Eravamo uno di quei gruppi diversi dagli altri,eravamo perfetti nella nostra maniera.
Perfetti al modo nostro.
Perfetti,almeno pensavo.
Ma si dice che le cose belle non durano un cazzo,ma in quei tempi pensavo che la nostra favola fosse una cosa duratura,per sempre.
Ecco.
Io,almeno,vorrei che questo accadesse per davvero.
Ci credevo,eccome se ci credevo.
Credevo in noi.
Ho sempre creduto in noi,anche se ci sono state molte occasioni di difficoltà.
Una volta litigammo per una cazzata enorme.
Luca ed io.
Litigammo del fatto che un giorno Luca non mi calcolò per niente,non mi rivolse nemmeno la parola.
Non mi salutò neanche, e questo mi fece star male perchè non sapevo su cosa avessi sbagliato.
Non avevo fatto niente,anzi.
Il pomeriggio mi lamentai di questo fatto con lui,ed ovviamente lui mi diede ragione e si scusò.
In quel giorno sono stato davvero male perchè è stato brutto il fatto che mio fratello si abbracciava con altre persone mentre vorrei che lo facesse con me.
E' come se un pezzo dI cuore se ne fosse andato.
Io ho costantemente bisogno di un abbraccio,sopratutto del suo.
Quando sono tra le sue braccia,è come se rinascessi.
Quando sono tra le sue braccia,mi sento una persona migliore.
Non so ma lui è davvero una persona essenziale per la mia vita.
Ho bisogno della sua presenza,del suo esserci.
Gli dissi tutte queste cose,quel giorno.
Ho preferito essere sincero dicendogli che quel giorno mi ha fatto star male.
Si scusò,tutta la sera si scusò con me.
Non fece altro che farmi capire che aveva sbagliato e che si fosse preso le proprie responsabilità.
Mi fece anche capire che comunque non l'ha fatto di sua spontanea volontà.
Non voleva farmi stare del male,e questo è quello che contava.
Ci misi una pietra sopra,era l'unica cosa che potessi fare.
Era una cazzata,in fondo.
E non ne valeva la pena continuare a fare l'offeso o a fare il muso.
Poi farlo con lui,proprio non ne avevo voglia.
Ho sempre cercato di godermi ogni secondo quando stavo con lui,quasi come se fosse l'ultimo.
E pensavo che ogni secondo fosse prezioso,quindi perchè dovevo sprecarlo.
Valutando questa cosa,continuai per la mia strada,continuai per la nostra strada.
Sempre insieme.
Nonostante tutto.
Sinceramente pensandoci su,ripensando a quella giornata capii che la colpa non fosse solamente sua.
Ma anche di Abderazack e Vittorio,due miei compagni di classe.
L'ultimo è arrivato quest'anno,in terza media.
Non mi sta simpatico a pelle.
Anche per questo fatto,ovvero che cerca di portare via Luca da me.Fa di tutto per tenersi Luca tutto per sè.
Anche quando lui ed io siamo insieme,inventa anche la scusa più banale per allontanarmelo.
Almeno,questo è quello che mi fa capire.
E' l'unica cosa che mi veniva da pensare,non c'erano altre opzioni.
I suoi comportamenti mi portavano solo a questa soluzione.
Quindi,come già detto,ripensando bene a quel giorno, mi venne in mente che tutte le volte era Vittorio a chiamare Luca e non viceversa.
Conoscendo poi Luca,che è un ragazzo che,la maggior parte delle volte,non riesce a dire di no,è normale che lui lo ascoltava e andava sempre da lui.
Nel senso,se io chiamo Luca, lui viene e basta.
Anche se dovessi chiamarlo 100 volte in un ora.
Lui viene sempre.
In quel giorno,per questo,capii che la colpa era,in parte,anche mia.
Potevo chiamarlo anche io, o almeno,far vedere che esistevo.
E non aspettare che lui venisse da me.
Anche io dovevo andare da lui, e ora me ne pento di non essere andato.
Ho sprecato un giorno con lui.
E anche se solo un giorno, mi sono sentito vuoto per almeno una settimana.
Potevo sprecare quel tempo a fare qualcos'altro con lui,ovviamente.
Invece no, ho sprecato quel tempo a fissarlo con gli altri.
A morire dentro.
STAI LEGGENDO
Dependence.
Novela JuvenilDue persone così diverse ma allo stesso tempo così uguali. Due persone così lontane ma allo stesso tempo così vicine. Due persone dove uno si fa una vita,l'altro una dipendenza. Due migliori amici,forse fratelli,dai caratteri diversi. Giulio non riu...