"Maybe I'm addicted to all the things you do."
— Grand Piano, Nicki Minaj.Camminare per i corridoi della scuola segnò il passaggio verso una svolta decisiva di una vita, e questo Angela lo sapeva bene.
Aveva iniziato ad accorgersene quando tutti i ragazzi furono scortati e guidati verso la casetta, luogo dove avrebbero posto le loro valigie.
Ebbe modo di fare amicizia con il ragazzo che poco prima le porse la bottiglia, il suo nome era Kumo.
Il suo animo era dalle note fresche, altruiste, sprizzava gioia da ogni poro, seppur l'aspetto potesse esprimere il contrario."Come mai hai scelto come nome d'arte Lil Jolie?"
La voce del ragazzo risuonò alle proprie orecchie come un fulmine a ciel sereno, mentre in sottofondo le voci si fecero sempre più forti, unite al suono delle ruote appartenenti alle valigie trascinate per i pavimenti di quella struttura.
"Jolie è correlato ad Angelina Jolie. Mi sono follemente innamorata di lei dopo che alle medie mi fecero vedere Girl Interrupted. Da lì decisi di venerarla e-"
"E?"
La voce di Angela si interruppe, lo sguardo si perse verso una direzione precisa, la stessa che Kumo cercó di delineare per comprendere a sua volta cosa stesse succedendo.
Sembrava come se la propria mente si fosse ibernata, mentre il corpo continuava a muoversi, sconnettendosi totalmente.
Ciò che Lil vide fu il corpo di Mew, unito a quello di Matthew, scambiandosi sorrisi complici, frasi di conoscenza inoltrata.
Sembrava che si conoscessero già da una vita, entrati in collisione a causa di un colpo di fulmine.
Come se fossero destinati ad incontrarsi in quelle circostanze."E niente. Tutto qui."
Sentenziò, chiudendo il discorso con una semplice frase dalle note amare.
Il silenziò tra i due calò.Perché si sentiva così?
Era felice per loro, no? Alla fine tutti possono fare amicizia tra loro, giusto? Anche Mew.L'entrata in casetta fu un duro colpo.
Dopo aver visto tutto dietro degli schermi, osservare quella struttura da vicino, esternamente ed internamente, provocò un brivido lungo la schiena ai ragazzi coinvolti.
Avrebbero passato insieme un lungo periodo, ognuno di loro con il loro bagaglio, i loro sogni nel cassetto, il loro carattere.
Una volta varcata la soglia, la redazione fornì una lista con l'assegnazione dei letti nelle corrispettive camere.
Quest'ultima era posta sul grande tavolo in soggiorno, che tutti accerchiarono curiosi di sapere la loro postazione in quella casa.
Angela non fu da meno, era entusiasta di conoscere i propri compagni di stanza, si era promessa di creare un buon rapporto con ognuno dei suoi compagni.Colui a parlare a nome di tutti, fu un ragazzo alto, un ballerino per l'esattezza.
Nicholas credeva si chiamasse."Stanza rossa: Mida, Matthew, Holy Francisco, Petit.
Stanza azzurra: Sofia, Sarah, Stella, Marisol.
Stanza blu: Holden, Ezio, Space Hippiez.
Stanza gialla: Nicholas(io), Elia, Kumo, Simone.
Stanza verde: Chiara, Gaia.
Stanza arancione: Dustin, Lil Jolie, Mew."Al termine delle assegnazioni, ognuno si diresse verso il lungo corridoio che portava al labirinto delle camere, mentre Angela, rimase a realizzare le parole pronunciate, tenendo salda la valigia tra le dita.
Dustin, il ragazzo australiano che sarebbe dovuto essere suo compagno di stanza, la raggiunse farfugliando parole a lei incomprensibili, mentre un sorriso divertito nacque sul proprio viso.
STAI LEGGENDO
The Night We Met.
Fanfiction"Quegli occhi racchiudevano l'oceano, lo stesso dove annegai quella sera." Due anime fragili, unite dalla musica.