capitolo 1

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È un giorno emozionante, l'inizio del mio percorso al "Collegio delle Visioni Straordinarie". Ho sentito parlare di Sharon White, la ragazza del documento che ho scoperto quando avevo 17 anni. Mi dicono che ha i capelli azzurri e occhi azzurri profondi, un'immagine di bellezza perfetta che potrebbe far invidia a tutti. Tuttavia, il mio istinto mi dice che c'è di più sotto la superficie, che non ho ancora avuto l'opportunità di conoscerla meglio. Forse mi sbaglio di grosso.

Sharon ha la mia stessa età, 17 anni, ed è nata durante la stagione fredda, in pieno inverno. Mentre mi dirigo verso il "Collegio delle Visioni Straordinarie", non vedo l'ora di scoprire cosa il destino ha in serbo per noi. Sarà un'esperienza straordinaria.

Il "Collegio delle Visioni Straordinarie" si trova in California. Sharon ed io siamo partiti da New York, e dire addio alla mia famiglia è stato difficile. So che anche per lei è stata una separazione struggente. Inoltre, ho fatto un'ultima visita alla tomba di mia nonna dopo l'incidente che l'ha colpita. È da lì che mio nonno Derek ha creato l'associazione per aiutare coloro che si trovano in situazioni difficili.

Mio padre è molto orgoglioso che io abbia scelto questa scuola e non ha potuto trattenersi a lungo per salutarmi, poiché aveva delle questioni da risolvere al computer. È un informatico di fama mondiale, eccezionale nel suo campo, e sono estremamente fiero di lui. Mia sorella, come al solito, ha versato lacrime copiose, ma le ho promesso che non c'è motivo di preoccupazione e che ci vedremo presto.

Adesso sono qui, davanti all'Accademia, una struttura bellissima e imponente. Ho fatto la conoscenza di un altro ragazzo di nome Kai, che è un paio d'anni più grande di me. Ma poi, come un vero incantesimo, Sharon White è apparsa di fronte a me. I suoi capelli sembravano danzare leggeri al vento, mentre i suoi occhi brillavano intensamente. Ero incantato da quella visione meravigliosa, ma purtroppo era circondata da altre ragazze, tutte affascinate dalla bellezza dei suoi capelli.

Dopo un paio di minuti, la segretaria e la preside si uniscono a noi, con un'espressione molto seria. Dopo il loro discorso, entriamo nell'edificio, e a ciascuno di noi viene consegnato un foglio con il numero della stanza in cui dormire e l'orario delle lezioni, che include anche il numero della stanza del corso. La scuola sembra incredibilmente organizzata, anche se tutti parlano del regolamento estremamente severo. Ma, sinceramente, il regolamento non mi spaventa affatto; non mi interessa.

Mi dirigo verso la stanza numero 48, la mia stanza per dormire, e entro tranquillamente. Ma quando apro la porta, eccola: Sharon White. Si gira lentamente verso di me e sembra sorpresa dalla mia inaspettata comparsa. Non posso fare a meno di notare quanto sia incredibilmente bella da vicino.

"Scusami, non sapevo che ci fosse qualcuno con me in questa stanza!" esclama lei, diventando rossa come un pomodoro appena maturo.

La sua voce è lieve e incerta, e il suo imbarazzo è palpabile. Sorrido gentilmente, cercando di alleviare la tensione. "Non ti preoccupare, è un'inaspettata coincidenza. Sono qui anch'io."

L'atmosfera nella stanza è tesa ma curiosa, e mi chiedo come sarà questa nuova avventura al "Collegio delle Visioni Straordinarie" con Sharon accanto a me.

Durante la notte, nessuno dei due riusciva a trovare il sonno. Sharon cercava di non parlarmi, ma io ero altrettanto curiosa di lei quanto lei di me. Era strano, perché so che è una ragazza determinata e coraggiosa, ma con me sembrava fragile come una rosa.

"Senti, Sharon," chiesi gentilmente per allentare la tensione, "posso dirti una cosa?"

"Dimmi," rispose con una voce leggera e tremante, ma allo stesso tempo dolce.

"Visto che condividiamo la stanza per dormire e che ora non riusciamo a dormire, cosa ne dici se ci raccontassimo i nostri segreti?" domandai in fretta, tanto da sorprenderla.

"Ehm, ok," rispose con gli occhi pieni di vita.

Iniziammo a raccontarci di noi stessi, dei motivi per cui eravamo venuti in quell'Accademia, e parlammo di tutto un po'. Scoprii di più su di lei grazie al talento di mio padre e di mio nonno. In cambio, Sharon apprese alcuni dettagli su di me che prima non conosceva.

La giornata successiva sarebbe stata impegnativa, e Sharon sembrava piuttosto agitata. Le assicurai di non preoccuparsi troppo. Infine, ci sdraiammo nel nostro letto. Io cercavo di guardarla di nascosto per gran parte della notte, mentre lei cercava il mio sguardo per addormentarsi tranquillamente dopo le parole di rassicurazione per il giorno a venire.

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