capitolo 11

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Il sole sorgeva sulla nuova settimana di scuola, portando con sé la promessa di nuove sfide e opportunità. Maicol e Sharon si svegliarono con la determinazione di affrontare tutto ciò che sarebbe venuto. Mentre si preparavano per affrontare le lezioni e le avventure che la scuola aveva in serbo per loro, sapevano di poter contare l'uno sull'altro, consapevoli che il loro legame cresceva sempre più forte con ogni nuova esperienza condivisa. Una nuova settimana li attendeva, e avrebbero fatto del loro meglio per farla diventare un'altra pagina memorabile della loro storia.

La sala comune era viva e vibrante di attività, piena di studenti che chiacchieravano e si preparavano per le loro giornate. Maicol e Sharon si mischiarono tra la folla, trovando un posto accogliente per sedersi e condividere il loro tempo libero. Era un momento di relax, l'occasione perfetta per condividere pensieri e riflessioni, mentre si godevano la compagnia degli amici e il brusio dell'ambiente circostante. Era un modo meraviglioso per iniziare la giornata, specialmente considerando che avevano un'ora buca in più, dato che la professoressa di scienze non era presente.

Il tempo scorreva velocemente e mentre Maicol si dirigeva verso l'aula informatica, Sharon si incamminava verso la sua lezione di belle arti. Ma prima di lasciarla andare, Maicol si avvicinò a lei, la guardò negli occhi e delicatamente posò un bacio sulla sua fronte. Sharon arrossì lievemente, ma lui la rassicurò, dicendole di non preoccuparsi per le battute delle due compagne. Quel gesto era una dolce promessa di affetto e supporto, un modo per farle sentire quanto fosse speciale per lei. La loro connessione cresceva di giorno in giorno, e ogni piccolo gesto d'amore rendeva il loro legame ancora più forte.

La giornata proseguiva nella tranquilla aula di informatica, con Maicol seduto accanto al suo amico Kai. Il professore, con i suoi capelli spettinati e un'apparente distrazione, iniziò una lezione che risultò impegnativa per molti, ma non per Maicol, figlio di Harry, il famoso informatico. Durante la lezione, una compagna del corso alzò la mano e fece una domanda, mostrando interesse e desiderio di apprendere. La classe era un luogo di conoscenza e crescita, dove ognuno cercava di affrontare le sfide, anche se per alcuni erano più impegnative di altre.

Maicol, uscendo dall'aula dopo la lezione di informatica, si ritrovò il professore Carlo che lo fermò per una breve conversazione. Maicol salutò il suo amico Kai e si avvicinò al professore. Con un'espressione seria, il professore iniziò: "So che tuo padre ti ha chiamato." Maicol, un po' sorpreso, rispose: "E quindi? Non vedo come possa interessarvi." La tensione tra i due si poteva sentire nell'aria, mentre il professore sembrava avere qualcosa da dire.

Il professor Carlo fissò Maicol seriamente e gli disse: "Mi interessa in qualche modo perché tuo padre era un mio ex compagno di lavoro in questo campo." Maicol rimase sconcertato dalla notizia e non riusciva a capire cosa stesse succedendo. Con occhi spalancati, chiese: "Che cosa?"

Il professore Carlo sospirò pesantemente prima di rispondere: "Tuo padre, Harry Foster, e io abbiamo lavorato insieme in un progetto segreto di sicurezza informatica molti anni fa. Eravamo parte di un team altamente specializzato incaricato di proteggere informazioni sensibili. Cosa ne sai, Maicol?"

Maicol era visibilmente scosso e confuso. "Io... non sapevo niente di tutto questo. Mio padre non ha mai menzionato nulla riguardo a un lavoro segreto o a un collega come lei."

Il professor Carlo annuì. "Temo che ci siano molte cose che tuo padre non ha condiviso con te. La sua storia è complessa, Maicol. Mi chiamò questa mattina per chiedere un favore. Aveva bisogno del mio aiuto per una questione legata a un'indagine in corso."

Maicol sentiva il cuore battere più forte. "Un'indagine? Di cosa si tratta?"

Carlo esitò per un momento prima di rispondere: "Non posso dirti i dettagli, Maicol, è tutto molto riservato. Tuo padre voleva che fossi informato solo nel caso in cui dovessi essere coinvolto. Mi ha chiesto di farti da tramite nel caso avessi voluto aiutarlo."

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