XXI CAPITOLO

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-Killian lasciami!- gli urlò contro la regina.
Come siamo arrivati a questo punto!? Si chiese Aria, tornando indietro con la mente. 

FLASHBACK
Uncino e Spugna avevano concluso - si fa per dire - la loro discussione. Più che altro Spugna si era arreso davanti all'innegabile testardaggine del proprio capitano, perché nonostante tutto, nonostante l'intrattabilitá, la testardaggine di quell'uomo , la fuga del resto della ciurma, Hook sarebbe stato sempre e comunque il suo capitano.
Ma mentre Aria continuava a pensare all'affetto che li legava, qualcuno si avvicinava, e quel qualcuno indossava un ormai famigliare giaccone completamente nero, Killian.
Quando se accorse era ormai troppo tardi. L'espressione furente di Hook bastò a farla tremare. Non riuscì neanche ad opporre resistenza mentre la trascinava via.

Così Aria si ritrovò al lago, di nuovo. Era assurdo, ogni volta che succedeva qualcosa i suoi piedi la portavano automaticamente lì. Anche se questa volta era diverso. Non era lì di sua volontá, anche se doveva ammettere se l'era cercata.
Black Irish continuava a fare avanti e indietro, dal bordo del lago fino al tronco di un grande albero di mele. Avanti e ancora indietro, Ogni tanto passandosi da mani fra i capelli e mordendosi le labbra. Sembrava stressato.

-Ci incontriamo di nuovo qui- disse Aria interrompendo il silenzio che si era creato, forse perché in quel momento provava compassione del giovane davanti a lei. Alla fine questo era, un giovane. Non esattamente un giovane come gli altri, ma pur sempre un ragazzo. Che lo incuriosiva molto anche.  Ora Sapeva molte più cose di lui rispetto alla prima volta.

Lui fece per avvicinarsi, proprio come la prima volta, e di nuovo appoggiò la testa sulla sua spalla, questa volta rimandendo in piedi. 

Questa volta lei non lo scansò. Lui allora le cinse le spalle con le sue forti braccia. Si sentiva a casa. No, si sentivano a casa.

-Non pensavo foste qui di vostra volontà...- le sussurrò all'orecchio.
-Non lo sono, ma mi hanno insegnato che tutte le situazioni vanno sfruttate, anche quelle spiacevoli- lo sfidò.
-Non vi siete scansata. Non avete paura di me?-
-Dovrei averne?-
-Raccontano cose temibili su di me, e voi mi chiedete se dovete temermi? -
-E sono vere quelle storie?-
-Avete finito di rispondere alle mie domande con altre domande?- chiese alterato allontandosi e sedendosi su un tronco.
-No, volete che la smetta? -rispose con un sorriso beffardo.
-Si
-Facciamo così, voi mi raccontate la vostra storia e io la smetto
-Io vi ho quasi rapita e voi cercate di dettare legge!? Siete una donna incredibile.
-Incredibile è un complimento o sbaglio?
-Non vi sbagliate. - silenzio - perché volete che vi racconti la mia storia? La conoscete già.
-Voglio sentire la vostra storia raccontata d voi. Allora come siete diventato pirata?
-Questa si che è una bella domanda,soprattutto ora che sapete gia la risposta- disse scoppiando a ridere il pirata.

Hook inizio a raccontare la sua storia e Aria lo ascoltava come rapita.

-Incontrai per la prima volta Milah in una taverna, dove stava intrattenendo una donna con dei racconti sui pirati. Lei era splendida. Con quegli occhioni che erano in grado persiono di acquetare il mio temperamento che e' tutt'altro che calmo. Ero così innamorato di lei che sarei stato pronto persino a lasciare la Jolly Roger. Ma la mia felicità era stata breve.
"Preferisco vederti morta che al fianco di un pirata!"
Accorro dopo aver sentito delle urla, le urla di Mila, la mia Milah. Quando arrivo lei giace a terra. Vedo suo padre gettare a terra il pugnale con cui l'ha trafitta e si dirige verso di me, pronto a "punirmi". Ma e' così malandato in quel momento da non reggersi neppure in piedi. Riesco a uscire indenne da quella casa con un gran buco nel cuore e una gran voglia di uccidere qualcuno.
Ma potete stare tranquilla, non ho mai ucciso nessuno, neppure quella notte.
Allora? 

-eh?
-Vi siete imbambolata?
-Stavo solo pensando che ne avete passate tante.
Uno scintillio attraverso le iridi di Killian.
Lui avanzò. Lei mise un piede dietro l'altro.
Lui continuava ad avanzare, lei continuava ad arretrare.
Un tronco dietro di lei, Killian davanti.  Un attimo. Un respiro. Un gesto. Un'errore forse?
La bloccò  contro l'albero.
-Killian lasciamii!
Gli urlò contro la regina.
FINE FLASHBACK
Lui si fermò, come se qualcosa gli si fosse frantumato dentro. Nessuno lo chiamava così da anni.
Anche sua sorella per un motivo o per un altro non lo pronunciava mai.

Anche lei si stupì di sé stessa.
Lo aveva chiamato con il suo nome e non con il soprannome che incuteva timore a mezzo mondo. Che le cose stessero cambiando?

-Cosa ci facevate lì!? Eh?- sbraitò questa volta il pirata.
Lei non rispose. Lui non disse altro. Lo fissava. La fissava. Si fissavano

E poi Un bacio. Lento. Inesorabile. Dolce.
Quando un bacio ti toglie il respiro è un bacio dato come si deve, un'emozione profonda che non ti lascia il tempo di pensare e di farti tante domande, ti coinvolge e ti sconvolge. Sconvolta. Ecco come si sentiva Aria.
Felice. Ecco come si sentiva Hook.

Il pirata e La principessa:una storia possibile-Hook/Killian Jones #Wattys2015Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora