Capitolo 1

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Mi presento..Mi chiamo Carmela Di Salvo,eh si, sono la figlia di Wanda e sorella di Enzo e Carmine,al quale sono molto legata.

Io e Carmine siamo inseparabili,più che fratelli siamo complici,è la mia spalla,il mio migliore amico,il mio fidanzato,è letteralmente tutto,con Enzo non ho rapporti,no che non lo voglia bene,è pur sempre mio fratello,forse sarà per la differenza d'età o per il fatto che,a differenza di Carmine,siamo il giorno e la notte..

Oggi è sabato,io e la mia migliore amica Erika abbiamo,o meglio lei,ha deciso di andare a ballare,visto che per varie situazioni non me la sentivo e non avevo proprio testa,se avessi ancora rifiutato mi avrebbe letteralmente uccisa quindi non ho potuto fare altro che accettare..anche se ad essere onesta non ho un buon presentimento.Come sempre del resto.

Mentre sono alla scelta del vestito mi squilla il cellulare,sbuffo perché so già che è quella rompiscatole che vuole sapere cosa indosserò,giusto per farsi un'idea,ormai la conosco.

<< Amo >> rispondo.
<<Finalmente ti sei degnata di rispondere>> mi rimprovera scherzosamente.
<<Ero impegnata a scegliere qualcosa per stasera>>
<<wow,si sono scambiati i ruoli?>>
<< C'è sempre una prima volta>>
<< Beh volevo avvisarti che tra poco sarò lì così ci prepariamo insieme>> stavo per rispondere quando riprende <<oh e mi raccomando, ti voglio carica, bisogna recuperare il tempo perso e far perdere la testa a tutti>>  alzo gli occhi al cielo alla sua affermazione.
<<Sempre la solita eh?>>
<<Unica e sola>> ride ed io la seguo.
<<A tra poco.>> attacco e butto il cellulare sul letto..
Sospiro e torno alla ricerca di un vestito,sperando di riuscire a trovarlo prima del suo arrivo.

Passa qualche minuto e finalmente ho deciso..
Un vestitino bordò scollato a punto giusto,maniche lunghe velate e con la particolarità di un'incrocio ad x sull'addome,tacchi neri semplici ed altrettanto il trucco..un po' di fondotinta,eyeliner,mascara e rossetto rosso.

Poco dopo la porta della mia stanza viene  letteralmente spalancata,inutile chiedermi chi fosse,se non lei.

<<Vedo che mi hai colto alla lettera quando ho detto "far perdere la testa a tutti">> afferma chiudendo la porta mentre studia l'abbigliamento che ho scelto,e data la sua reazione è approvato.
<<Oh ma Smettila.>> rido mentre mi siedo aspettando che mi mostrasse ciò che invece indosserà lei.

Mi piazza avanti agli occhi un vestitino con bratelle sottili,semplice e stretto,ovviamente nero,tacchi anche ma con il laccio brillantinato,per il trucco siamo pari,solo che a lei è  più evidente, visto che non riesce a non esagerare.
Vedendo che si stava avvicinando l'ora,iniziamo appunto a prepararci e dopo più o meno un quarto d'ora siamo entrambe pronte.

Appena arrivate al locale Erika non ha perso tempo nell'ordinare da bere.
Inutile dire che il ragazzo dietro al bancone ci provò spudoratamente e almeno io l'ho ignorato per tutto il tempo.
È carino ma voglio stare alla larga da tutti,oggigiorno non fanno altro che pensare al sesso,e sinceramente sono stata delusa abbastanza.

Erika ha quasi finito il secondo drink mentre io sono ancora a metà quando improvvisamente sento una melodia a me molto familiare..

~Everyone else in the room can see it
Everyone else but you~

Appena elaborato chi fosse non perdo tempo ad alzarmi e trascinare Erika con me.
<<SI VA IN PISTAA>> urla per poi  finire il suo drink.

~Baby,you light up my world like nobody else
The way that you flip your hair gets me overwhelmed
But when you smile at the ground, it ain't hard to tell
You don't know,oh oh
You don't know you're beautiful.~

Chiudo gli occhi,e con le braccia in aria ed il sorrido sulle labbra mi lascio guidare da questa splendida canzone degli one direction.
Erika mi imita mettendosi dietro di me ed insieme muovendo i fianchi diamo inizio alle danze.
Ballo e canto spensierata da non accorgermi che Erika non è più dov'era e che al suo posto c'è un corpo molto più robusto.
<<Balla con me splendore.>> sento sussurrarmi all'orecchio.
<<Non ballo con gli sconosciuti.!!>> affermo decisa voltandomi e trovarmi un ragazzo squadrarmi da capo a piedi.
<<Ma ora non siamo più sconosciuti.>> sul suo volto un ghigno che non mi piace affatto.
<<Non so il tuo nome e nemmeno mi interessa,ora scusami ma devo cercare la mia migliore amica.>>
Non lo lascio parlare che gli do le spalle.
"Dove diavolo si è cacciata.!!??"penso tra me e me.
Improvvisamente qualcuno mi prendere dal polso.Di nuovo lui.
<<Sono Nazzario>> afferma spostandomi i capelli da un lato.
<<e tu non ti stai affatto comportando da brava ragazza.>> Sento il muro dietro di me.
<<Forse perché non lo sono.!>>rispondo acida. Sorride ed avvicina le labbra sul mio collo. <<possiamo rimediare.>> sussurra.
Rabbrividisco avendo capito le sue intenzioni per poi sentire l'altra sua mano scendere verso il mio fondoschiena mentre inizia a baciare il mio collo.
Cerco di spingerlo via,ma è più forte di me,non perde tempo a sbattermi contro il muro,così da essere tra esso ed il suo corpo,impedendo così i miei tentativi.
Nascosto sotto al vestito,peró,ricordo di avere un coltellino che mia madre mi fa sempre portare.
Come dice "il nemico può essere dietro l'angolo".
Lentamente lo prendo per poi colpire Nazzario sul fianco,che dal dolore caccia un urlo e cade a terra.
Dalla rabbia e dalla paura non esito a colpirlo ancora,stavolta sul petto. 1 2 3 4 5 coltellate.
Mi fermo quando mi rendo conto ciò che avevo appena fatto.
Guardo incredula le mie mani sporche ed il suo corpo ormai senza vita.
La stanza piena di gente,probabilmente perché avranno sentito le urla di Nazzario, che mi guarda con occhi spalancati.
Improvvisamente il suono delle sirene ed un poliziotto entrò per poi ammanettarmi e portarmi in questura.
Inutile dire che andò male,ho detto le cose come stavano,la mia era difesa,se non avessi fatto niente di sicuro mi avrebbe violentata,ma evidentemente,anche per il mio cognome nessuno mi credette.
Passai così la notte in una cella buia e fredda,la prima di chissà quante,visto che da domani l'ipm avrà una nuova detenuta.

Il giorno seguente mi svegliarono presto per poi accompagnarmi in istituto.
Scesa dal camion mi trovai davanti un enorme struttura con un campo da calcio e un'altro di pallavolo.
Intravedevo un gruppo di ragazzi fermi a fissarmi,e chi addirittura iniziava a fischiare.
<<We zucchero filato benvenuta in paradiso>> uno di loro letteralmente urla facendomi solamente alzare gli occhi al cielo.
<<Tu devi essere Carmela>> si avvicina una donna.
<<Io sono Liz,ti accompagno alla tua cella.>> si presenta.
Camminando passai avanti al campo da calcio e automaticamente avanti a quel gruppo di ragazzi,spalancai gli occhi quando tra loro vidi la persona che mai avrei voluto incontrare.
Sguardo duro ed occhi neri come la pece.

Il mio peggior nemico.

Colui che odiavo di più al mondo.

Ciro Ricci.

Fa un tiro con la sigaretta.
<<Mo so tarantell.>> parla,per poi buttare fuori il fumo,l'avrà fatto apposta per ricevere una mia reazione,che non arrivò.

Mi limito a fissarlo con occhi pieni di odio,altrettanto ricambiato,fino a quando non lo vedo più per poi proseguire il mio ingresso.

* Ciao,sono Carmela,e si,la protagonista di questa storia sono io,ecco il primo capito di "Non posso fare a meno di te."
Fatemi sapere cosa ne pensate,ci ho messo tutta la mia anima e spero con tutto il cuore vi piaccia.🫶🏻 *

||Non riesco a fare a meno di te.❤️‍🔥||Ciro RicciDove le storie prendono vita. Scoprilo ora