LA BAMBINA

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"E tu chi sei?"
.....

"Abiti qui?"

......

"No, non posso salire sul tetto, perché? Tu ci sali?"

.......

"No mamma si arrabbia se lo faccio, tu non hai una mamma?"

......

"Oh, mi spiace...."

"SAMMY! SAMMY! SCENDI IN CUCINA CHE È TARDI!"

Sammy: "la mamma mi chiama. Ora vado, ciao ciao"

Sammy scese dalle scale saltellando felice, corse verso una delle sedie del tavolo e si mise a mangiare con gusto la colazione preparata dalla madre

"Ti ho sentito parlare prima o sbaglio?"
Cloe, la madre di Sammy mise due uova nel piatto in centro alla tavola e andò a ritirare il pane tostato

Sammy: "si, parlavo con una bambina, ha detto che lei c'era molto prima di noi qui...."
Cloe sorride, pensava che la figlia avesse amici immaginari come capita spesso ai bambini di quella età

Cloe: "Ah, davvero? E come si chiama?"

Sammy guardò perplessa la madre

"Non me lo ha voluto dire...però non mi piace parlare con lei, voleva che salissi sul tetto per giocare...."
Cloe smise di lavare i piatti e guardò la figlia
"Sam, lo sai che non devi fare cose pericolose! Lo sai vero?"
Sammy annuì un po spaventata
"L' ho detto a lei ma ha detto che sono cattiva, che anche io non voglio giocare con lei e poi ha detto che non ha una mamma...."
Cloe prende una sedia, si era rattristata improvvisamente
"Lo sai che mamma deve lavorare per aiutare papà per la casa. Questa casa è costata poco ma abbiamo sempre dovuto chiedere aiuto alla banca per comprarla.... lo sai che la mamma ti vuole bene, anche se gioca poco con te"
Sammy la guarda con un sorriso da bambina felice
"Mamma non parlavo di me... è la bambina che sta nella mia camera che ha detto quelle cose..."
Cloe sorride cercando di mascherare le sue preoccupazioni
" è ora di andare a scuola piccola mia, quando torniamo a casa giochiamo insieme d'accordo?"
Sammy stava fissando il muro, dietro le spalle della madre. La bambina la stava fissando, aveva uno sguardo divertito, Sammy cambiò espressione
"Lei ha detto che non giocherai con me dopo la scuola, avrai altro da fare..."
Cloe iniziò ad avere i brividi senza un apparente motivo
"Di a questa bambina che la mamma ci sarà sempre per te, intesi?"
Sammy annuì, abbracciò la madre e si alzò dalla sedia. Uscirono dalla porta di casa per andare verso l'auto.
Intanto in casa, mentre tutto sembrava essere dormiente e nessuno c'era, svariati oggetti iniziarono a lievitare. Gli sportelli e i cassetti dei mobili si aprirono e un carillon iniziò a suonare da solo senza che nessuno lo toccasse.
Una bambola sul letto di Sammy iniziò a muovere la testolina. L'orologio a pendolo rintocco' per 12 volte.
Nel salone principale, una bambina vestita di bianco con lunghi boccoli biondi ballava da sola, altre ombre fluttuovano intorno a lei per poi scomparire tutte quante all'interno dei muri una volta che Eduard rientrò a casa per primo.

LA CASA NELLA NEBBIA: LE ORIGINI Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora