sette;

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sto andando a lezione e voglio chiedere a rudy un'assegnazione che per me ha un significato importante e spero me la faccia fare in puntata.

arrivo in sala e il mio prof mi saluta subito, io ricambio e poi mi abbraccia

«volevo chiederti se potevo portare un pezzo che per me significa tanto»

«che pezzo vuoi portare?» chiede curioso

«noi registriamo la puntata giovedì ventitré ma verrà trasmessa domenica ventisei novembre e per questo ti chiedo se posso portare "vietato morire" di ermal meta che parla della violenza sulle donne che è un argomento che mi tocca moltissimo, il venticinque novembre è la giornata contro appunto il tema di cui parla la canzone che ho scelto»

«sono contento che mi fai una richiesta simile e certo che te la faccio portare! è una canzone profonda e sono sicuro che la farai al meglio. sei una ragazza per niente superficiale e quando canti emozioni tantissimo»

«grazie mille»

«ora vai a lezione con raffaela» mi dice e io annuisco salutandolo e andando dalla mia vocal coach

«hey dotty»

«raffa! oggi assegnazione speciale scelta da me!»

«interessante, che pezzo hai scelto?»

«"vietato morire" di ermal meta per la giornata contro la violenza sulle donne che è un tema molto recente e che mi tocca nel profondo»

«perfetto! iniziamo a lavorare allora!»

a fine lezione raffa mi fa tornare in casetta e appena entro i presenti in cucina si soffermano sulla mia figura.

mentre cantavo il brano mi è venuto da piangere perché mi ricordava la mia situazione di qualche anno fa. non l'ho mai raccontato a nessuno qua dentro. dei miei compagni nessuno sa informazioni private su di me

ho ancora gli occhi umidi e qualche lacrima è sul mio volto.

vedo holden dal bancone della cucina alzarsi preoccupato mentre io scappo in camera

mi butto a pancia in giù sul letto nascondendo il viso nel cuscino e scoppio in un pianto liberatorio.

io non piango mai, ho iniziato a farlo qui dentro a causa dei diversi crolli e questa cosa mi destabilizza

sento il materasso abbassarsi ma non mi giro per vedere chi è, non voglio farmi vedere in questo stato

«dotty che succede?» è holden, la sua voce la riconoscerei tra mille

«niente, vai via»

«stai male ti vedo, io non me ne vado finché non mi spieghi» dice mettendosi comodo accanto a me nel letto mentre io mi giro su un fianco dandogli le spalle

«starai qui a lungo»

«non mi interessa, sfogati con me sai che non ti giudico»

facile a dirsi.

devo dirlo a qualcuno, tenere tutto dentro mi distrugge soltanto

«non riesco a cantare un brano, che tra l'altro ho scelto io di fare, senza piangere, è una cosa stupida lo so, ci sono problemi più seri e gravi e questo non è nulla in confronto, non so neanche perché sto piangendo» cedo asciugandomi le lacrime

«non è stupido come motivo, anzi e di che brano si tratta?»

«vietato morire»

«è una canzone forte e se per te ha significato ci sta che ti emozioni» mi rassicura accarezzandomi i capelli

«la fai con qualche strumento?» chiede

«si, con il pianoforte»

«la vogliamo provare insieme?»

«va bene» dico tirando su col naso

prendo gli spartiti e andiamo verso le gradinate dove si trova il pianoforte

«Ricordo quegli occhi pieni di vita
e il tuo sorriso ferito dai pugni in faccia
ricordo la notte con poche luci
ma almeno là fuori non c'erano i lupi
ricordo il primo giorno di scuola
ventinove bambini e la maestra Margherita
Tutti mi chiedevano in coro
come mai avessi un occhio nero
la tua collana con la pietra magica
io la stringevo per portarti via di là
e la paura frantumava i pensieri
che alle ossa ci pensavano gli altri
e la fatica che hai dovuto fare
da un libro di odio ad insegnarmi l'amore
Hai smesso di sognare per farmi sognare
le tue parole sono adesso una canzone»

qualche lacrima scende sul mio viso ma riesco a non fermarmi e mettere tutte le emozioni che provavo

quando ci fermiamo torniamo in camera mia e ci mettiamo l'uno di fronte all'altro

«perché ti fa piangere questa canzone?» chiede di punto in bianco

«a parte il tema recentissimo e il significato profondo, io mi ci rispecchio molto. racconta il coraggio della madre nel riuscire ad allontanarsi dal suo partner, ma anche del coraggio dell'autore. mio padre è morto quando avevo appena iniziato le medie e ci stetti malissimo perché ci tenevo tantissimo a lui, mia madre trovò un nuovo compagno che da subito non mi sapeva simpatico ma comunque io e mio fratello l'abbiamo accettato, è venuto ad abitare da noi dopo neanche un mese di relazione e scoprimmo che lui picchiava la mamma e lo cacciò di casa dopo più di un anno e chiusero i rapporti da quel giorno mia madre non ebbe più a che fare con gli uomini. poi qualche anno fa mi fidanzai, avevo diciassette anni ed ero ancora ingenua. però lui sembrava un ragazzo per bene, mia madre e mio fratello lo approvavano quindi ero tranquilla con lui finché un giorno non si mostrò per quello che era davvero un uomo tossico, un maniaco. non mi lasciava più far niente, neanche potevo stare con wax che come sai è un mio amico d'infanzia. è arrivato a minacciarmi che se lo avessi lasciato di sarebbe vendicato sulla mia famiglia e dopo quello che era successo con l'ex compagno di mia madre non potevo permetterlo. così continuai a stare con lui, era una relazione molto pesante e tossica e sentivo costantemente il peso addosso che non mi faceva stare bene. un giorno dopo essermi tenuta tutto dentro per più di un anno riuscii a parlarne a mia madre che mi aveva visto molto stressata nell'ultimo periodo, insieme a lei, a mio fratello e a wax che ormai è come se fosse mio fratello andai a fare la denuncia e riuscii a lasciarlo. per fortuna dopo il tribunale non successe più nulla. lui mi menava e insultava sempre e mi aveva portato dei danni psicologici. mi diceva spesso che ero grassa e non bella come le altre ragazze, mi faceva fare delle diete assurde e esageravo con l'attività fisica e io gli davo retta perché lo amavo troppo. avevo solo diciassette anni quando diventai anoressica e sono riuscita ad uscirne qualche mese fa dopo essere stata sei mesi in ospedale, tutt'ora ho dei problemi col cibo ma che pian piano sto riuscendo a superare» dico tra un singhiozzo e l'altro piangendo tutte le lacrime che avevo in corpo

lui rimane senza parole e mi abbraccia stritolandomi

«sei la donna più forte che conosco dorothy, ti prometto che non sarò mai così e ti aiuterò ad uscire da questo orribile circolo vizioso»

«grazie jo, è la prima volta che mi apro con qualcuno che non sia wax o angelina»

«è importante per me saperlo e mi devo scusare per come mi sono comportato ieri, ammetto di essere stato geloso di te e wax ma ho capito che lo riteni un fratello e non mi devo preoccupare»

«ti perdono joseph»

SPAZIO AUTRICE!
questo capitolo come la canzone che ho scelto di far cantare a dorothy nella puntata sono molto importanti per me e spero che vi sia piaciuto perché ci ho messo l'anima per scriverlo
un bacio 💋
chiaretta🤍

𝐥𝐢𝐠𝐡𝐭 ; holdenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora