...
Sento il freddo pavimento sulla guancia.
Sono svenuto.
...
Accidenti se è freddo il pavimento.
No, aspetta.
Questa è la mia mano.
E io sono su... un divanetto?Mi alzo di scatto ma, sentendo una fitta alla testa, perdo l'equilibrio e cado giù dal rosso sofà. Dopo un attimo di stordimento cerco di rialzarmi, fallendo anche in questa mia piccola missione mattutina. Sento il suono del campanile scoccare le 10.
Ho dormito decisamente troppo. Tutta colpa di quelle pastiglie che mi ha lasciato in eredità Mori.Cerco con lo sguardo qualche tipo di appiglio per mettermi in piedi, ma i miei occhi cadono su un bigliettino che è sul tavolo sopra di me.
È di Hirotsu.
"Buon Giorno Dazai-San,
Volevo dirti che hai la giornata libera dato che il bar tiene aperto solo la sera e la notte, percui intanto puoi andare a vedere l'appartamento che ti ho trovato. È in via XX e il numero è 258ª
A sta sera e buona giornata "Sempre molto elegante e formale eh? Sono sicuro sia stato lui a portarmi qui in sala, mi ha anche messo una coperta di lana addosso. È proprio un brav'uomo, credo che mi abbia preso per un suo nipotino.
Lentate mi metto seduto sul divanetto e, con un fazzoletto di stoffa sul tavolo, mi lego il polpaccio stretto in modo da alleviare leggermente il dolore. Strisciando i piedi mi avvicino verso la porta d'ingresso del bar, arrivando all'esterno.
Piove.
Il cielo è tinto di un colore che tende dal nero al grigiastro in una danza tra pioggerelle e diluvi, nebbia e grandine, in poche parole una 'brutta' giornata.
Questo è ciò che direbbe chiunque, ma non io. Io amo le giornate piovose, sono quelle in cui c'è meno gente in giro, dove le strade sono deserte e gli unici suoni udibili sono quelli dei fenomeni atmosferici e il mio respiro. Non ho un ombrello, ma la cosa non mi preoccupa. Ora il mio unico interesse è quello di arrivare nella mia presumibile, futura, casa.Una casa eh?
Non mi sono mai dato il lusso di considerare un luogo casa mia. Non ho mai potuto farlo.
La casa dei miei genitori era, appunto, loro, non mia.
La camera dell'ospedale era solo momentaneamente mia, ora è di un altro.
Spero che adesso, potendomi permettere di pagare un affitto, avendo già 15 anni e avendo un lavoro io possa finalmente trovare un luogo da poter definire 'Casa mia'-Auch-
Ero così immerso tra i miei pensieri che neanche mi sono accorto che un ragazzino, che dovrà avere appena 10 anni, mi è appena venuto addosso.
-Si levi dalle palle, grazie -
Da quando i bambini parlano così? E poi la sua voce ha una tonalità più adulta. Mi giro a guardarlo ma quello che vedo è solo la sagoma del ragazzino, ormai già lontana, che corre tra la pioggia. Non ci faccio troppo caso e torno sul mio cammino, che mi rendo conto essere appena finito. Sono davanti al condominio dove si trova il mio appartamento.
Ora, preferirei saltare la parte in cui impreco per 30m mentre faccio le 2 rampe di scale che mi separano dalla mia stanza. Ma perché non hanno un cazzo di ascensore?
Finalmente, dopo aver lisato i miei poveri muscoli per niente abituati a tutto quel movimento, arrivo. Sul campanello c'è scritto il nome del mio nuovo coinquilino.
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I can't live without you - Soukoku
FanfictionAlternative au Dove Dazai è uno ragazzo che viene da un ospedale psichiatrico e Chuuya è uno studente delle superiori bullizzato e che spera di diventare un cantante. - ‐ - - - - ‐ - - - - ‐ - - - - ‐ - - Scusate, non sono brava a fare le introduzi...