Mi risveglio a causa della suoneria del mio cellulare.
Mi giro dalla parte opposta cercando di ignorarla ma mille paranoie fluttuano nella mia testa.
Guardo l'orario e noto che sono le 3:30 del mattino e con la vista sfocata cerco di capire chi mi sta chiamando
"Minur cosa minchia vuoi" sbuffo stanca
"Aprimi sono rimasto fuori"
"perché dovrei" mordicchio un unghia
"mi vuoi aprire cazzo"
gli chiudo il telefono in faccia.
Lui non mi ha fatta uscire? Io non lo faccio entrare.
Alzo il volume della televisione e mi corico di fianco al mio cuscino."SARA SVEGLIA" sento le urla provenire dal piano di sotto e sbuffo
"cinque minuti" mugugno
"HAI SCUOLA SBRIGATI"
"SI CAZZO SI" mi alzo svogliata dal letto
mi hanno già fatta salire il nervosismo.
Metto le mie ciabatte con il pelo e mi avvicino al tavolo da cucina
"ti ho fatto il latte" Maria mi porge una tazza
"Grazie mari"
"Chissà che fine ha fatto Minur non è tornato a casa" dice preoccupata
Spalancò gli occhi e per poco non mi affogo con il mio stesso latte
ME NE SONO DIMENTICATA
salgo sopra nella mia camera facendo finta di nulla e mi cambio(io a scuola ci vado per fare la sfilata di moda ovviamente)
mi trucco leggermente e dopo aver preso la mia borsa Moschino e aver messo del profumo mi avvio verso il piano di sotto.
"Vado a scuola" saluto tutti e apro la porta d'ingresso
"buongiorno fiorellino" sorrido falsamente al ragazzo davanti a me e lo sorpasso
"dove credi di andare puttana" prende i miei capelli fra le mani e mi sbatte al muro
"mi hai lasciato fuori come un cazzo di cane" mette una mano intorno al mio collo
"Minur mi stai facendo male" cerco di fargli allentare la presa
"ringrazia che non ha piovuto sennò a quest'ora eri stesa a terra"
"MINUR" sua madre esce di casa e lo allontana dal mio corpo "MA SEI IMPAZZITO?"
"IO SONO IMPAZZITO?"
"CHE COSA SUCCEDE QUA" mio padre fa il
suo ingresso
"CHIEDILO A TUA FIGLIA" mi indica con il capo e io lo maledico mentalmente
"non l'ho fatto entrare in casa stanotte" sbuffo
"CHE COSA" mio padre si avvicina al mio viso e mi ci lascia uno schiaffo
"sei in punizione fino a quando lo
decido io" mi punta il dito e mi guarda male
"fanculo" con le lacrime agli occhi guardo Minur e corro via"cosa è successo amo" Chiara,la mia compagna di banco, mi accarezza il volto confusa
"mio padre mi ha tirato uno schiaffo niente di che" mi allontano da lei
"sei sicura" mi guarda il collo
"si entriamo" la sorpasso velocemente e vado verso la mia classe ovvero,la 5H.Dopo cinque ore noiosissime di scuola ritorno a casa.
Dato che sono in punizione non posso uscire quindi metto subito il mio pigiama.
Entro in camera di Munir ritrovandomelo sul letto
"perché sei qui?"
"e la mia camera" mi guarda con fare ovvio
"vai di là ho freddo"
"anche io"
"allora fammi spazio"
"oh oh oh potevi dirmelo prima che vuoi scopare"
"se non ti stai zitto ti ammazzo Minur"
"vieni" mi fa spazio e io svogliatamente mi sdraio.
Ognuno è per i fatti propri,
io non rivolgo parola a lui
lui non rivolge parola a me.
Ma sto benissimo così, la sua voce mi urta.
"Allora cosa mi racconti" mi sorride strafottente e mi strappa il telefono dalle mani
"ridammelo"
"nah" lo butta a terra
"MA STAI MALE" cerco di andare a prenderlo ma le sue mani si poggiano sul mio fianco
"io direi di non alzarti"
"sennò?"
"non lo vuoi sapere " mi squadra dalla testa ai piedi e si morde il labbro
"fai proprio schifo" gli sputo in faccia e scappo dalla camera dopo aver preso il telefono.
"STRONZA DI MERDA" sento delle imprecazioni da parte sua e questo non mi fa che sorridere.
Mi piace far innervosire le persone
"Sara" mio padre blocca il mio divertimento
"dimmi" il mio tono di voce è glaciale
mai si è permesso di tirarmi uno schiaffo in tutta la mia vita
"mi volevo scusare per prima" si avvicina a me
"non importa"
"perché l'hai lasciato fuori Sa"
"perché per lui non mi hai fatta uscire"
sospira e si siede vicino a me
"si preoccupa per te"
"MA COSA STAI DICENDO" mi alzo sconvolta "a quello non gliene frega un cazzo ne di me e ne di te messi insieme "
"basta così Sara" si alza dal letto "stasera andiamo a cena fuori preparati"
Appena esce dalla camera poggio il cuscino sul mio viso e urlo con tutta la voce che ho in corpo
Questa situazione mi sta distruggendo
"se vuoi urlare ti aiuto io" Minur entra in camera
"FUORI DAI COGLIONI" gli butto il cuscino addosso e lui se ne va sghignazzando.
Porco ti odio .
Vado verso il bagno e apro il getto dell'acqua calda.
Voglio farmi una bella doccia rilassante prima di andare lì.
Faccio un giro di chiave per evitare incontri indesiderati e appena l'acqua tocca il mio corpo minuto sospiro dal piacere.
La scuola
Mio padre
Questa situazione che c'è in casa
Minur
tutto questo insieme di cose mi distrugge.
Dopo una mezzoretta esco dalla doccia.
Sono le 19:30 e io ancora devo fare tutto.
Esco dal bagno non curandomi delle mie situazioni e mi ritrovo faccia a faccia con il moro
"SANTO DIO MUNIR VATTENE" mi copro il più possibile.
Lui invece fa tutt'altro,in silenzio si avvicina di più a me guardandomi fisso negli occhi.
Divento rossa dall'imbarazzo
"Minur che fai" indietreggio "Minur"
"sei troppo bella Sara" mi sbatte al muro e mi accarezza il viso
"Minur" sussurro
fa scendere le sue mani sui miei fianchi e avvicina il suo viso al mio
"Min-" mi zittisco appena le sue labbra iniziano a lasciare baci caldi sulla mia guancia
ansimo dal piacere e dalle farfalle che sento svolazzare nel mio stomaco
"Minur" blocco le sue mani "non possiamo"
senza dire nulla mi lancia uno sguardo
di fuoco e si allontana da me.
Corro nella mia stanza e sbatto la porta dietro di me.
Finalmente ho ripreso a respirare.
STAI LEGGENDO
Se tornerai//Minur
FanfictionSara,ragazza di origine italiana, ha 17 anni. La sua vita è sempre stata rose e fiori fino a quando un cambiamento drastico nella sua vita la portarono a combinare casini su casini.