sentì gridare il mio nome e riconobbi subito quella voce -Jack! I miei genitori mi odiano!- gli dissi per poi stringerlo in un abbraccio che lui non ricambiò anzi mi spinse lontano da lui in modo brusco dicendomi -È ovvio che ti odiano! Sei cosi pesante! Non ti sopporto più- dette quelle parole mi svegliai "Grazie agli Dei! Era solo un sogno".
Sentì una mano sulla mia schiena che faceva movimenti circolari, mi rilassò fino a quando mi accorsi che quella non era la mia stanza e che quindi la mano non era di mia madre. Mi voltai e vidi una ragazzo alto, fisico niente male, capelli biondi cenere e occhi color del mare, era la mia definizione di: "ragazzo dei sogni" o "principe azzurro", no no questa non la batte nessuno "Ken".
-Dove sono? E tu chi sei? Cosa ci faccio io qui?!-
-Ieri ti ho trovato uno spalmato addosso e non mi sembrava che questo ti piacesse quindi ti ho aiutato,sei qui perché eri svenuta e non sapevo dove abitassi e poi casa mia era vicino alla discoteca. Mi chiamo Lorenzo, ora stai meglio? Intendo sia per ieri sera che per poco prima. Hai fatto un brutto sogno?- quando ripensai al sogni mi feci piccola piccola, perché avevo questo senso dell'abbandono? Boh! So che i miei mi amano, non riesco a capire e poi Jack...da lui non so perché mi era cascato il mondo addosso.
-Sì, grazie mille Lorenzo. Non mi sembra che ti abbia detto il mio nome, giusto?-
-Esatto, come ti chiami-
-Stefania, in che scuola vai? Nella mia non ti ho mai visto?- "Sono quasi certa che non venga nella mia scuola se no l'avrei sicuramente notato, bello com'è!"
-Mi sono appena trasferito. Non so dirti se andremo nella stessa scuola- -Perché?!- perché non lo poteva sapere?! Non ha ancora scelto la scuola? Lui rise, cosa c'è da ridere?!
-Sai non mi ha detto in quale scuola vai...è un pò difficile risponderti senza questo dato- e continuò a ridere, io invece divenni rossa.
-Vado nel liceo artistico al centro, non mi ricordo proprio il nome ma è l'unico liceo che si trova al centro...capito?-
-Si...credo, che fortuna!-
-Cooooosa?- -Ci vado anch'io...beh sinceramente non sapevo in quale andare ma sapevo già di quale tipologia cioè...ARTISTICO!-
-Oggi è venerdì quindi abbiamo due giorni per incontrarci- dissi senza pensarci -Stefania mi stai chiedendo di uscire? Accetto!-
-No! Cioè sì...voglio farti vedere la scuola e farti capire dove si trova, non cose tipo cinema, luna park e roba del genere...capito?-
-Sì...- sembrava deluso, fece il labbruccio e gli occhi da cucciolo, fa morire. Scoppiammo a ridere all'unisono fino a quando non ci fermammo e ci fissammo negli occhi, notai che si stava avvicinando, lo conoscevo appena e mi stava molto simpatico non voglio rovinare tutto quindi dissi -Devo andare, mia madre starà morendo dalla preoccupazione e...tieni- scrissi il mio numero su un foglio e glielo diedi -Grazie, stasera ti mando un messaggio, posso accompagnarti a casa?- mi chiese Lorenzo, come potevo rifiutare -Certo, grazie-.
Andammo in moto fino a casa mia, lo ringraziai e lo salutai con un bacio sulla guancia. Quando partì e scomparve dalla mia vista sentì una mano stretta al mio polso, venni spinta contro il muro del cancello di casa mia e notai che la persona era Jack -Chi cazzo è a quello?! Perché tanta confidenza? Ieri sei sparita, sei andata a letto con quello?!- mi stava dando suo nervi, a lui cosa interessava, non erano affari suoi a chi la davo! Mi venne un'idea -Sì, mi è piaciuto. Ci rivedremo questo weekend- dissi con un sorriso ebete lui non lo fece, strinse ancora di più la presa -No! Tu non lo rivedrai mai più! Tu-mi-appartieni! Sei solo MIA!-.

Spazio autrice n˚2:

Ho deciso di continuare, anche se sono pochi quelli che stanno leggendo questa mia storia.
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Baci DiAngelo01 ˚ω˚

Mi sono innamorata del mio grande nemico!Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora