Iniziò a baciarmi lentamente e con passione mentre mi accarezzava le braccia per poi scendere sul collo.
Dava baci leggeri, leccava, ogni tanto un piccolo morso.Scese più in basso, sui seni. Li massaggiò con cura e delicatezza, li succhiò avidamente entrambi, pizzicò i capezzoli e continuò fino a farmi ansimare e bagnare. Mi rilassai sotto il suo tocco, dimenticando di essere legata.
"Sei stupenda" Disse mentre scendeva ancora più in basso. "Non ho mai voluto nessuna così, mai".
Non so perché ma la cosa mi rendeva orgogliosa. Mi morsi un labbro e lo guardai mentre scendeva a baciarmi l'interno coscia. "Nessuna?" chiesi allargando le gambe per fargli più spazio.
Non rispose subito, si prese il suo tempo per continuare la sua opera, ora su una coscia, ora sull'altra.
"Nessuna" disse infine, fissandomi negli occhi e dando la prima lenta leccata fra le mie labbra bagnate. "Mmmh, squisita". Riprese a leccarmi e succhiarmi ogni centimetro di pelle, facendomi eccitare, ansimare e gemere. Provai a liberarmi le mani ed Erik rise quando se ne accorse."Non ti libererai facilmente" disse fiero. "Ma ti prego, continua a provare". Riprese a leccarmi fino a farmi arrivare sul orlo dell'orgasmo per poi ritrarsi, lasciandomi insoddisfatta.
Mi lamentai dalla frustrazione, facendolo ridere ancora di più.
"Ti odio!""Si, mi sembra proprio che tu mi odi, non c'è dubbio" risalì lungo il mio corpo fino a ritrovarsi con la sua bocca sulla mia. Mi baciò con ardore fino a togliermi il respiro, mentre strofinava la sua erezione contro le mie labbra bagnate.
"Ti avevo promesso di scoparti fino a farti perdere i sensi" mi sussurrò con voce roca. "È ora di mantenere la promessa" iniziò a penetrarmi con lentezza, facendo entrare solo la cappella, per poi ritrarsi. E di nuovo, mise dentro la punta e poi uscì del tutto.
Continuò a fare così, mentre succhiava e mordeva il mio collo, finché non iniziai a pregarlo di darmi di più.
"Vuoi di più? Dimmelo. Dimmi che vuoi il mio cazzo e ti darò quello che vuoi".
Mi strofinai sulla sua erezione. "Ti voglio dentro di me, voglio il tuo cazzo duro e grosso dentro di me!"
"Vuoi che ti scopi fino a farti perdere i sensi?" di nuovo spinse dentro la punta per poi uscire del tutto.
"Dio si, si, lo voglio! Scopami!"
"Non aspettavo altro" e con un colpo secco lo infilò tutto dentro.
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Matilde
Lãng mạnNon ha mai conosciuto sua madre, morta dandola alla luce. Suo padre l'ha sempre odiata ed incolpata per la prematura morte della moglie. Lei lo chiama Signore, come se fosse un soldato e lui non ha fatto altro che insegnarle ad uccidere. Se proprio...