Laila pov
passarono dei giorni dall'ultima volta in cui io e Alessandro abbiamo avuto un discorso civile, ogni volta che avevamo un "contatto visivo" (lo guardavo solo io, non mi degnava nemmeno di uno sguardo) facevamo finta di nulla, letteralmente era strana la situazione perché gli appunti me li passava sempre e a scuola mi difendeva nel caso qualcuno osasse avvicinarsi, ma non mi rivolgeva nemmeno una parola e questa cosa mi feriva.
così decisi di muovermi, se aspettavo i suoi comodi non riuscivo a salutarlo per l'ultima volta, dato che tra due giorni mi trasferirò nella nuova casa poco distante da qui.feci tutti questi complessi davanti alla porta della sua camera..cioè, della nostra camera, presi coraggio ed entrai
"Alessandro possiamo parlare?" era alla scrivania a studiare, stranamente si voltò e dopo quasi un mese mi degnò di uno sguardo (attenzione il signor Rina che abbassa il suo orgoglio wooooooow)
"che vuoi sto studiando" lo guardai un attimo sorpresa dalla situazione, c'è stavamo veramente parlando?
"vorrei parlare del fatto che mi eviti" dissi torturandomi le dita
"prima cosa, non torturarti le dita, seconda cosa, non ti evito" e si voltò tornando a scrivere sul quaderno
"ok magari ci evitiamo a vicenda, però non parliamo da tanto" continuai
"io di sicuro non lo faccio" disse concentrato nello scrivere, mi avvicinai a lui per sedermi accanto
"beh a me davi questa impressione" mi guardò senza dire nulla
"tranquilla, non ti evito, scusa ma voglio stare un attimo sulle mie in questo periodo, anche perché se ti evitassi non mi prenderei cura di te" disse tornando con lo sguardo sul quaderno
"perché vuoi prenderti cura di me? so farlo benissimo da sola" dissi sempre di più scioccata dal suo comportamento
"non lo so, forse perché sei la figlia di David"
"e con ciò?" domandai non capendo il senso
"mi sento protettivo nei tuoi confronti tutto qui" si alzò portando la roba nella mensola vicino al letto
"comunque stasera viene Luigi"
"oh va bene" mi alzai dallo sgabello per andare a sistemare la mia parte della stanza
"cerca di vestirti in modo adeguato, non mi piace che ti guardi il culo" mi fermai un secondo abbozzando un sorriso imbarazzato
"come mai?" attizzai il fuoco, lui fece una risata amara e si avvicinò a me
"perché sei mia" sussurrò al mio orecchio provocandomi dei brividi in tutto il corpo, uscì dalla stanza soddisfatto.scesi le scale incontrando Alice
"esci con loro stasera?" chiese salutandomi, la guardai confusa
"pensavo venisse a casa nostra Luigi"
"si ma poi usciamo tutti, non ti ha detto nulla Alex? gli avevo chiesto di invitare anche te"
"no,non mi ha detto nulla..." dissi deluso "fa niente sto in casa tanto sono particolarmente stanca oggi"
"non se ne parla, tu esci con me, non voglio essere la terza incomoda tra loro due" mi si gelò un attimo il sangue
"terza in comoda?" domandai pregando che la risposta non sia quella che pensi
"si quando sono insieme parlano solo loro due, se Alex fosse bisessuale penserei che stanno assieme"
"Luigi è gay perché?"
"è bisessuale" si aggiunse Ale, sbucando dalla stanza della cucina, appoggiandosi allo stipite della porta
"comunque mi sono dimenticato di invitarti, sei ben accetta tra noi anche perché c'è Niccolò che ti vuole conoscere"
"chi è scusa?" la serata stava diventando sempre più confusionaria
"un mio amico del musicale" annuii felice di farmi nuovi amici
"alle 7 ci passa a prendere" guardai l'orario ed erano a malapena le 6 "fila su a cambiarti, io mi fiondo in doccia" disse passando tra me e sua sorella salendo le scale
"se vuoi un abito un pò sexy vieni pure da me, non farti problemi" disse Alice sorridendomi per poi salire anche lei le scale, io andai in cucina a bere, i nostri genitori erano tutti a lavorare, tornavano verso le 8 di sera.
salii e chiusi la stanza, nel bagno c'era ancora Alex sotto la doccia e stava cantando qualcosa, mi misi vicino alla porta per origliare"volano giorni qui davanti a me ma non sono stanco di urlare sogni al cielo..."
sorrisi nel sentire la sua voce, mi calmava sempre ed era veramente bravo nel cantare...
mentre cercai qualcosa nell'armadio squillò il telefono di Alex, era Luigi
"oi lu sono Laila, Alex è sotto la doccia hai bisogno?"
"volevo sapere se posso venire per le 6 e 30 perché sfrutto i miei come passaggio che escono"
"beh credo non ci siano problemi, a tra poco"
"perfetto a tra poco"
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Tell Me About Tomorrow-Alex Wyse
Fanfiction"at night when you feel all alone, i'll tell you about tomorrow"