ᴅ ᴀ ʀ ᴋ ʀ ᴏ ᴍ ᴀ ɴ ᴄ ᴇ
«Lui era tutto quello di cui avevo bisogno. Riempiva ogni mia mancanza con una naturalezza che nessun altro avrebbe potuto indossare così bene. Ma non bastava. Non è mai bastato. E sarà sempre così.»
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All...
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❛ L'innocenza te la vorrei strappare di dosso insieme a quella gonna troppo corta e trovare la redenzione tra le tue cosce. ❜
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𝑽𝒊𝒗𝒊𝒆𝒏𝒏𝒆
Serendipità.
L'occasione di fare scoperte per puro caso e, anche, il trovare una cosa non cercata e imprevista mentre se ne stava cercando un'altra. Un tipo particolare di fortuna che emerga da una combinazione di ricerca, contingenza e conoscenza pregressa. Per accoglierla, bisogna essere molto aperti mentalmente all'indecisione e all'incertezza.
Era ciò che leggevo silenziosamente in quel momento, seduta su una delle panchine del giardino dell'università gremito di studenti, tra una lezione e l'altra.
Scossi la testa, ignorando quello che avevo appena scoperto. Serendipità. Avevo cercato quella parola tanto docile che mi era inciampata sulle labbra, la prima volta che avevo provato a pronunciarla. Era stata Taylor a farmela scoprire durante l'ora precedente, mentre la professoressa Fitz spiegava ciò che il test della settimana successiva, ovvero tutto il programma di quei mesi.
A disturbare la mia quiete fu una ragazza che non conoscevo. Mi si avvicinò con un gran sorriso sulle labbra, stretta in un paio di pantaloncini neri da palestra e una felpa pesante. «Ciao!», trillò. «So che non mi conosci, ma non fa niente. Mi chiamo Sandy, frequentiamo psicologia insieme.» Io annuii in risposta, senza riuscire a proferire la più stupida delle parole. Ricordavo in modo molto vago di averla intravista un paio di volte per puro caso, completamente di sfuggita. Sandy mi porse un volantino colorato. «Questo è l'invito per la mia festa di compleanno. Mi farebbe piacere che tu venissi. Le indicazioni sono tutte lì!», puntò il dito sulle scritte bianche. «Spero di vederti!»
Con lo stesso entusiasmo con il quale mi aveva approcciata, se ne andò, lasciandomi interdetta.
Il mio sguardo cadde sul foglio. "Festa di Sandy!" si notava chiaramente sulla parte principale, dato che occupava quasi metà dell'invito. C'era il suo indirizzo riportato sotto in grassetto, e, insieme a un numero di telefono, si trovava anche l'orario d'inizio. Era la sera di Halloween, e il tema era: eccitante paura.
