5.

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"Ti prego scusami scusami" corro verso la direzione di Marco e lo abbraccio
"dove sei stata?"
"la fidanzata di mio papà mi ha chiesto un favore e ho fatto tardi" mi accomodo nella sedia in pelle del bar
"oh va bene che tipo di favore?"
oh mio dio
inventa qualcosa Sarà
inventa
"sono dovuta andare a comprare qualcosa per la cena di stasera" sorrido falsamente "lei ama cucinare"
"va bene cuore allora sei perdonata" mi lascia un bacio a stampo
beh questo è il massimo per lui
non abbiamo mai approfondito in nessun modo
solo baci a stampo
"ordiniamo?"
annuisco annoiata
"beh quindi come è andata in america"
"benissimo davvero" fa un sorso nella sua bibita "è stato fantastico,lo sapevi che in America non puoi bene fino ai 21 anni?"
"mio dio ma come fanno" scoppio a ridere
io ho iniziato a bere verso i 15 anni,sono cresciuta molto in fretta nonostante la mia età.
Marco smette di sorride e mi inizia a fissare
"ho detto qualcosa di sbagliato?" chiedo confusa
odio quando le persone mi fissano
"mi sei mancata tanto" mi accarezza  la faccia dolcemente
"anche tu amo" mi butto verso la sua direzione e lo abbraccio di nuovo
Una chiamata distoglie la mia attenzione e noto che è Maria
"è Maria vado un attimo a rispondere" mi alzo dal tavolo e mi allontano da lui
non vorrei che scoprisse il vero motivo del mio ritardo.
"Mari"
"ei sei ancora con Minur?"
"no Mari è proprio insopportabile"
La donna rimane in silenzio per qualche secondo
"va bene grazie mille adesso dove sei?"
"sono con il mio ragazzo"
"oh wow un giorno me lo presenterai!"
"certo Mari" sorrido
è molto dolce
"va bene non fare tardi tesoro"
mando un bacio volante e vado verso la direzione di Marco
"Marco mi accompagni a casa?" faccio il musino
"mhhh" mi guarda dall'alto "te lo meriti?"
"dai guarda che faccino che ho"
"mhhh va bene andiamo" Lascia il conto sul tavolo e ci imbuchiamo nella sua lancia nera.
"vediamo se mi ricordo la strada"
"NON SAI LA STRADA DI CASA MIA" sobbalzo sul posto
"STO SCHERZANDO" scoppia a ridere
"ti conviene" lo guardo male
"tranquilla scema" mette una mano sul viso e  me lo stringe
"dai mi da fastidio"
"gne gne"
spegne il motore appena arrivati e scende dall'auto.
Fa il giro e apre il mio sportello come ha sempre fatto sin dall'inizio.
"Va bene cuore chiamami se hai bisogno di qualcosa"
"sì sì tranquillo tanto sono a casa"
vedo Minur avvicinarsi a noi con un sorrisetto
"we ciao fra" egli lascia una pacca sulla spalla del mio ragazzo
"che vuoi Minur" lo guardo male
"sto salutando solo a" sospende la frase aspettando una risposta
"Marco"
"A MARCO" gli mette un braccio intorno alle spalle
"bene adesso Marco è impegnato con me puoi lasciarci" sbuffo annoiata
" ciao Marco" gira gli occhi al cielo " è davvero insopportabile " fa una smorfia e mi lascia una spallata
"chi era?"
"il figlio della fidanzata di mio padre" sbuffo "è un idiota"
"sembra simpatico " guarda l'entrata sorridendo
questo è il problema di Marco:
essere buoni con tutti.
Anche sé questa cosa la amo molte volte sbaglia.
Le persone si approfittano.
"non lo conosci bene" sistemo la mia borsa a tracolla
"va bene amore io vado" mi lascia un bacio a stampo
"ciao" lo guardo sorridendo ed entro in casa.
"che bacio passionale" sobbalzo dalla paura all'udire della sua voce
"MA SEI SCEMO MI HAI SPAVENTATA"
"OPS" fa la voce da femminuccia prendendomi in giro
"ma poi che ti spii?"
"ma chi cazzo ti caca" mi guarda male e sale le scalinate
"chi cazzo caca a te" lo stesso faccio io finendo in camera mia.
Metto il mio pigiama preferito e mi spaparanzo nel lettone.

Se tornerai//Minur Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora