Capitolo 3

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Arriviamo nello studio della direttrice,Paola.
Inutile dire che mi sono rotta le palle delle sue continue riassicurazioni che neanche mia madre si è mai disturbata a dare.

<<Posso vedere mio fratello adesso?>> chiedo impaziente.
<<Certo,comandante l'accompagni pure.>> sorride.
<<Subito,andiamo pccré.>> il comandante mi si avvicina invitandomi ad alzarmi.
<<Grazie.>>lo seguo.
Durante il tragitto si presentano altre guardie.. Gennaro,Beppe,Nunzia e Maddalena. Sono apposto,almeno così sembra.

Le celle maschili sono uguali a quelle femminili,quella di mio fratello si trova in fondo al corridoio quindi per arrivarci devo passare avanti a tutte le altre.
A testa alta e con lo sguardo avanti a me inizio ad oltrepassare le prime.
Appena notano la mia presenza parte un coro di fischi e battute davvero squallide.
Con la coda dell'occhio vedo qualcuno sbirciare dalla fessura del cancello della propria cella.
Sento degli occhi addosso ma cerco di non pensarci e continuo a camminare quando vengo bloccata da una figura.

La sua.

<<Scusami non sei trasparente.>> sbotto irritata.
<< Vien.!>> guarda con il solito sguardo di ghiaccio alcuni ragazzi che subito dopo smettono di fare commenti sul mio conto.
Mi prende il polso per poi entrare in una cella,suppongo la sua.

<<Che cazzo vuoi.?!>> dico liberandomi dalla sua presa.
<<Primm t'agg lassat perdr pcché si na femmn.>>
<<Che siamo in una gara?..>>
<<Vogl esser rispettat.!!>>
<<Rispettato??>> chiedo ironicamente ovviamente.
Lo vedo annuire << io rispetto te e tu rispetti me,facile.>>
<<Per tua informazione il rispetto si guadagna non si esige,e non vedo proprio il motivo per qui debba rispettare proprio te.Quindi mi dispiace ma con me non attacca,non sono quel tipo di ragazza che frequenti tu.!>>
<<Perché che tipo di ragazza frequento io?>>domanda divertito.
<<Quella che si fa comandare a bacchetta per poi inginocchiarsi ai tuoi piedi.>>
<<ciúciú>> si avvicina.
<<nu m dispiacess e t vré inginocchiata annanz a me.>> mi sposta i capelli dietro l'orecchio sorridendo malizioso.

<<Sei un porco.!!>> lo spingo dal braccio.
Faccio per andarmene quando mi blocca l'uscita. Sbuffo.
<<Ciro sono appena arrivata e già mi hai rotto le palle,vorrei andare da mia fratello se non ti dispiace.>>
<<Mi dispiace si.>>
Alzo gli occhi al cielo infastidita.
<<Fratt sta ndo cess.>>si avvicina di nuovo.
<<perché non l'aspetti con me??>>
<<Preferisco aspettarlo da sola.>>
<<Tann mai ritt ca si tropp bell quant stronz?>> il suo è viso così vicino al mio da sentire il suo respiro.
<<Di fatto non sarei qui se non fosse così.>> do voce ai miei pensieri involontariamente.
<<Sacc chell che hai fatto.>> Mi oltrepassa lasciandomi campo libero,potrei andarmene una volta per tutte ma invece rimango pietrificata.
<<Come fai a saperlo??>> mi volto verso di lui confusa.
<<Ij sacc tutt cos nnné.>>mi guarda
<<Tien e pall, m piac.>>
<<Sono pur sempre figlia di mia madre no?!>> 
Non aggiunge altro,mi guarda soltanto.
Ed io dopo avergli lasciato un'ultima occhiata lascio finalmente la sua cella per andare in quella di mio fratello ed aspettarlo.

*Vi sta piacendo almeno un po'?
Fatemelo sapere🥰
A breve arriverà anche il quarto capitolo.❤️❤️*

||Non riesco a fare a meno di te.❤️‍🔥||Ciro RicciDove le storie prendono vita. Scoprilo ora