XXVII capitolo

3.1K 150 37
                                    

La mattina successiva Aria era tornata a palazzo con le sue sorelle.

Killian dopo aver visto le tre allontanarsi era tornato in camera per sistemare e preparare quelle poche cose che sarebbero servite per il viaggio.

Non aveva amcora detto nulla a Crys, che probabilmente l'avrebbe presa molto male.

Tornando ai pensieri della sera precedente desiderò incidere i suoi ricordi sulla carta.
Ma dove era finito quel benedetto diario? Lo aveva sempre fra i piedi e ora che gli serviva non riusciva a trovarlo.

Controllò perfino sotto il materasso, salvo poi accorgersi che si trovava proprio sulla scrivania, davanti ai suoi occhi.
Era quasi certo di non averlo mai lasciato lì.

Si sedette e aprì il diario pronto a scrivere.
Non appena, però, avvicinò il calamaio alla carta, si accorse che la pagina precedente era spiegazzata.

Come se qualcuno lo avesse aperto e chiuso improvvisamente.

La testa di Crysthal fece capolino dalla stanza.

-Lei lo ha letto, lei sa tutto- esordì la bambina, come se avesse letto i pensieri che attanagliavano la mente del fratello.

Il pomo di Adamo del giovane fece su e giù rapidamente. Cosa aveva letto esattamente?

Ripensò alla notte che ubriaco aveva passato sveglio, ripensò alle parole che aveva scritto.

Nonostante il rum, le parole che aveva indelebilmente trasferito sulla carta poche sere prima, rimbombavano ancora dentro di lui.
Poi fece un respiro profondo.

-Io sto partendo-
-Che!?- sputò la sorella. -No, non così presto- iniziò ad implorarlo e a piangere.

Killian non le rispose e uscì dalla stanza, non sapeva come rispondere, perché nemmeno lui era così ansioso di partire.
**********************************
Aria nel frattempo era arrivata a palazzo.
Al suo arrivo era stata circondata dalla servitù.
Aveva completamente dimenticato l'urgente impegno di quella mattina, e dire che l'avevano martellata per convincerla ad accettare quell'incontro.

Due settimane prima
Hook era partito da qualche settimana e sull'isola sembrava tutto tranquillo.

Tranquillo per tutti, che si sentivano più al sicuro, ma non per la regina.

I ministri di corte le chiedevano da giorni di acconsentire ad un incontro con il principe della corona francese Philippe.

Sapeva bene che il loro fine ultimo era il matrimonio e per questo stava temporeggiando.

Ma fino a quando avrebbe potuto?

Ed ecco la risposta al suo dilemma.

-Mia regina, a nome di tutto il consiglio, vi preghiamo di darci una risposta positiva, sapete quanto il nostro regno abbia bisogno di un re e di un erede.-

La stavano esasperando, nel vero senso della parola.
Sarebbe stato solo un incontro dopotutto.

-Fate ciò che ritenete necessario-.

Fine flashback

E ora il giorno dell'incontro era giunto.
-È proprio necessario che ti accompagniamo?- le chiesero le sorelle.
-Volete forse lasciarmi da sola nel momento del bisogno?-
-Si! E poi tu ami il famigerato capitan Hook!- cantilenò Annabeth.
-Che cosa!?-
-Sei diventata sorda per caso? Grá agat dó!*
-Ma non sei un po' troppo piccola per questi discorsi?
**********************************
-

È un piacere incotrarvi principe Phillippe!- lo salutò la regina facendo una riverenza, che quello ricambiò con un inchino.
-Il piacere è tutto mio-

Dopo che si furono accomodati, Aria ordinò che fosse servito il caffè, bevanda direttamente importata dal Nuovo Mondo.
L'aria era piuttosto imbarazzante, troppo silenzio. Nessuno dei due sembrava volerlo interrompere.

Aria si diede un momento per osservare l'uomo che si trovava seduto di fronte a lei, in fondo era un suo pretendente.

Dei capelli biondo cenere contornavano il viso dai tratti delicati, dal quale spiccavano due iridi color miele. La barba delineava la mascella morbida.

Era un bel ragazzo, non poteva negarlo. Ma non era niente in confronto a lui. Nel bene e nel male era al centro dei suoi pensieri.

-Ditemi, Aria, quanti anni avete?-
Sembrava gentile ed educato.
Il perfetto bravo ragazzo, insomma.

-Diciannove, e voi?-
-Venticinque.-

La conversazione si protrasse per un'ora. Aria si era sforzata di sembrare interessata, ma sapeva bene che i suoi pensieri erano altrove.

"Grá agat dó!*"
"Credo di essermi innamorato"

La sua testa scoppiava.

"Devo partire"
Si alzò improvvisamente dalla sedia e, dopo aver promesso al principe che il giorno dopo avrebbero continuato la loro conversazione, corse via dai giardini in cui si trovava, verso la casa dell'uomo che inconsapevolmente, o forse consapevolmente, amava.

***********************************
Sapeva che sarebbe partito quel giorno e voleva salutarlo.

Le serviva una scusa valida, qualcosa di diverso da "ti prego non andare perché ti amo e so che anche tu provi qualcosa per me".

Non avrebbe avuto il coraggio di dire una cosa simile.
Sapeva che sarebbe partito.
Non avrebbe cambiato idea.

Ma quanto sarebbe stato via?
E se non fosse tornato? No questo era da escludere, c'era Crysthal ad aspettarlo. Ma era comunque agli ordini di quella megera, e da lei ci si poteva aspettare di tutto.

Fortunatamente, trovò la nave ancora in porto.
Ma probabilmente avrebbe sofferto meno se non avesse trovato la nave in porto.
Molti uomini stavano salendo su di essa, Hook aveva riformato la sua ciurma.

Era il momento dei saluti a quanto pareva.
Crysthal lo abbracciava con calore e lui ricambiava, pur guardandosi intorno, come a cercare qualcosa, o meglio qualcuno.

Quando la vide, i suoi occhi smisero di cercare.
Lei si avvicinò smettendo di pensare ad una scusa, tanto non l'avrebbe trovata.

-Senza scorta, oggi? Potrebbe essere pericoloso...- esordì lui, fissandola.
-Passegiavo, e poi dovevo prendere tua sorella.-
-Tu lo sapevi? Che sarebbe partito, intendo - si insinuò nella conversazione Crys.
Aria rispose con un cenno.

-Bene, adesso devo andare, Crys ti aspetto più in là così puoi salutare per bene tuo fratello-

Non poteva sopportare di vederlo ancora, sarebbe scoppiata in lacrime.
Ma non andò lontano, visto che dopo tre passi, Killian le afferrò i polsi e senza darle il tempo per metabolizzare il suo gesto, la bacio mozzandole il fiato.

Poi come nulla fosse stato, salì sulla nave e ordinò che fosse issata l'ancora e si mise al timone.
Dopo poco tempo la nave non era che una macchia nell'orizzonte.

Fine I serie

*Tu lo ami!

Spazio autrice
Non odiatemi se ho concluso la prima stagione così, ma mi piace lasciarvi un pò in sospeso.

Alloraaaaa....
Scusate se mi ripeto, ma mi piacerebbe che voi diceste i vostri pareri.
Fate contenta questa ragazza ahahah

La prossima serie arriverà presto, perciò state pronti!

Il pirata e La principessa:una storia possibile-Hook/Killian Jones #Wattys2015Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora