Alex pov
non so se essere felice o incazzato, l'idea di accogliere un'americana non mi dispiace affatto, sono delle gran fighe oltretutto, ma il fatto che sia la "figlia di un collega di mio padre" è come se la legasse di sangue a me, è una cosa strana.
ho dei bei rapporti con David, ogni volta che veniva in Italia scherzavo con lui, ogni tanto mi aprivo anche ed è stato un mio grande complice per tutte le sbronze che ho avuto e ovviamente nascosto a mio padre, è come uno zio adottivo e questa cosa fa sembrare ancora di più come se sua figlia fosse una mia parente se non addirittura sorella.
stiamo viaggiando per andare in aeroporto a prenderli, mia madre mi guarda con un ghigno, chissà di cosa starà parlando con la madre di lei.
"Alex mi mandi la foto quella dove avevi il cuoricino?" mi chiese d'improvviso, staccai la musica e la guardai confuso, non avevo capito nulla "puoi ripetere?"
"la foto quella che mi avevi mandato qualche giorno fa, eri in treno e stavi andando da tua cugina" richiese
"ah quella, ok" la cercai nella galleria e la inviai come chiesto "ma a che te serve?" domandai poi perplesso
"nulla continua pure ad ascoltare la musica"
"Alex ti lascio la macchina dopo, puoi accompagnare la figlia di David a casa, io, tua madre e i suoi genitori faremo un giro per Milano, gli faccio vedere anche la ditta dove deve andare al lavoro e ci facciamo un giro tra amici, per un po staranno da noi e lei condividerà la stanza con te ok?" lo guardai spalancando gli occhi
"che cazzo state dicendo?"
"scusa se non te lo abbiamo detto prima ma conoscendoti ti opponevi di sicuro come stai facendo ora" continuò mio padre
"papà ma porco dio" esclamai
"oh le parole, non ti ho insegnato a parlare così" mi sgridò mia madre
"ho 19 anni faccio come cazzo voglio" continuai
"hai 19 anni eppure sei ancora in 4 superiore, vuoi continuare Alessandro?" mi zittì mio padre, ancora incazzato sbuffai e in quel momento l'unica cosa era scrivere a mia sorella se ne sapeva qualcosa, ovviamente lei lo sapeva, ci fosse una volta che mi dice qualcosa.
"arrivati, dovrebbero essere scesi da poco" disse mio padre girandosi verso di me "la rivoglio a casa senza graffi Alex" continuò per poi darmi le chiavi della macchina che misi nella tasca della giacca di pelle.
sceso dall'auto seguii mio padre lungo un corridoio che portava ai portabagagli, lo vidi dirigersi verso David, feci lo stesso e lo abbracciai
"caro Alex quanto tempo, sei cresciuto eh" disse lui sorridendomi
"signor Serafin, sempre un piacere, la vedo bene" risposi con un sorriso sincero, devo ammetterlo che mi mancava da un sacco e poterlo rivedere è la cosa più bella in assoluto della giornata
"Alex lo sai che devi darmi del tu. caro Niccolò come stai" disse nei confronti di mio padre, più che colleghi erano veri e propri amici.
voltandomi vidi una bella ragazza con dei lunghi capelli neri con qualche ciocca rossa affiancata ad una signora, presumo essere la madre.
"piacere Alex" mi presento ad entrambe, la madre di nome Sara mi sorrise, mentre la figlia si limitò a guardarmi ottenendo una gomitata dalla madre.
notai i suoi bellissimi occhi verdi come quelli di David, ha anche delle lentiggini simili alle mie e detta sinceramente è una gran figa.
"Laila" si limitò a dire, figa quanto volete, ma dio santo che carattere di merda
"okk vi lasciamo soli, Alex a cena non ci siamo e tua sorella è dal suo ragazzo per il weekend, puoi portarla fuori a cena se ti va" disse mia madre sorridendomi e andando via, già sapevo dove voleva andare a parare
"dobbiamo prendere il treno o cosa? perché ho un po di roba" chiese
"no in realtà guido io" le dissi ottenendo uno sguardo confuso "ho 19 anni" continuai prendendo qualche zaino e due valige, lei rimase immobile "ti vuoi muovere o stai lì a fare la colla?" domandai un po innervosito
"a fare che?" chiese lei prendendo le ultime cose
"nulla è una cosa che si dice, equivale a stare fermi a non fare nulla quando si ha da fare qualcosa" spiegai, anche se spiegare i modi di dire italiani non è una cosa che adoro.
dopo aver salutato i nostri genitori, andammo in macchina, la caricai ed infine mi misi alla guida
"sai guidare o fai il cazzone?" chiese in modo spero ironico, la guardai male
"senti per avere un bel rapporto abbassa il tono da signorina tu mi stufi perché stai già partendo col piede sbagliato, se mio padre mi affida la sua lamborghini vuol dire che so guidare no?"
"perfetto l'immagine di Milanese snob me la ero fatta giusta" continuò lei, non la ascoltai, accesi la radio e la alzai a tutto volume.
per tutto il viaggio non spicicammo parola, pensavo piuttosto a dove portarla per cena.
"stasera abbiamo una festa io e i miei amici in discoteca, vuoi venire anche tu?" le chiesi gentilmente, abbassando la musica per evitare di urlare
"non ho tanta voglia, e poi ho da sistemare la valanga di roba che ho" disse ridendo, aveva già cambiato tono.
parcheggiata la macchina la aiutai a portare tutte le cose in camera mia
"ah ma condividiamo la stanza?" domandò
"si non ti spaventare per il casino, e soprattutto per come è messa" dissi l'ultima parte a bassa voce, entrai tranquillamente e vidi lei bloccarsi sullo stipite, era scioccata
"forse dovresti cambiare qualche armadio" disse lei vedendo le ante dei mobili rotte
"le ho cambiate una settimana fa" aggiunsi posando il suo zaino "comunque dobbiamo montarti il letto" dissi per cambiare discorso, mi voltai e notai lei a guardare le mie fotografie
"no queste no" gliele tolsi dalla mano, raffiguravano la mia ragazza, o per lo meno, la tipa con cui mi sentivo
"sei fidanzato quindi" disse lei abbassando lo sguardo
"in realtà no, è tipo una scopa amica" lei mi guardò scandalizzata "che c'è vuoi dirmi che non hai mai fatto sesso?"
"no"
"ah...vabbe ci sta"
[...]
"bro non hai capito, me la devi far conoscere che me la devo fare" disse un mio amico in chiamata e in qualche modo mi si accese qualcosa dentro
"no" dissi serio
"no? cosa è successo all'Alex che si fa una ragazza diversa ogni sera?" domandò ironico sapendo bene che quello non era più un mio andazzo
"da un po che non c'è più William, svegliati, sono cambiato"
"si da quando non c'è più Blake sei cambiato" disse, buttai giù la chiamata, sapeva benissimo che non doveva nominare quel nome
"Alex ti dispiacerebbe dirmi cosa mangiamo stasera?" domandò un po nervosa Laila, la guardai e mi misi a ridere
"che cazzo ridi" disse
"beh io sono a maniche corte e te hai il pile addosso" le risposi ancora ridendo
"senti sono abituata alle temperature estive, per me passare da 50 gradi a 20 c'è un po di differenza" borbottò cercando un qualcosa nei mobili della cucina
"se cerchi un bicchiere è nello sportello a sinistra" le indicai, mi guardò stranita ma non fece domande.
ordinai una semplice pizza, non avevo voglia di uscire stranamente, e poi vedendola cosi rattrapita dal freddo non mi sembrava giusto farla uscire.
finito di mangiare mi chiusi in studio, tanto era passata mia sorella col suo ragazzo per presentarsi alla nuova "coinquilina" quindi potevo benissimo isolarmi.
mi sedetti al piano e iniziai a cantare"I don't know if you can hear the words I'm sayin' right now
So I'll scream 'em louder
Layin' there with no life left in your soul
It feels like nothin' matters
And I tried callin' you a thousand times
You tried tellin' me a thousand lies
There's no need to apologize
It's not your fault again this time
Promise you won't say goodbye right now
Hold on when you have your doubts
Tell me the things that I don't know
I'll tell you about tomorrow
So sick from all of the scars they left
Searchin' for more than this life can give
At night when you feel all alone
I'll tell you about tomorrow
Now embers' fadin'
Your life's vacant
You feel complacent
You're broken, I'm breakin'
And I tried callin' you a thousand times
You tried tellin' me a thousand lies
There's no need to apologize
It's not your fault again this time
Promise you won't say goodbye right now
Hold on when you have your doubts
Tell me the things that I don't know
I'll tell you about tomorrow
So sick from all of the scars they left
Searchin' for more than this life can give
At night when you feel all alone
I'll tell you about tomorrow
So sick from all of the scars they left
Searchin' for more than this life can give
At night when you feel all alone
I'll tell you about tomorrow
Tell me about tomorrow
Tell me about tomorrow
Tell me about tomorrow"
"pensavo di essere l'unica ad ascoltare Jxdn" mi voltai e vidi Laila dalla porta "ho bussato ma non mi sentivi probabilmente, ti ha chiamato tua madre" mi porse il cellulare
"ti chiedo una cosa, non entrare mai quando canto o suono, è l'unica regola che ti chiedo"
mi guardò male, come se non capisse che quando canto sono vulnerabile, ed io non voglio esserlo, non davanti a lei.
[...]
primo giorno di scuola, che due coglioni, e pensare che devo ripetete l'anno mi vien male
"Rina sempre al quarto anno te eh" disse il prof di chimica vedendomi entrare
"prof non voglio mancarle, la mia presenza ormai è diventata essenziale per le sue lezioni" dissi ironico dirigendomi all'ultimo banco
"almeno nelle materie di musica sei bravo" disse, io sinceramente non lo ascoltai, in classe entrò anche il mio migliore amico Luigi, anche lui bocciato come me, ci salutammo e iniziammo a parlare del più e del meno, nel frattempo tutta la classe si riempì e rimase un banco vuoto vicino a me
"allora ragazzi buongiorno, come sapete c'è una novità, innanzitutto abbiamo i nostri due casinisti in fondo all'aula bocciati dall'anno scorso, seconda cosa abbiamo una nuova studentessa, prego entri pure" e da quella porta entrò lei
"no mi sta prendendo per il culo mio padre, non è possibile" sussurrai
"la conosci?" chiese Luigi "sembra simpatica"
"lascia perdere"
"silenzio laggiù in fondo! Rina ti metto al primo banco"
"prof ma perché sempre io" sbuffai
"partiamo male, mi dispiace signorina ma deve stare vicino a lui, magari lo fa stare un po zitto, si accomodi" lei fece finta di non conoscermi
"non pensavo ti avessero bocciato" cominciò
"Laila zitta ok? non pensavo avessi 18 anni"
"17 per esattezza, ho fatto la primina"
di male in peggio
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SPAZIO AUTRICE
ciao persone, come promesso avete anche il primo capitolo, domani non riuscirò a pubblicare nulla in quanto debba studiare (purtroppo), so che dovevo scriverla tutta al presente ma alcune parti non mi suonavano giuste quindi ho mischiato anche qui i verbi.
abbiamo un Alex estroverso, ma anche se sembra che abbia un rapporto "pacifico" con Laila, ha appena fatto scoppiare la guerra.
non ho nulla da dirvi, spero vi piaccia buona lettura🤍
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Tell Me About Tomorrow-Alex Wyse
Fanfiction"at night when you feel all alone, i'll tell you about tomorrow"