8Parte.

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Nonostante ci misi una pietra sopra,pensa per parecchio tempo a quel giorno.

Non riuscivo a togliermelo dalla testa.Mi sentivo così terribilmente in colpa.

Mi sfogai,con Sara ovvio.

Lei mi capii,fin da subito.

Mi disse di non pensarci più,anche perchè era l'unica cosa che potessi fare.

E' così facile a dirlo però.

Io non riuscivo a fare altro che pensare a quel giorno,anche se la cosa successa fosse una banalità.

Io conto tutto,anche le piccole cose.

Andai avanti,ma il male dentro di me rimaneva.

Ed era brutto dal momento che non potevo nemmeno esprimerlo.

Tutti avrebbero pensato che io fossi pesante con questa storia.

Quindi rimasi zitto a soffrire internamente.

Arrivarono le vacanze di natale e iniziai già a farmi le paranoie in quanto io non riuscivo a stare senza di loro nemmeno un giorno,figuriamoci due settimane.

Non riuscivo a pensare a come sarebbero state le mie giornate senza loro.

Un incubo,un grande incubo.

Pensavo.

E se non mi scrivessero in questi giorni?

Come reagirei,o meglio,come dovrei reagire.

Loro erano due persone imprevedibili,per questo iniziai a farmi queste domande.

Un giorno ti amano,un giorno ti odiano.

Capisci il senso?

Dipendeva tutto da come si fossero svegliati.

Anche se speravo che,almeno,in queste due settimane si svegliassero sempre bene,insomma.

Non avevo voglia di soffrire per la loro mancanza,soprattutto a Natale e tutte queste festività.

Non potevo farmi vedere dalla mia famiglia male.

Quindi incrociai le dita e pensai al positivo.

Non seppi che pensare.

E più si avvicinava l'ultimo giorno di scuola e più la paura mi assaliva.

Sicuramente se non mi scrivessero,non sarei felice.

Anzi,conoscendo il mio carattere di merda,ci soffrirei almeno per un mese.

Gli chiesi di scrivermi,di farsi sentire.

Loro mi dissero che dovevo farlo anche io,ma io volevo che lo facessero prima di loro.

Perchè devo pensare sempre io gli altri e gli altri no?

Sono mica così facile da dimenticare?

Io accettai.

La scuola finì,stavo così male dentro.

Avevo bisogno di vedere i loro sorrisi ogni giorno.

Sapevo che questo non fosse possibile in quanto i miei genitori,come ai loro,non ci fanno uscire quando ci sono festività.

Ovviamente.

Volevano che stavamo con la famiglia.

Ma il fatto è che,per me,loro sono come una seconda famiglia.

Una seconda famiglia.

Sono così importanti per me,si.

Fino a questo punto.


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