7-De ja vù

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Chuuya

Lo guardo negli occhi e gli sbatto le porta in faccia,spero letteralmente che l'abbia presa in faccia.

Dazai bussa alla finestra e io chiamo la polizia.

Sono appena tornato e già scassa,ma che vada a scoparsi mia dormer.

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La mattina dopo mi sveglio e mi accorgo che sono già le 10 di mattina.

Oh cazzo!

Avrei dovuto essere all'università alle 8.

Infilo i primi vestiti che mi capitano nell'armadio di cui sei pantaloni stilosissimi rossa.

Prendo la mia cherry e sfreccio verso l'università,quanto mi era mancata.

Arrivo la parcheggio, giù che ucciderò chiunque provi soltanto anche a sfiolarla con lo sguardo.

Entrò nella classe di diritto civile.

<Mi scusi per il ritardo.>

<Nakahara, giusto?>

<....sì?>

<Fuori!>Sbatte i libri e mi indica la porta.

<Ma porco dio io mi sono pure fatto tutta la strada.>Le urlò e poi esco dall'aula.

Potevo rimanere a dormire.

<...chuuya?>Sento una voce familiare.

<Aleces?>Mi giro e trovo la sua figura cresciuta,i suoi capelli cresciuti e il suo viso incorniciato da una barbetta corta.

<Oh,chuuya, diciamo che non ci siamo lasciati nei migliori dei modi.>Mi porge la mano.

E poi tutto è andato in declino con quella merda di dazai.

La prendo, non ho più 17 anni.

<Già....>

<Tu..>Distoglierlo lo sguardo.

<Stai ancora con quel primino, mi correggo,dazai?>

<Cosa?No,diciamo che anche lì non è finita nei migliori dei modi,mi ha detto un mucchio di cazzate.>Perché mi stavo confidando con l'ex che mi aveva messo le corna?

<Allora,mettiamo via i rancori del passato?>Mi chiede timidamente.

<Va bene,Alec.>

L'aria tra noi è tesa.

<Devo andare ora..ciao chuuya, è stato bello rincontrarti dopo tanto tempo.>

<Sì Alec,ciao.>
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Com'è che scopro ora che pure qui vogliono l'uniforme?

<Ecco a lei signor,Nakahara.>

<Grazie,May.>ringrazio la segretaria con cui ho fatto amicizia nel mentre aspettavo che quella lezione finisse.

La campana suona.

<Hai politica economica ora,spacca il culo chuuya.>

<Eccerto,hai dubbi?>

<No ragazzo.>

Corro verso l'aula dopo essermi messo l'uniforme e aver messo i miei vecchi vestiti,tra cui i miei pantaloni rosa nello zaino.

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Dazai

La comunità non è uno dei miei posti preferiti, però capisco il perché devo andarci ogni volta che perdo la cognizione di costa stia facendo.

Una nebbiosa appanna la mia vista e quando vedo una persona con i capelli rossi mi costringo a correre verso di essa.

<Chuuya?Chuuya!>Afferrò il suo lempo del cappotto.

<Chi sei?Lasciami.>

Mi schiarisco la vista e vedo che è una donna sulla 50ina.

<Oh,mi scusi.>

<Bah ragazzo,ti consiglio di dimenticarti l'ex storico.>

Ma....

Mi appoggio su una panchina ripensando al mio chuuya,e all'espressione che ha fatto quando mi ha chiuso la porta in faccia e ha chiamato la polizia.

<Aaah chuuya.Quanto mi piaci.>Mi porto l'avambraccio sulla faccia,sento il naso gelido,oggi nevica.

<Mi manchi.>Dico prima di addormentarmi.

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<Dazai?>La sua voce è calda e infastidita.

<Cosa diavolo stai facendo qui?!>Apro gli occhi e stento a crederci quando vedo un nano rosso davanti a me.

<Chuuya.>Sussurrò ma la mia bocca è come paralizzata,non sento la faccia e le mani.

Chuuya si sfila la sciarpa e la mette su di me poi mi trascina al bar più vicino,con il riscaldamento accesso e mi compra una cioccolata calda e corrompe il barista per farsi dare delle coperte.

Bevo piano e dopo averla finita ricomincio a sentire il sangue che mi scorre nelle vene..

<Come stai?>

<Meglio.>Sussurro stringendomi sempre di più le coperte.

<Allora?Cosa ci stavi facendo lì?>

Non volevo dirgli che ero diventato dipendente dalla droga.

<Volevo un po' di aria fresca,mia mi stressa.>

Sapevo che non ci credeva ma non chuuya non fece domande.

<Dammi il numero di mia,ti faccio venire a prendere.>

<Cosa,no?!>
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Chuuya

La mia pazienza si stava esaurendo.

Dazai aveva il naso arrossato e lì, strinto nelle coperte sembrava così fragile.

Feci respiro e cercai di calmarmi.

<Dazai sono stanco morto,per cortesia non scassare.>Strinsi il pugno,mi era venuta una terribile emicrania.

Mi misi la mando sulla tempi per cercare di calmarla.

<Dio santo.>

<Dammi il tuo indirizzo di casa allora.>

<Non voglio tornare lì...>

Presi Dazai e lo sistemai nel posto di dietro della mia bellissima e elegantissima cherry.

Gli infilo il mio sciccosissimo casco coi glitter e salgo sul posto del guidatore.

Metto in moto e sfreccio per le vie con la pioggia che ha incominciato a scorrere.

Arrivo a casa di tachihara 20 minuti dopo.

Carico dazai di peso e lo porto in camera mia-e di Alexander.

Gli imbocco le coperte.

Penserò a dopo come risolvere sta situazione.

Mi butto sul letto a numerosi metri di distanza e mi rilasso un attimo.

mi sento così bene su quel letto che mi addormento.

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La luce si accende.

Strizzo gli occhi per abituarmi.

Guardo meglio la sua figura.

Alexander.

<Chuuya...!?>

stai attento con me,babyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora