Cap. 4 ti senti di troppo

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                                             ~ATHENA~

IL GIORNO DOPO:

Leslie: Buongiorno Noel
Noel: giorno
Victoria: dormito bene?
Noel: divinamente

si guardò intorno

Noel: papà e Denver?
Leslie: stanno tornando, hanno detto che andavano a comprare dei cornetti per fare colazione
Noel: come se fosse di famiglia questa qui
Leslie: perché la odi tanto? dovresti conoscerla, è davvero carina
Noel: si è già fatta conoscere
Victoria: Noel basta. Leslie, potresti andarla a svegliare che a momenti John e Denver saranno qui
Leslie: certo

Leslie salì le scale fino ad arrivare alla porta di Athena che si aprì davanti ai suoi occhi

Athena: oddio
Leslie: scusa non pensavo fossi sveglia
Athena: macché tranquilla, senti posso farti una domanda?
Leslie: certo
Athena: non posso di certo scendere vestita così, avresti qualcosa da prestarmi? te li riporto sta sera, lavati e asciugati, giuro
Leslie: ahaha stai tranquilla, vieni con me

Leslie mi prestò un vestito, era attillato, bianco e con sopra dei piccoli fiori blu

Leslie: ti sta perfetto
Athena: grazie mille Leslie
Leslie: credo che siano arrivati, scendiamo?
Athena: certo

quando scesi le scale vidi gli occhi di Noel percorrere piano piano tutte le curve che il vestito metteva in mostra, con un sorrisetto in volto quasi impercettibile. quando arrivò ai miei occhi tornò in perfetta serietà per poi portare la sua attenzione a John e Denver

John: siete già tutti svegli
Denver: sei stupenda Athena

disse avvicinandosi a me con un sorriso casto in volto

Athena: grazie

bisbigliai con un filo di ilarità nella voce.

Athena: sono buonissimi questi cornetti
Denver: ci credo, quel Bar non si batte!
Victoria: ahaha, Athena cosa fai a pranzo?
Athena: nulla, perché Victoria?
Victoria: visto che sei già preparata e bella, che ne dici se andassimo a pranzo fuori?
Athena: grazie ma non posso
Leslie: dai Athena, oggi non ci sono nemmeno i permessi per visitare i carcerati
Athena: sisi lo so, non è per quello infatti
John: Athena, non sei di troppo se ti abbiamo invitato noi
Athena: avete già fatto fin troppo per me, grazie, davvero, non sapete quanto io abbia apprezzato tutto ciò ma davvero non posso
John: faremo un pranzo semplice, nel ristorante vicino il tuo psicologo e appena si sarà fatta ora ti accompagnerò ok? se non vuoi perché non te la senti ok ma non perché ti senti di troppo, perché non è così
Athena: ...d'accordo, andiamo a pranzo fuori

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