quarantaquattro.

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Il giorno dopo la puntata in casetta continuavano ad arrivare compiti per alcuni ballerini.
Io questa settimana avrei dovuto preparare una coreografia puramente modern sul brano I Was Here di Beyoncé e mentre ero in sala non riuscivo a provarla perchè mi sentivo troppo coinvolta.

«Non ce la faccio, scusa»

«hey non ti preoccupare, ti va se parliamo un po' così tiri fuori tutto e capiamo?» disse Elena, mentre annuivo

«che cosa ti fa più male?»

«questa canzone, l'ascoltavo spesso nel momento penso più basso della mia vita, ho toccando il fondo...chi era accanto a me non ha saputo accompagnarmi anzi cercava in tutti i modi di farmi pesare la cosa, non dandomi valore e non parlo dei miei genitori che purtroppo loro hanno dovuto vedere una figlia in quello stato. mi sono sentita sola, completamente, non mi alzavo dal letto, non mangiavo, non volevo aprire nemmeno le finestre. poi ho deciso di combattere e di far entrare la luce, piano piano e ho capito l'importanza di essere della vita e vorrei incoraggiare le persone a vivere con intenzione, scopo e con passione, vorrei che gli altri sfruttassero al massimo le loro vite, a lasciare un impatto positivo sugli altri.»

«cucciola posso solo immaginare il tuo dolore, per questo adesso devi metterci tutta te stessa, devi entrarci di nuovo in quella sofferenza se vuoi dare quel tipo di messaggio» disse lei commossa

«ma infatti voglio provarci solo che mi blocco, spero di riuscirci non voglio farla male perchè so che posso farla» dissi alzandomi per iniziare a provare non una ma più volte fino a sbloccarmi completamente.

Una volta tornata in casetta ero distrutta ma proprio psicologicamente perchè non era stato semplice per me tirare fuori quel trauma.

«ragazzi non pranzo sono distrutta, vado in camera»

«tutto bene Atena?» disse Kumo

«sono solo un po' giù...»

Holden's pov:

«ao che se magna oggi» dissi io tornando da lezione

«pasta al pesto cucinata da Petit»

«ma Atena è tornata da lezione?»

«si è in camera ma ha detto che era un po' giù, vai tu che sicuramente saprai come farla sorridere»

...

«posso?»

«certo che puoi»

«ti va di raccontarmi perchè stai così?»

«devo preparare una coreografia molto tosta, non parlo per i passi ma proprio emotivamente per me...la canzone l'ascoltavo spesso quando non mi alzavo da letto ed ero depressa, ovviamente sono tornata con la mente lì e ho vergogna di farmi vedere così, soprattutto da te»

«guardami Atena, io non posso manco immaginà quello che hai passato ma una cosa te la voglio dì, sei una forza giuro non penso di aver mai conosciuto una ragazza come te...e sono fiero di aver insistito perchè sennò me sarei pentito di non averti fatta entrare nella mia vita»

«ti amo così tanto, sei la miglior cosa che mi sia capitata»

«anche io ti amo.»

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