Un mese dopo - Oceano Atlantico, a bordo della Jolly Roger
-Il capitano si è ormai rammollito...Per quanto tu voglia difenderlo, Spugna, questa è la realtà.- a parlare fu il vice, che da tempo aspirava al posto di comandante. Ma non era solo lui a ciarlare quella mattina.
-È vero - continuò il quartiermastro - Da quando quella bambina è salita a bordo non facciamo altro che stare buoni e tranquilli, andiamo, questa non è vita da pirati! -
-Signori, -li interruppe questa volta Spugna, l'unico che continuava ad appoggiare il capitano nonostante tutto, probabilmente perché conosceva quel ragazzo dall'inizio della loro avventura e gli aveva fatto da padre. - abbassate la voce, moderate i termini, è il nostro capitano. E non potete certo dire che so è rammollito. Solo non...- non riuscì a terminare la frase: all'interno degli alloggi della ciurma era ormai entrato Hook che li fissava tra il disgustato e l'adirato. La mascella tesa per la rabbia.
-Avete qualcosa da dirmi?- pronunciò scandendo ogni parola lentamente.
Il silenzio dovuto allo stupore di quell'entrata in scena del capitano in un momento probabilmente poco opportuno si trasformò in un leggero mormorio. Ma nessuno si fece avanti.
- Se avete qualcosa da dire riguardo me o mia sorella siete pregati di parlare davanti alla persona che insultate. Anche perché se come dite voi, vicecomandante, io sono un rammollito, voi non siete tanto più uomo di me a sparlare un vostro superiore così - concluse il capitano un sorriso piuttosto eloquente sul viso. Fece per andarsene.
-Cosa state insinuando?!- lo blocco per il braccio il vice, Calel.
Con una mossa veloce ed esperta sbloccò il braccio dalla morsa dell'altro e gli puntò l'uncino dritto alla gola.
- Tu cosa stai insinuando, Calel?! - fece un momento di pausa che dedicò ad osservare il volto di ogni componente della ciurma. - QUESTA È LA MIA NAVE, adeguatevi ai miei modi di fare o cercatevi un'altra nave e un altro capitano, non voglio femminucce che parlano alle spalle sulla mia nave.-
Detto questo uscì definitivamente dagli alloggi.
Sbattè forte la porta dei suoi alloggi, con la rabbia che faceva pulsare la vena del collo.
Al chiasso, la piccola Crysthal sussultò, mentre giocava con le bambole che Aria le aveva regalato durante la sua permanenza al castello.FLASHBACK
-Aria cosa sono quelle? Sembrano delle piccole te- le aveva detto la piccola, facendo ridere Aria.
-Delle "piccole me"? Sono bambole, puoi giocarci se vuoi. Anzi te le regalo, ma prometti di averne cura. Sono preziose per me - le disse dopo essersi messa al suo livello.
FINE FLASHBACK-Fratello, che fai?-
-Crys, volevo passare del tempo con te, cosa ti va di fare?-
-Giochiamo con le bambole?-
-Le bambole? Come si fa?-
La bambina scoppiò a ridere, poi anche le lacrime le solcarono il delicato viso di bambina.
-Mi mancano Aria, Arisa e Annabeth, loro sapevano giocare con le bambole-
-Forse è meglio se dormi un po' Crysthal, vieni qui- la strinse fra le braccia e lei si addormentò quasi subito. Poi cercando di non svegliarla si mise alla scrivania.Cara mamma,
È passato molto tempo dall'ultima volta che ti ho scritto. Sono successe tante cose. In realtà una. Crys è con me. La famiglia è di nuovo riunita.
Non so è felice con me, non lo capisco, mamma. Forse sarebbe stato meglio lasciarla insieme a quelle bambine, gli era così affezionata. Mi ha chiesto di giocare con le bambole. L'ho sempre ritenuto inutile, eppure per lei è importante. Forse dovrei imparare. Ma come si fa? Voi donne avete delle predisposizioni così materne. Siete come degli eroi. Crescendo, ogni ragazzo ha il suo eroe preferito.
Quando ero piccolo, ero pazzo per Robin Hood. . Avrei voluto essere come lui, rubare ai ricchi per dare ai poveri.Mi ci sono voluti tanti anni per rendermi conto che, anche se Robin Hood è senza dubbio il più forte, ho avuto l'eroe più forte davanti ai miei occhi per tutta la mia adolescenza : mia madre. Quando riesci a fare un passo indietro ed inizi ad analizzare la tua vita nella sua interezza ti rendi conto di quanto le difficoltà, gli alti e bassi, e tutti i problemi hanno contribuito a farti diventare la persona che sei oggi. Sto maturando non è vero mamma?
Molte persone della mia età hanno paura di mostrare i loro veri sentimenti. E io sono uno di questi mamma, ma te ne parlerò un'altra volta mamma. Abbiamo paura di essere ridicolizzati o essere visti come "troppo dolci" da coloro che ci circondano.Vorrei poter avere mia madre al fianco per sempre, per imparare da lei ad essere un bravo fratello, ma purtroppo so che questo non è possibile.
Molti bambini crescono senza l'amore e la cura che tu hai dato a me. Io ti ho perso durante la mia adolescenza e solo ora mi rendo conto di ciò che mi sono perso. Ma mamma continuerò sempre a dire che non ho ucciso nessuno.
Avere qualcuno che ogni giorno possa sostenerti ed ascoltarti è uno dei doni più incredibili della vita. Quella ragazza mi aveva ascoltato una volta. In silenzio. Senza parlare. Sai, non esra spocchiosa come me la sarei immaginata. La penso spesso ultimamente. Probabilmente perché sarebbe la donna ideale. Anche Crys ne è affascinata. Le vuole bene e le manca.
Voglio una donna che sia amica, amante, custode, compagna, insegnante, la lista può andare avanti e avanti.
Che mi tratti gli con gentilezza, compassione e amore.
So che non sono stato il miglior figlio del mondo. Ti ho fatto arrabbiare, ti ho fatto venire mal di testa e ti ho detto frasi che non avrei voluto dirti, ti abbandonata, anche non volendolo.
Vorrei che tu potessi guardare l'uomo che sono diventato ed essere orgogliosa, ma sono così imperfetto e solo, mamma.-------------------------------------------------------------
Il giorno dopo, Spugna bussò insistentenente alla porta.
-Capitano aprite, hanno preso le scialuppe! Capitano, sono andati via.
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Il pirata e La principessa:una storia possibile-Hook/Killian Jones #Wattys2015
FanfictionIrlanda-Etá elizabettiana. Aria si ritrova sulle spalle la responsabilità di crescere le sue due sorelline e quella di governare il regno irlandese in seguito alla morte dei suoi genitori. La situazione è in crisi, il regno è assediato dalle potent...