Capitolo 2.

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La verità prima o poi verrà a galla,
ma prima o poi?

Metto piede nella bellissima casa di mio padre e lui porta le mie valigie con sé.
C: la tua camera è di sopra infondo a sinistra, fammi sapere se va bene Esme
E: grazie mille pà
Lo abbracciai e poi presi le valigie sgambettando di sopra in silenzio facendolo ridacchiare. Il soggiorno è molto ampio con tre divani posizionati di fronte e ai lati di una grande televisione. Il parquet caldo è coperto in alcuni punti da un tappeto morbido bianco che illumina le pareti beige.
La cucina è aperta con un isola al centro e degli sgabelli attorno mentre la tavola è molto lunga e separata. Papà mi ha detto che spesso vengono i ragazzi a cenare oppure dei componenti della squadra per parlare di una partita o in generale.
Appena salgo le scale mi trovo in un corridoio ampio e di fronte la stanza di mio babbo mentre altre due stanze da letto, tra cui la mia, e il bagno.
Entro nella mia stanza molto ampia e con un letto da una piazza e mezza ricoperto da coperte celesti. Le pareti bianche illuminano la stanza e una scrivania con al lato uno specchio per truccarmi, occupa un altro angolo della stanza. Ho un bagno tutto mio e una grande finestra affacciata su Madrid, sono completamente innamorata di questa casa come delle città.
Oggi andrò a fare un giro in centro, voglio fare un po' di shopping e tra qualche settimana inizierò già qualche sfilata probabilmente.
Sistemo i miei vestiti e i miei trucchi in poco tempo, devo riposarmi sennò non farò in tempo a uscire per guardare la città.

16:30
Guardo l'ora sul telefono e sospiro, è ora di alzarsi e devo iniziare a prepararmi per farmi una bella camminata per le vie spagnole.
Mi infilo dei jeans a vita bassa e una maglia a maniche lunghe che mi lascia parte della pancia scoperta. Tiro i capelli in uno chignon e metto il gel per fissarli.
E: papi esco a fare un giroo
Dico scendendo le scale mentre mio padre era al tavolo che sfogliava dei fogli, tra poco sarebbero venuti alcuni ragazzi per parlare degli amichevoli e delle partite che ci sarebbero state dopo.
C: va bene Esme, sta attenta
E: si, a dopo
Presi una borsetta bianca abbinata alla maglia e uscii dal portone chiudendolo alle mie spalle. Inspirai e poi iniziai la mia camminata passando per molti negozi e facendo foto a qualsiasi cosa attirasse la mia attenzione.
Mentre guardavo il telefono per mettere una storia Instagram andai a sbattere contro qualcuno accidentalmente facendo cadere dei sacchetti che aveva in mano.
E: oddio, scusami
Dissi alzando lo sguardo e trovando una ragazza mora e con gli occhi azzurri come il cielo.
Mi abbassai per tirare su i suoi sacchetti, Balenciaga devo dire che ha buoni gusti la ragazza..
?: ciao! Te sei Esmeralda!
Aggrottai la fronte e annuii restituendole i suoi sacchetti delicatamente mentre le sorrisi dolcemente. Qualcuno mi conosce davvero? Mi fa strano anche sentire fan che mi salutano..
E: si.. piacere..
M: io sono Matilde, dovremo fare delle sfilate insieme
E: quindi.. sei una modella anche te??
Annuì sorridente e strinse la mia mano molto euforica, okey è quel tipo di ragazze un po' agitate che mi piacciono molto in realtà. Mi tirai un po' indietro e lei mi guardò senza togliere il suo bel sorriso dal volto.
M: che ne dici se.. ci scambiamo il numero?? Sai.. così magari sei anche a tuo agio quando dovrai venire a fare shooting o altro
Gli diedi una risposta affermativa e lei battè le mani felici tirando fuori il suo iPhone.
Dopo esserci scambiate i numeri venne con me per parte della mia strada, che coincidenza esserle andata addosso per sbaglio..

pov's Jude
Entro nella bellissima casa del mister e mi guardo attorno spaesato anche se è già la seconda volta che vengo.
Ancora mi sto abituando a Madrid, la squadra in cui gioco e anche i miei compagni che per fortuna sono molto aperti con me e i nuovi arrivati.
Sono con Vini e Eduardo, anche loro dovevano venire con me per parlare degli amichevoli e il mister ci aveva invitato a bere qualcosa da lui.
Suoniamo al campanello e ci apre la signora delle pulizie, che sorridente, ci fa passare.
C: ragazzi venite venite
Disse Carlo venendo ad abbracciarci singolarmente come se fossimo i suoi figli. La mia testa scattò subito il allerta, dov'è Emerald? È in camera sua?
Ma vive qui? O ha una casa tutta sua?
Vidi una giacca più piccola all'ingresso, quella che aveva Esmeralda stamattina quindi deve essere qua.
Ci andammo a sedere al lungo tavolo e poco dopo ci portarono qualcosa da stuzzicare e un thè alle erbe, l'unico che noi giocatori possiamo berci per le calorie e grassi.
Il mister ci parlò degli amichevoli, il Milan sarebbe venuto qui e avremmo condiviso l'hotel per una notte.
Ci parlò anche di come avrebbe voluto cambiarci in formazione e per eventuali problemi cosa avrebbe voluto fare.
Ovviamente doveva avere una nostra conferma se voleva metterci in un altro ruolo e per me non ci sono problemi pur di giocare in una squadra come il Real Madrid..
Mentre stavamo uscendo sentii la mano di Carlo sulla mia spalla e sussultai girandomi.
C: ragazzi mi lasciate giusto due minuti Jude?
Ed: certo mister lo aspettiamo fuori
Uscirono e rimasi la con Carlo che mi guardò sospirando.
C: lo sta venendo a sapere?
J: secondo me si..
Sospirò di nuovo e si grattò la nuca pensieroso come non mai. Abbassai un po' lo sguardo per guardarlo meglio, sono decisamente troppo alto.
J: ma Carlo perché non posso dirglielo?
C: ho paura per la sua reazione Jude..Tu sei l'unico che sa tutto della sua storia, gli altri sanno solo che non c'è più sua madre e.. e basta..
Annuii in silenzio, da bambino ho sentito tutto e lei mi diceva parte delle cose nonostante il poco tempo che abbiamo passato insieme.
J: più avanti..?
C: prima o poi dobbiamo dirglielo, non possiamo nasconderle la verità..
Ha ragione, io sono il ragazzo con cui lei è risorta da bambina e ora sono di nuovo qui ma con 7 anni in più. Dovrò dirglielo ma so quanto lei odi parlare del suo passato e anche quanto odi che una persona lo conosca alla perfezione, da cima a fondo.

pov's Esmeralda
Io e Matilde abbiamo continuato gran parte della nostra camminata, scoprii anche che avevamo un sacco di passioni in comune e che abitavamo nella stessa via.
M: beh magari una volta mi porti con te agli allenamenti di questi bei ragazzi come hai detto tu no??
Risi e alzai gli occhi al cielo.
E: però se vuoi ti invito, domani vado a ballare con loro, che ne dici??
M: ohh siii assolutamente sì, vengo da te a prepararmi va bene?!
Disse saltellando di gioia mentre ero arrivata al grande portone di casa mia e dentro intravidi due ragazzi dal vetro trasparente.
E: va bene, ti faccio sapere l'ora, ciao mati
Mi abbracciò e poi sgattaiolò per la via facendomi ridacchiare.
Presi le chiavi ed entrai facendo girare i ragazzi che mi guardarono sorridenti.
Ed: eccola! Dove sei andata così bella??
Ridacchiai e aprii anche la porta di casa trovandomi subito nel grande salotto.
M: mahh a fare un giro per il centro.. dovete entrare?
Vini: aspettiamo Jude, grazie Esm
Sorrisi e lasciai la porta semi aperta entrando in casa e stiracchiandomi.
Appoggiai la felpa e andai verso il salotto dove intravidi anche mio padre e Jude in piedi a parlare.
Si voltarono verso di me e io feci un cenno con la mano salutando anche Jude che mi guardò da cima a fondo.
I miei occhi per un attimo si incastrarono con i suoi e la mia mente tornò al passato in un millesimo di secondo.
Mossi la testa e mi slegai lo chignon andando in cucina per bere un bicchiere d'acqua e poi scappai in camera mia salendo velocemente le scale.
Mi misi il pigiama e mi lavai i capelli lasciando che si asciugassero all'aria fresca e soleggiata di Madrid.

Guardai l'ora, le 19 è ora che io scenda e mangiare con mio padre che starà già preparando qualcosa.
E: papii
Era in cucina e io mi sedetti sugli sgabelli mentre lo guardavo che maneggiava ai fornelli come un cuoco esperto.
E: domani vado a ballare con i ragazzi..
C: ah i ragazzi vanno a ballare?
Sussultai mettendomi una mano sulla bocca.
C: tranquilla, mi hanno chiesto se potevano portarti e tu starai con Vinicius o Jude, gli unici che non bevono.
E: va bene, ho fatto anche amicizia con una ragazza che abita qua vicino
C: brava
Alzai gli occhi al cielo e poi scrissi sul gruppo "domani porto un amica" per fare sapere ai ragazzi che non sarei stata la sola.

Avevo ancora qualcosa di strano, non me la raccontavano giusta, nessuno mi stava dicendo qualcosa che fosse vero lo sentivo.
Jude mi ricorda troppo quel bambino ma è impossibile che sia lui, impossibile..

M: oh sì, Jude gioca a calcio, mi hanno fatto sapere di tuo padre magari sa se Jude può avere potenziale
Mi disse la mamma di Jude mentre il padre annuiva alle sue parole. È un ragazzo così carino e simpatico anche nei miei confronti nonostante io sia testarda con lui e non voglio neanche che mi guardi troppo..
Spero che mio padre lo possa aiutare e magari crescere per farlo arrivare ad un futuro migliore..

Finalmenteee sono tornata dopo poco, come già sapete i primi 5 capitoli li faccio uscire a distanza di massimo 3/4 giorni e poi rallento un po' nel pubblicare..
Vi dico già che le altre storie spero di aggiornarle oggi ma non ne sono così convinta..
Per quella di Okafor mi stanno scarseggiando idee mentre per quella di Rafa ho già tutto pronto e spero di riuscire a correggere presto.

Fatemi sapere se vi è piaciuto il capitolo con un voto e un commento! Aspetto anche idee e consigli ❤️

Mi scuso in caso di errori grammaticali, verranno corretti il prima possibile.

Gli occhi della salvezza|| Jude BellinghamDove le storie prendono vita. Scoprilo ora