Continuammo a parlare a quel tavolino per ore credo, quando mi suonò il telefono.
A: "Scusami un secondo.. Pronto? Sì Eather sono viva, sì sono con Kendall, d'accordo torno in stanza tra un pò, ciao mammina."
K: "Si stanno preoccupando? Se vuoi rientrare subito ti accompagno."
A: "Oh no, lei fa sempre così, è molto protettiva."
K: "Allora se abbiamo ancora un pò di tempo, che ne dici di fare un giro nel parco?"
A: "Mi sembra un ottima idea!"Mi ero alzata da tavolo mentre Kendall si era precipitato a pagare, stavo per dargli la mia parte, ma si era rifiutato di accettarla.
K: "Allora signorina, che giro vuole fare?"
Mi chiese facendo un gesto con la mano destra e accostandomisi.
Voleva che lo prendessi a braccietto.
Ero rimasta immobile, fissavo la sua camicia alzata fino al gomito, tenuta su da un semplice bottone bianco.
K: "Allora? che fai dormi?! hah."
A: "Scusami, vieni passiamo sotto gli alberi."
Gli afferrai il braccio. Non potevo credere di averlo fatto.
K: "Wow è davvero bellissimo, non posso credere che questa sia Los Angeles."
A: "Già.. peccato sia così solamente la sera, di giorno diventa peggio di una piazza in centro."
K: "Immagino.."
A: "Di solito vengo qui per disegnare.."
Lasciai cadere il braccio che teneva accanto a se, arrivai alla sua mano, la afferrai.
A: "Vieni!"
Non so quale fosse stata la sua reazione in quel momento, ma ero sicura della mia.
Avevo il viso talmente in ebollozione che preferii non girarmi, per paura di incontrare il suo sguardo.A: "Guarda.."
Lo avevo portato sulla specie di balconcino che era alla fine del parco, aveva una ringhiera argentata, che stava ad indicare la fine del campus.
C'erano delle panchine, girate verso la vista spettacolare al di là della balaustra.
K: "Wow."
A: "Bello vero?"
Il mare si vedeva solo in lontananza, ma c'era quella luce leggera che si andava via via spegnendo all'orizzonte, lasciando sulla città un velo di opacità.
A: "Il college è su una collina, per questo si vede tutta la città. Vedi lì infondo? Dalla parte opposta di L.A., su quella collina c'é la scritta HOLLYWOOD, mi credi se ti dico che non l'ho mai vista da vicino? ahaha"
Guardava il paesaggio stando con le braccia incrociate sul bordo della ringhiera, il tramonto era finito ormai, ma la luna riusciva ad illuminargli i capelli lo stesso.
Ad un certo punto si accorse che lo stavo osservando.
K: "cosa c'è?"
Mi chiese alzando il sopracciglio, lo conoscevo da poco, ma già avevo capito che era un suo segno distintivo.
A: "oh.. niente"
K: "daai"
A: "siamo amici, vero?"
K: "scherzi? sei l'unica persona che si è dimostrata gentile con me"
Arrossii, dinuovo. Per fortuna era sera e non si notava più di tanto, spero.
K: "che dici è ora di rientrare?"
A: "penso di si"Camminammo in silenzio fino alla mia stanza.
K: "è stato bellissimo, grazie."
Mi abbracciò, era caldo.
A: "di niente, sono stata benissimo con te"
K: "vediamoci qualche volta"
A: "si, mi piacerebbe."
Eravamo ancora attaccati. Si allontanò per primo, ma si girò dopo una manciata di passi e mi mandò una saluto con la mano, sorridendo.-----------
Bussai in stanza, sapevo che le avrei trovate in piedi ad aspettarmi.
Sentii Eather avvicinarsi alla porta dicendo qualcosa del tipo
"shh eccola, fate finta di niente"
E: "Ehii Ann, entra!"
A: "ehm grazie.."
Denise e Ash erano sul letto di Eather e mi fissavano.
D&Ash&E: "alloooooora.... CHE AVETE FATTO? COM'ERA? RACCONTA."
A: "ragazze.. sono stanca, parliamone domani.."
D&Ash&E: "NON ESISTE."
E: "forza, parla."
A: "abbiamo fato un giro, l'ho portato a mangiare al chioschetto e gli ho fatto vedere il parco.."
Ash: "daii voglio i particolari!"
A: "stavamo andando verso il parco ed è caduto su un'aiuola, poi..."
D: "te li scegli bene Ann, ma qualcosa di positivo?"
A: "beh.. dopo la pizza siamo andati verso la piazzola di raccolta.."
E: "sisi, ma niente di che..vogliamo i particolare P-I-C-C-A-N-T-I!"
A: "beh, per andarci mi ha preso a braccetto.."
Ash: "LO SAPEVO IO! e poi??"
A: "niente, abbiamo visto il panorama.."
D: "io ho sonno, buonanotte!"
E: "Denise! Ann daaai"
A: "beh mi ha raccontato un pò di lui, poi gli ho spiegato un pò come era fatta L.A., indicandola dalla ringhiera, ha detto che gli piaceva.."
Ash&E: "cosa? tu?"
A: "ma non riuscite proprio a pensare ad altro? gli piaceva la città, okay? LA CITTÀ."
Ash&E: "sisi, continua.."
A: "alla fine mi ha detto che gli piacerebbe uscire dinuovo e basta ci siamo salutati."
Ash: "HAI SENTITO EATHER? aw sono così felice!"
E: "ti sei trovata il fidanzato!"
D: "Ann, so che non hai tanta esperienza per quanto riguarda certe cose, ma dal mio punto di vista personale, posso dirti con certezza che i ragazzi dopo la prima uscita, continueranno sempre a spingersi oltre.."
A: "sentite, siamo amici, niente di più. Probabilmente usciremo ancora, ma non so quando. Adesso fatemi dormire."
Tutte: "Buonanotte"----------------
La mattina mi ero svegliata stranamente di buon umore, avevo lasciato un biglietto sul comodino di Eather con scritto:
"sono andata al bar a fare colazione, avevo voglia di un cornetto, e NO, NON È COME PENSI, NON SONO CON KENDALL."A: "Caroline, ciao, mi prepareresti un caffè, per favore?"
C: "certo tesoro, come mai così presto oggi? di solito non sei mattutina"
A: "non lo so, non avevo tanto sonno.."
C: "detto da te è strano ahaha"
Risi. Caroline lavorava al bar della scuola da tempo, avevamo subito fatto amicizia, anche perchè credo lei fosse sempre gentile con tutti.
La invidiavo per questo.Stavo tranquillamente bevendo, in piedi vicino al bancone, quando sento qualcuno avvicinarsi. Ero ancora di spalle e quando mi sentii toccare i fianchi, due dita da ogni parte.
Avevano appena spinto leggermente verso l'interno, quando tirai fuori un urlo.
K: "ommioddio scusa, non pensavo fossi così sensibile"
A: "oh ma sei tu, stavo già per tirare uno schiaffone.."
K: "che delicata ahaha, scusa non volevo darti fastidio."
A: "tranquillo, non soffro il solletico, ma quello è il mio punto debole."
K: "Un caffè, grazie"
C: "subito tesoro"
A: "vedo che ti piace alzarti presto."
K: "a dire la verità è stato uno sforzo, ma James continuava a russare e non sono riuscito a sopportarlo ancora, tu invece?"
A: "ahaha, io non ho dormito quasi per niente, di solito mi sveglio alle 8"
K: "che hai in prima ora?"
A: "Brand."
Feci una smorfia spaventata.
K: "anch'io, andiamo insieme?"
Disse facendo un sorso, e mandando giù letteralmente tutta la tazza.
A: "si, è la classe.."
K: "...37."
A: "sono una brava insegnate!"
K: "tutto merito tuo!"
Stavamo ridendo insieme.
Poi..
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Untouchable||Kendall Schmidt
FanfictionAnastasia Grunt è nata ed abita a Los Angeles. Ha sempre avuto una vita semplice e non è mai riuscita ad innamorarsi, ma qualcosa cambierà quando un nuovo ragazzo si presenta nella sua scuola. KENDALL