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Capitolo 1

-Adriana-

«Adri svegliati o ci perderemo tutto» aprii gli
occhi e mi spaventai alla vista del faccione di Luna la mia migliore amica «c'era bisogno di urlare?!» lei sbuffò «E poi che ore sono?!» lei prese il telefono e me lo mostrò,mormorai insulti vari tra me e il cuscino dopo aver visto che erano le 5:30 di mattina,mi ci vollero 10 minuti per mettere i piedi per terra e dopo essermi preparata raggiungemmo il bus che ci avrebbe portate allo stadio dove si sarebbe tenuto il concerto che io e la mia amica stavamo aspettando di vedere da 3 mesi,abbiamo atteso così tanto per ascoltare una delle nostre band preferite,i Tokio Hotel,li amavo più di qualsiasi altra band o cantante,per me erano l'essenziale,quando avevo 13 anni e si iniziò a parlare di loro io mi misi ad ascoltare una delle loro prime canzoni da Devilish ma adesso che penso di andare ad un loro concerto esplodo.
Finalmente il bus era arrivato e noi prendemmo gli ultimi posti in fondo,mi misi vicino alla finestra e mentre Luna scriveva sotto i post delle amiche con il culo da fuori io mi misi ad ascoltare le loro canzoni canticchiandole.
«The Pain of Love will last forever,the pain of love,love,LOVE!» venne la mia parte preferita l'assolo di Tom,quel ragazzo era pieno di talento e sicuramente era pieno di cuore e sicurezza in sè ma soprattutto pieno di fascino tanto da far sbavare tutte le sue fan compresa Luna ma tranne me io amavo il loro talento ma non trovavo nessun tipo di attrazione.
Cambiai playlist e misi le canzoni del mio rapper preferito Eminem "My name is" «Hi, kids, do you like violence? Wanna see me stick nine-inch nails, through each one of my eyelids?» mentre reppavo a squarciagola Luna mi tolse le cuffie dalle orecchie facendomi notare quanto tutti mi stessero guardando male,compreso lui,un ragazzo dal volto sconosciuto con un cappellino blu ed una scritta ricamata di bianco sopra con scritto "sex",riuscii ad intravedere solo due occhi marroni quasi sul nocciola o mandorla direi,non ci feci molto caso e ritornai a sentire la musica.
«Eminem siamo arrivate!» sentii Luna che mi prendeva in giro e mi alzai frettolosa dal mio posto,lei scese per prima e cominciò a prendere i biglietti,io presi la mia macchina fotografica e cominciai a fare foto a tutto e a tutti anche a quel ragazzo strano che appena sceso dal bus quasi non inciampava nella sua taglia over size di jeans,mi avvicinai a lui e notai che portava degli occhiali neri da sole,era sul serio un tipo misterioso,vidi che si avvicinava sempre di più alla seconda entrata dello stadio e poi feci due più due rendendomi conto di essere appena stata a 3 centimetri di distanza dal mio chitarrista preferito Tom Kaulitz in persona,decisi di seguirlo,magari mi sarei ritrovata tra la band?
A passo felpato gli andai dietro,con il suo metro e ottanta di altezza a soli 17 anni non mi facilitava la cosa ma finalmente riuscii ad avvicinarmi tanto da passare inosservata alle guardie e raggiungere l'entrata,prendetemi per pazza ma almeno ero lì e nella vita le cose si fanno una sola volta.
Mi nascosi dietro l'angolo notando di essermi fiondata dritta nel bagno dei maschi,sentii la porta sbattere ed il rumore di una zip di jeans aprirsi,poco dopo una voce femminile parlò «non ci speravo più» rimasi in silenzio e presi la mia macchina fotografica pronta a scattare qualche foto ma mi paralizzai quando sentii la voce di Tom pronunciare una frase al quanto strana «Facciamo presto» e subito gemiti di piacere si sentivano da dietro a quella porta,non sapevo che fare e scappai,finendo dritta nei camerini dove intravidi il fisico di Bill,George che beveva dell'acqua e Gustav che prendeva le sue bacchette,il mio cuore era a mille ma la mia mente ferma su quei gemiti.
Feci per andarmene ma come al solito rovinai tutto facendo cadere la mia macchina fotografica a terra,mi fermai congelandomi sul colpo,mi avevano vista «chi sei?!» urlò Bill,diventai rossa,mi girai e li guardai dritti negli occhi ad uno a uno «Scusatemi davvero,sono entrata perché cercavo il bagno e la mia amica,sul serio scusate-» cercai mille scuse ma venni fermata da Bill «Tranquilla,respira» rise avvicinandosi a me «Non devi giustificarti,credo che tu abbia seguito quello stronzo di mio fratello per arrivare qui no?» accennai un si nascosto con la testa,tremavo dall'emozione o forse dall'imbarazzo «Guarda spero solo che tu non abbia visto o sentito niente di quello che sta facendo,cavolo è davvero imbarazzante» Gustav e Georg risero mentre io abbracciai Bill «Io vado,vi guarderò da sotto,grazie Bill,a dopo ragazzi» balbettai e mi sorrisero salutandomi,ripresi la mia fotocamera e raggiunsi la mia amica trascinandola nei posti in prima fila e raccontandole tutto nei minimi dettagli,«ODDIO!» risi alla sua reazione,le luci si spensero e poi apparirono loro,prima Tom con la sua chitarra,Gustav con la batteria,Georg al basso e poi Bill al centro.
Cominciarono a cantare e suonare finchè non arrivammo a Schrei,all'improvviso Bill ordinò alle guardie di farmi salire sul palco ed io cominciai a piangere mentre Luna mi incoraggiava,il signore mi alzò trascinandomi sul palco sotto le urla e la gelosia di tante ragazze,Bill mi porse il microfono ed io cantai insieme a lui,mandai un occhiata a Tom che mentre suonava mi osservava giocherellando il suo piercing con la lingua,mi sentii bene e protetta tra quei ragazzi,finita la canzone scesi da palco piangendo e poi a fine concerto mi diressi fuori dove i ragazzi avrebbero firmato tutto ciò che la gente portava.
Ovviamente visto che io e Luna ci eravamo allenate per riuscire a prendere il primo posto arrivammo prime ed i ragazzi subito si avvicinarono a noi, «Piaciuta la sorpresa?»disse Bill sorridendomi mentre firmava la mia cover «GRAZIE BILL TI AMO» risi e guardai Luna che stava impazzendo mentre cercava di stritolare Bill il più possibile.
«Sei simpatica questo è il nostro biglietto da visita chiama quando vuoi» fù così diretto che non mi sembrò vero,spostai lo sguardo su Tom che firmava sul pettorale di una ragazza attento solo alle sue due pere,mi sorpresi ma alla fine cosa potevo aspettarmi dopo quello che avevo sentito in quel bagno?
Quella sera io e Luna tornammo a casa esauste ma allo stesso tempo contentissime.
«DOMANI TU CHIAMI QUEL NUMERO INTESI?!» esitai...e se fosse tutta una presa in giro per farmela pagare,era impossibile che una star famosissima mi desse il "suo numero" alla prima volata «E se fosse per vendetta?» lei pianse per finta «NO DAI TI PREGO!» mi convinsi «Okok,ti prometto che domani li chiameremo ora vai che se no il 4 lo becchiamo sicuro in storia domani» Luna mi sorrise,prese la sua borse e corse zompettante verso l'uscita.
Quando sentii la porta chiudersi sospirai mandando giù tutte le emozioni,chi lo avrebbe mai detto?A volte la vita è imprevedibile!

before me-Tom KaulitzDove le storie prendono vita. Scoprilo ora