9. Emozioni e ricordi...

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D A M O N

La sveglia suona e già alle sette di mattina mi trovo ad imprecare e a maledire ogni oggetto che vedo e su cui sto sbattendo, come questo fottuto comodino di merda. Scendo le scale, con solo un pantalone addosso, abituato a stare a casa mia, comunque non penso che se ci sia il compagno di mia madre gli possa dare fastidio.

<<Damon, sono le sette che ci fai sveglio?>> Mi chiede mia madre mentre sorseggia una tazza di caffè.
<<Ho impegni.>> Prendo una sigaretta e l'accendo. Cazzo è così strano, nessun lamento, tutto molto più tranquillo. Apro il frigo e vedo dello yogurt greco, rido e penso a Lilith e i suoi fottuti yogurt. Prendo un bicchiere d'acqua fredda e lo bevo ricevendo un brivido lungo la schiena, stare senza maglietta non aiuta di certo.
<<Damon, non mi piace che tu stia cominciando a fumare, poi devi mangiare, la colazione è il pasto più importante della giornata.>> Mi ammonisce, ripetendo sempre la solita frase.
<<Mangerò nel bar in cui devo andare, Okay?>> Non lo farò è ovvio, chi cazzo mangia di mattina? La gente a cui non viene da vomitare per i propri incubi.
<<Va bene, ti accompagno io?>> Mi chiede posando la tazza nel lavandino.
<<No, mi passa a prendere un mio amico.>> La tranquillizzo. Annuisce. Mi finisco la sigaretta e vado in camera a vestirmi.

S.W

Steve, mi passi a prendere a casa di mia madre?

Certo, alle 7:45 ti vengo a prendere.

Scendo le scale con lo zaino in spalla.
<<Fra dieci minuti passa il mio amico. Sto uscendo così non faccio tardi, ciao mamma.>> Le do un bacio sulla guancia.
<<Ciao Damon!>> Mi saluta. Esco, prendo un' altra sigaretta nell'attesa e fumo sentendo la nicotina nei polmoni e il sapore che mi tranquillizzano e che mi tolgono un po' di peso, troppi pesi, troppi pensieri.

<<Ciao Steve.>> Gli do il cinque entrando in macchina.
<<Ciao fratello.>>

👽

<<Ciao.>>Saluto il mio gruppo con cenno del mento.
<<Ciao, Dam.>> Mi salutano tutti.
<<Vaffanculo.>> E poi Lilith. Mentre James mi ignora mentre flirta con Emily, lo guardo torvo.
<<Williams.>> Indico con il mento James. <<Allontanati da Emily. Ora.>>
<<Ti da fastidio?>> Mi istiga, stringendosi a Emily che ci guarda in imbarazzo.
<<Molto.>>
<<Bene, perché io e Lilith non stiamo con le persone a cui diamo fastidio.>> Sua sorella gli lancia un occhiataccia di rimprovero, poi si alzano entrambi.
<<Io non ho nominato tua sorella, anzi, con lei devo parlarci.>> James ringhia e se ne va poco più lontano, Lilith mi supera e mi fa cenno del mento.
<<Lilith, finiscila di entrare in casa mia.>>
<<Come mai oggi non c'eri?>> Mi chiede ignorandomi.
<<Cazzi miei e rispondimi.>>
<<Mi piace stare con te, magari immaginare di farmi fottere da te, accanto a te è più... bello.>> Mi fa l'occhiolino avvicinandosi a me, fino a sentire il suo respiro su di me.
<<Se continui a chiedermelo ti accontenterò, e lo farò così forte da farti scordare il tuo nome, avrai in testa solo il mio, regina dell'inferno.>> Le afferro i fianchi, mi chino sul suo collo, lasciandoci un bacio.
Si gira e mi lascia nel giardino, con il cazzo duro, eccitato, con la voglia di scoparla fino a sfinirla e farle chiudere quella maledetta boccaccia, desidero farla tremare e supplicare di avermi dentro di lei, ma penso che dovrei trattenere le mie voglie, ma prima o poi succederà.

L I L I T H

<<Ti ha baciato il collo, Lilith, hai una relazione con... quello...?>> Mi chiede disgustato, mio fratello.
<<No! Che schifo. Sto cercando di farlo entrare nelle mie grazie, così, poi scopro qualcosa e Boom!>> Vedo il petto di mio fratello alleggerissi.

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