8.

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Annoiata da tutto apro le ante del mio armadio.
"no"
"no"
"no"
"nah questo troppo da puttana"
scorro i vestiti velocemente e sbuffo
"NON HO NIENTE"
mi butto stanca sul letto
inizio a lamentarmi come una bambina a cui hanno preso il giocattolo e inizio a fissare quel vestito troppo ma troppo corto
"no Sara no" la mia coscienza fa capolino
"ZITTA"
scatto in piedi e prendo il vestito
se qualcuno in questo momento passasse di qui mi prenderebbe per pazza.
Parlo da sola e sorrido a un vestito
Sono messa molto male.

Lo indosso svogliatamente e mi continuo a guardare allo specchio

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Lo indosso svogliatamente e mi continuo a guardare allo specchio.
Anzi
continuo a guardare le mie imperfezioni
cosce troppo grosse
fianchi troppo larghi
sguardo spento
Una volta non ero così...
"MAMMA DOVE CAZZO SONO I MIEI PANTALONI DELLA DSQUARED2"
la voce troppo alta di Minur mi risveglia dal mio stato di trans
"MA CHE CAZZO SI URLA" impreco tra me e me girando gli occhi al cielo
da quando è arrivato in questa casa non c'è pace
chissà Zaira che fa.
Inizio a truccarmi leggermente e a fare i capelli ondulati.
Metto i vari gioielli in argento e prendo la mia borsetta brillantinata
"Principessa che ne dici di scen-" Minur si blocca alla vista del mio vestito
"sto arrivando" sbuffo annoiata e mi giro verso lo specchio
Sento la porta chiudersi dietro di me segno che se ne andato.
Mi giro verso la porta e me lo ritrovo faccia a faccia che mi guarda male
"che ti sei messa" mi squadra
"non si vede?" lo guardo male e cerco di allontanarmi
"dove cazzo vai" prende il mio braccio e mi tira verso di lui
"stiamo facendo tardi"
mi dimeno
"cambiati"
"ma lasciami stare ma che minchia vuoi"
"ho detto cambiati"
"ascolta Minur tu non sei né il mio ragazzo né mio padre" incrocio le braccia al petto "quindi non puoi dirmi cosa e cosa non fare"
"bene" sorride infastidito ed esce dalla camera sbattendo la porta
"E IN CAMERA MIA LA PORTA NON SI SBATTE" cerco di andargli dietro però i tacchi che ho addosso non aiutano
"Sara sei bellissima" Maria sorride dolcemente
"anche tu lo sei Mari"
"bene ragazzi andiamo"
mio padre prende le chiavi dell'auto e chiude tutto.
"Zaira rimane a casa che non sta bene"
Maria precede la mia domanda dato il mio sguardo confuso all'assenza della mora
"oh mi dispiace tanto"
"si cammina" Minur poggia la mano sulla mia schiena e mi dà una spinta
"mi dici che problemi hai" lo guardo male
"cammina" stringe i denti e si siede accanto a me.
Il ristorante dista circa mezz'ora da casa e sbuffo.
Ho sempre odiato i viaggi in macchina...
mi guardo intorno annoiata
Papà e Maria si tengono per mano e Minur non mi calcola.
Decido di attirare la sua attenzione tirando un po' di più il vestitino e il suo sguardo subito ricade lì .
"Ma la vuoi smettere" poggia una mano sulla mia gamba impedendomi di tirarlo su
"allora calcolami"
"tu stai facendo tutto questo per delle attenzioni"
"si ma non le tue"
"ti piacerebbero"
" me le stai dando e indovina " mi avvicino al suo viso "non mi piacciono per niente"
"tu mi stai scassando i coglioni " mette una mano intorno al mio collo e inizia a stringere
in risposta io faccio un sorrisetto strafottente
"cosa succede là dietro" sua madre si guara e lui toglie subito la mano
"niente" si gira verso la parte opposta ma con la mano ancora appoggiata sulla mia coscia.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Feb 16 ⏰

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