«E adesso la bambola buona colpisce il cattivo e PUM! È morto e non c'è più nessuno a minacciare i cuccioli di Lily!» esclamò Daisy, colpendo la bambola di Batman nella mano di Louis e facendola cadere di faccia sul tappeto.
«Di Lily e Lucy! Non sono solo di Lily!» intervenne Phoebe, riferendosi alla decina di peluche di cuccioli che riempivano lo spazio tra di loro.
«Invece sì, prima ce li siamo divisi! Io ho i cuccioli e tu i bambini!» ribatté Daisy, dando vita al litigio.
«Non è vero!»
«SÌ!»
«NO!» strillò Phoebe, gettandosi sopra la gemella.
Daisy tentò di urlare qualcosa in risposta, soffocata dai capelli della sorella che le erano finiti in bocca.
«Ehi, ehi, basta» fece Louis, allungandosi sul tappeto per proteggere le loro teste da bruschi urti e tentando di dividerle, ma senza grandi risultati. È incredibile con quanta forza delle mani così piccole potessero serrare la presa.
«Vi state davvero azzuffando per delle bambole? Siete proprio piccole, io è da tantissimo che non ci gioco!» intervenne la voce cristallina di Lottie dalla cucina, dove la bambina sedeva davanti a un set di unghie e trucchi e giocava a farsi bella.
«Ma se hai chiesto la macchina di Barbie e Ken a Babbo Natale, solo pochi mesi fa!» non poté evitare di ribattere Louis con un sorriso divertito da come la sua sorellina si atteggiasse già da grande senza però esserlo davvero.
Sentì Lottie ribattere qualcosa indignata, ma la sua prerogativa al momento era diventata quella di dividere le due sorelle più piccole, o probabilmente il tappeto sarebbe stato pieno anche di capelli strappati.
Louis afferrò saldamente il braccio di Phoebe e infilò il dito tra quello e le piccole dita serrate di Daisy, con un po' di difficoltà a causa del dimenarsi continuo delle due gemelle.
Una volta riuscito nel suo intento, controllò con un'occhiata che intorno a Daisy non ci fosse nulla di pericoloso e poi tirò Phoebe a sé, facendosela cadere in braccio.
La seconda gemella, contrariamente ai piani di Louis, non cadde di lato ma addosso all'altra, riprendendo la lotta.
«Ehi! Vi ho detto di smetterla!» ripeté il ragazzo con voce più alta quando i denti di una delle due incontrarono la sua mano per la terza volta.
Fu solo quando Felicitè accorse in suo aiuto e prese Daisy dalle ascelle che le gemelle si staccarono, i visi rossi e circondati da un nido di capelli annodati.
«Grazie Fiz» esalò Louis, sollevato di non aver dovuto essere lui quello a fare forza ma non volente di adempiere al suo successivo compito: il rimprovero.
Era davvero estenuante avere la responsabilità di curare le sue sorelle in assenza di sua madre e non poter solo stare lì a giocare con loro, tornando un bambino senza più preoccupazioni anche solo per un pomeriggio prima di uscire con i suoi amici quella sera.
Ma in mancanza di Johannah era Louis la persona più grande e quindi anche quello che aveva il dovere educativo verso le sue sorelle in momenti come quello.
Si alzò in piedi e alzò il dito indice verso le due bimbe sedute sul divano, in quella mossa inoffensiva ma al tempo stesso perentoria che Johannah aveva sempre assunto con lui.
Cacciò indietro il sorriso spontaneo che minacciava di affiorargli sul volto davanti ai loro occhioni azzurri spalancati e si obbligò ad assumere un'espressione dura, almeno finché non avessero adempiuto alla prima richiesta: «Chiedetevi scusa»
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Should We Just Keep Driving?
FanficUna piccola cittadina nel deserto e cinque ragazzi in essa imprigionati, ma troppo spaventati per fuggire. Un cane che scappa, motori su di giri in mezzo al nulla, canzoni davanti al fuoco e legami che portano lontano. Zayn erige mura perchè non vuo...