la notte

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Martedì sera.
Shoah stava facendo una corsa per tutto il paese.
Dopo la lunga corsa decise di fermarsi a bere qualcosa in un bar, purtroppo non ci andò da solo le guardie del corpo lo seguirono per ordine di suo padre.
Entrò nel bar, sembrava un bar gay ma non gli importava gli bastava bere solo qualcosa per liberare la mente da tutti i suoi pensieri, si diresse verso il bancone ordinando un alcolico abbastanza forte mentendo alle guardie dicendo che non era alcolico.
Shoah bevette tre bicchieri quando se ti delle urla provenire in mezzo alla "pista" da ballo, andò a controllare vide una ragazzo provare a molestare una ragazza nessuno la aiutava ma poi...
Un ragazzo la aiutò, Shoah rimase lì a divertirsi guardando la scena, il ragazzo che cercava di molestare la ragazza prese una pistola. Shoah mando i suoi uomini, puntarono la pistola contro l'uomo che non poté fare altro che abbassarla

S: "non è carino puntare una pistola verso una ragazza" Tutte le persone lasciarono lo spazio per il ragazzo erano un po' spaventati, credevano che potessero ucciderlo ma Shoah non era così crudele da uccide almeno così tutti credevano ma fortunatamente non lo conoscevano abbastanza
?: "grazie a tutti e due" Shoah gli prese la mano baciandola, gli fece l'occhiolino passando poi lo sguardo sul ragazzo, si stavano fissando senza battere ciglio
S: "vieni con me" prese il polso del ragazzo portandolo in vicolo buio ordinò alle guardie di stare al bar.
Lo appoggiò contro il muro, lo guardò dall'basso verso l'alto
S: "sono Park Shoah, tu?"

X: "Xiao.. Xiao Zhan"  Ciao mise le mani sopra le spalle di Shoah, Shoah sussurro a Xiao di tornare al bar per bere qualcosa, i due tornarono. Il bar era vuoto ed era molto tardi sapeva bene che suo padre si sarebbe infuriato ma non se ne fregava ora voleva solo fare compagnia a Xiao, gli offrì da bere mentre lui lo guardava attentamente, guardava ogni suo particolare,
poi.. poi successe qualcosa di inaspettato... I due si trovavano in una stanza di hotel a baciarsi, toccarsi e iniziare a spogliarsi con tanta fretta, Shoah lo spinse sul letto mettendosi sopra di lui legandogli i polsi mentre passo a stuzzicarli la parte intima facendolo gemere, Xiao lo guardava era così impaziente chiede con il suo sguardo da cucciolo indifeso di sbrigarsi a metterlo dentro di lui ma Shoah... Shoah venne interrotto da i suoi uomini che bussarono alla porta

✓: signore suo padre vuole che tori subito a casa"

S: "ditelo di no rompere che sono impegnato"

✓: "come desidera" Shoah si stava alzando ma Xiao era riuscito a liberarsi, lo prese dal collo e lo baciò

X: "ti p-prego.. n-non resisto più..." Shoah si tolse i jeans, divaricò le gambe di Xiao spingendosi tutto dentro di lui, Xiao si aggrappò al cuscino gemendo così forte da farsi quasi sentire ma Shoah gli mise una mano sopra alle labbra facendogli segno di fare piano.
Le spinte erano veloci non erano violente erano solo veloci quasi quasi sembrava impaziente di venire dentro il ragazzo che gemeva pregandolo di andare più veloce e forte

X: "ah si, l-li a-ancora li" Shoah aveva colpito il punto debole di Xiao, le sue spinte si concentrarono sul quel punto facendo impazzire il ragazzo. Raggiungevano finalmente il loro orgasmo, vennero insieme, si stendevano sopra il letto uno accanto all'altro, erano sfiniti e Shoah si sarebbe trovato nei guai con suo padre essendo che non era tornato a casa sapeva che lo avrebbe punito e non sarebbe stato gentile....

•°•°•°•°•°•°•°•°•°•°•°•Continua

Spazio dell' autrice:
Questa è una nuova storia su XiaoShoah, spero che vi piaccia se volete lasciare pure una ⭐ se vi è piaciuta.

Ciaoo💙

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