ventuno;

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sto scrivendo ancora le barre per il pezzo che porterò dopo le vacanze in puntata, oggi ci saranno le prove generali ma canteremo i nostru inediti

butto giù giusto l'ultima strofa e le ho finalmente terminate, ammetto che ne sono molto fiera

preparo il borsone e vado all'ultima lezione prima delle prove che si terranno nel pomeriggio.

«do vai?» mi chiede jo che sta seduto sulla panchina del giardino da dove sto passando per uscire e andare in sala

«a lezione jo» rispondo dandogli un bacio
«a dopo» gli dico e me ne stampa un altro

in sala mi aspetta raffa già pronta per iniziare.

«raffa!»

«ciao dotty! iniziamo subito almeno forse finiamo anche prima e ti puoi riposare prima delle prove»

«va bene grazie»

manda la base e prima canto l'inedito e poi le faccio sentire le barre che ho scritto

«molto, molto belle! sai scrivere benissimo, si vede che sei nata per scrivere e il tuo futuro è cantare, te lo assicuro»

«grazie, spero veramente che piacciano quanto piacciono a me»

«sono molto belle, brava hai fatto un ottimo lavoro» dice sorridendomi

raffa da quando sono entrata si è sempre mostrata disponibile e comprensiva.
se avevo un crollo in sala c'era lei ad aiutarmi, se avevo dei dubbi sui pezzi c'era lei a confortarmi, se avevo bisogno di parlare con qualcuno lei era lì per me.

in così pochi mesi è diventata per me come una seconda mamma, quella a cui dici tutto e cche ti aiuta nei momenti di difficoltà e di questo le sono infinitamente grata.

«puoi tornare a casa dai, ci vediamo a gennaio noi, buon natale e buon anno nuovo»

«grazie raffa anche a te» le ricambio gli auguri per poi abbracciarla

quando torno in casetta noto che è molto sporca, in particolare la cucina che è ridotta veramente male

«raga ma questi?» chiedo prendendo due piatto dal davanzale che si troveranno lì da almeno due giorni

«eh boh li dovevano lavare» mi risponde ayle

«quello è sicuro, però raga puliamo perché fa veramente schifo tutto questo» continuo a dire

sento elia sbuffare e andarsene in soggiorno borbottando qualcosa

«guarda elia che lo faccio anche per voi eh, se volete vivere nello schifo fate pure ma io no sinceramente quindi pulisco ma lo faccio per tutti» lo seguo in salotto

«ok pulisci ma non venire a rompere a me, se vuoi pulire nessuno ti ferma dorothy»

«se vuoi un altro provvedimento perché non hai pulito sono affari tuoi, se tu vuoi vivere nello sporco fai come ti pare ma almeno non farci vivere gli altri perché non gradirebbero la cosa sai?» gli dico retorica

«ma tanto già pulite voi, io che devo fa» risponde

nel frattempo erano entranti quelli che stavano fumando in giardino e stanno ascoltando e osservando me e elia che litighiamo

«elì ha ragione dorothy, dovete pulire perché non siamo servi noi che puliamo così a caso ma lo facciamo per rendere questo posto vivibile perché tra poco neanche ci si sta qua dentro» mi difende sarah che è appena ritornata dalla lezione

«si vabbè se volete sentirlo dire lo dico: avete ragione voi»

«ma non voglio sentirmi dire che ho ragione, voglio solo che capisci il concetto»

«ma mi stai urlando contro dorothy! e poi si che vuoi avere ragione» dice alzando la voce

«stavamo discutendo con tutta la tranquillità del mondo, senza che alzi la voce»

«mi sembri mia madre che mi dice quello che devo fare»

«ayle ma non è possibile che la gente smette di mangiare per il casino che c'è! ieri sera sia mew che dorothy e gaia si sono rifiutate di mangiare perché veniva loro il vomito solo a guardare le condizioni della casetta e così non si può vivere» continua sarah

«fatevi i cazzi vostri e io mi faccio i cazzi miei facciamo così» dice andando nella sua stanza lasciando me e la cantante di lorella ancora scosse dall'accaduto

spazio autrice!
capitolo di passaggio, si vede che non ho molta ispirazione? sto aspettando che escono dalla casetta perché ho molte idee in mente!
buona giornata!
la vostra chiaretta🤍

𝐥𝐢𝐠𝐡𝐭 ; holdenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora