IL BUNKER SEGRETO

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<<Ragazzi sono a casa!>> Urlò la mamma.

<<Baci baci al giretto nel giardino sul retro>> dissi ad Alexander.

<<Ne riparleremo al più presto>>.

<<Non avete ancora fatto colazione?>>

<<Non abbiamo fame>>.

<<Come volete. Allora da oggi in poi, ho bisogno del vostro aiuto>>.

<<Siamo tutt'orecchi>> disse Alexander.

<<Dobbiamo sistemare casa. Un passo alla volta dobbiamo rimettere questa catapecchia a nuovo>>.

<<Da dove iniziamo?>> Domandai.

<<Una stanza alla volta, scegliete voi>>.

<<Non è che possiamo iniziare dal fuori?>> Domandai.

<<No, l'esterno sarà l'ultima parte della casa che faremo>>.

<<Ma cosa dirà la gente che ci passa vicino?>> Chiese Alexander.

<<Non mi interessa cosa dicano gli altri. Prima di tutto dobbiamo viverci noi. Quindi inizieremo proprio dalla cucina, poi salotto, bagno, camere e tutto il resto>>.

<<Bene madre, come pensi di fare?>> Chiesi accennando un sorriso.

<<Facciamo il gioco dei piccoli interior designer. Progettiamo le stanze e vediamo di mettere assieme le nostre idee e tirar fuori la casa dei nostri sogni>>.

<<Va bene. Allora diamoci da fare>> dissi.

<<E in quanto alla nostra cosa?>> Mi domandò Alexander a bassa voce.

<<Troveremo il tempo>>.

<<Quale cosa?>> Domandò incuriosita la mamma.

<<Niente di che, avevamo intenzione di visitare il quartiere>> risposi <<ora però mettiamoci all'opera per tirare su questa baracca>>.

Iniziammo a disegnare ciò che ci veniva in mente e per fortuna avevamo le idee molto simili. Avevamo deciso di mettere una stufa a legna, un tavolo in centro e la cucina che contornava due lati; mentre la sala aveva due bei divani che facevano angolo, un bel tappeto rosso al centro, un tavolino di vetro che poteva solo accompagnare e un mobilio in arte povera.

<<Le idee le abbiamo, ora dobbiamo solo andare a comprare l'occorrente. Ho sentito di un negozio in centro che vende tutto quello che ci serve. Saliamo in macchina e andiamo a fare spese pazze>>.

<<Aspettate un attimo voi due>> disse Alexander <<di che colore facciamo le pareti?>>

<<Giusto figliolo non ci avevo pensato>>.

<<La cucina la terrei bianca, mentre la sala, non saprei. Tu che dici Alexander?>> Gli chiesi guardandolo.

<<Sinceramente io starei su dei colori tenui e chiari. Cosa ne dite di un giallo paglierino? Almeno aumenta la luce; dato che i mobili che compreremo saranno scuri>>.

<<Bell'idea, mi piace! Non ti facevo così bravo a scovare i dettagli>> disse la mamma.

<<Mi sembri contenta stamattina mamma>> dissi.

<<Quando tutto va per il verso giusto, non trovo altro modo per affrontare la vita>>.

<<Eh brava mamma!>> Esclamò Alexander salendo in macchina.

OHANADove le storie prendono vita. Scoprilo ora