Untouchable||Kendall Schmidt

Capitolo 1: "Someone new"

Salve, sono Anastasia Curtain e vivo a Los Angeles..molti la definiscomo una citta meravigliosa, ma credo sia perchè non sanno com'è davvero.
Le persone hanno solo un punto fisso: fare successo.

Sono una ragazza di 16anni, ho i capelli marroni che tendono ad un biondo scuro, e hanno un taglio.. ehm.. particolare ecco..
Ho un enorme ciuffo che ricade sulla fronte, mentre il resto dei capelli è abbastanza corto.
Sono alta 1.70m, ho gli occhi marroni, la pelle davvero molto chiara, troppo secondo me, e un fisico che si può definire nella norma date le mie dimensioni.

Quello che mi dispiace davvero di questa città, è di non aver ancora trovato il ragazzo ideale...
è così affollata, ci sono persone di ogni razza e religione, possibile che abbia dei gusti tanto strani?

Oh dimenticavo di dirvi che sono all'Hills College, e quindi abito nel dormitorio studentesco.
Condivido la camera con 3 ragazze, siamo amiche da anni ormai.

Eather è molto timida, ha i capelli mori, lisci, lunghi fino alle spalle e gli occhi scuri..
Denise è stravagante, adora essere sempre vestita in modo adeguato, e anche se come me è un "maschiaccio" di natura lo dimostra molto meno.
Ha anche lei i capelli mori e gli occhi scuri, ma si è tinta di rosa le ciocche della frangia, giusto per aggiungere un tocco di stile.
Ashley è una ragazza di colore, ha dei capelli lunghissimi e ricci, è sempre al centro delle attenzioni dei ragazzi, ma credo non se ne renda conto, ha un carattere deciso e spesso scontroso, ma in questa città bisogna saper farsi notare..

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Eather: "Anastasia! È tardi!!"
Denise: "lasciala dormire dai.."
Ashley: "buttiamola giù!"
*toonf*
Non credo possiate immaginare come il mio naso e il pavimento si siano schiacciati l'uno contro l'altro..
Mi alzai di corsa, dopo aver lanciato un'occhiata alla sveglia sul comodino, erano le 7:56!
Le lezioni inziano alle 8:10 quindi corsi in bagno e mi infilai un normale paio di jeans e una maglietta larghissima, come piace a me.
Dopo qualche minuto eravamo già in giro per i corridoi del dormitorio e stavano andando in segreteria per ritirare gli orari delle lezioni.
Prima ora: matematica!
Io e Denise andammo verso l'aula 37.
Mr. Brand: "Allora ragazzi questo semestre ci sono molte novità!
Prima di tutto vorrei assegnarvi il programma che sarà nel compito da svolgere la prossima settimana.."
D: "oddio no, già cominciamo!"
Sorrisi annuendo, ormai avevamo capito il sistema di Brand: studia, studia, studia.
Mr.B.: "..ed infine, abbiamo l'onore di ospitare un nuovo compagno, Kendall entra pure."
Tutte le ragazze si guardarono nello stesso momento, come si fossero accordate da tempo.
Risatine e vocine, accompagnate da commenti del tipo "speriamo sia carino ihih".
Poi entrò questo ragazzo biondo, altino e con due enormi occhi verdi.
Tutte le altre si guardarono ridendo e torturando di frasi negative il nuovo arrivato.
Io ero rimasta a fissarlo, non so perchè, ma aveva attirato la mia attenzione.

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Tornammo in stanza, erano le 15, avevamo appena finito il pranzo nel salone infondo al primo piano della scuola. Ci eravamo sedute al solito tavolo, il terzo vicino la finestra, quando vedo Kendall che entra e si siede dietro di noi.
Eather e Ashley non lo avevano visto in prima ora, ma da quanto raccontavano credo avessero l'ora di inglese insieme.
Io non smettevo di guardarlo, e credo proprio che ad un certo punto se ne fosse accorto.. girai subito lo sguardo ma sentii le guancie diventarmi rosse di colpo.

Verso le 16 uscii per prendere un'altra copia degli orari, dato che Eather aveva versato del caffè sulla mia.
La segreteria era all'inizio del secondo dormitorio, per raggiungerla più velocemente sarei dovuta uscire all'esterno, ma al momento c'era una specie di bufera ghiacciata, per cui decisi attraversare la palestra e passare all'interno.
Stavo camminando per i corridoi affollati di ragazzi, che mi squadravano dalla testa ai piedi.
Odiavo quell'ala della scuola.
Tutti sapevano che soltanto le ragazze fidanzate giravano in quel dormitorio e io di certo non ero tra quelle.
Ero intenta a "non farmi notare", quando sentii una musica incantevole provenire da una delle stanze..