T W O

3.5K 241 141
                                    

Louis a volte si chiede, dopo aver preso determinate decisioni, se sia impulsivo o solo stupido. Perché è una questione ancora aperta che effettivamente gli preme, soprattutto adesso.

Non guardatelo in quel modo, Louis aveva un'occasione, va bene? Il fatto è questo (non gli interessa se non vi importa. Non scherza). Louis si è fatto davvero il culo per essere quello che è adesso, e all'inizio, quando dopo la sua laurea in psicologia era stato inserito in una scuola come figura di supporto, era stato entusiasta, di quel collocamento. Pensava che sarebbe entrato nella trama di un film con Robin Williams o cose del genere. Invece, lo psicologo scolastico ha due problemi: primo, nessun ragazzino lo prende sul serio, almeno all'inizio. E' un tizio chiuso in uno studio pagato da qualcun altro che si presenta comunque alle riunioni dei professori e devi chiamare signore. Non è una persona da tenere in considerazione, pare (i ragazzini di quest'epoca sono anche degli stronzi dipendenti dai social. Come cazzo è possibile?), è solo uno che è lì e occupa la sedia. Poi, quando le situazioni sono davvero serie, quando è Louis che parla ai professori e dice, con un piccolo orgoglio di fondo, da professionista, posso dire?, credo di doverci parlare, i genitori iniziano a spaventarsi. Perché? Perché Louis è uno psicologo e a quanto pare, dopo l'Uomo Nero e l'esattore delle tasse, è la persona che più temuta di questo mondo. Alla parola terapia, i genitori fuggono. Loro figlia o loro figlio sono perfettamente sani, non hanno nessun problema e non hanno bisogno di Louis, o di quello che Louis potrebbe dire loro circa la situazione che stavano vivendo. E Louis, Cristo, vorrebbe strapparsi i bulbi oculari a mani nude mentre spiega per la millesima volta che richiedere un supporto psicologico non significa avere un problema, ma semplicemente sentire il bisogno di parlare con qualcuno che, piuttosto che prendere delle forbici pur di eliminare la matassa, la sbroglia. Ecco quello che vuole fare, ma nell'ultimo anno non gliene hanno dato modo. Louis esercita da un anno e non ha dato nemmeno un assaggio al mondo di quanto si sia impegnato. E la cosa che gli fa più rabbia, la cosa che lo manda totalmente in bestia, è che lui con quei ragazzi ci aveva fatto amicizia. Ci aveva parlato, li aveva aiutati, Cristo, ma non era stato abbastanza, e anche se alla fine si erano affezionati a lui, anche se si fidavano, Louis doveva aver attraversato una linea, ingenuamente, che non avrebbe dovuto assolutamente attraversare. I genitori si erano lamentati di lui, di come parlava ai ragazzi e di come li incoraggiava a cercare un aiuto per quelli che alla fine sono problemi da ragazzi, e non l'avevano richiamato a settembre. Non si era mai sentito così inutile in vita sua, così ferito da sé stesso.

Poi, Louis aveva trovato uno studio libero a Londra. Uno studio che poteva prendere così com'era e rendere suo, tramutando un piccolo appartamento vuoto in quello che voleva donare alle persone. Aveva accettato, ovviamente, per un prezzo scandaloso, di acquistare quel luogo, e in tutta fretta si era trasferito a Londra mentre metteva in conto che, nei mesi successivi, piuttosto che lavorare avrebbe messo a posto quelle poche stanze, con l'aiuto dei suoi amici che già vivevano lì. Tutto questo in cinque giorni. A dicembre.

Si era gettato sul primo appartamento disponibile in una zona tranquilla, e quel giorno, 4 dicembre, è circondato da scatole in una casa vuota, a quattro ore da Doncaster, con i soldi divisi tra lì e il suo studio, che probabilmente passerà le feste a mettere in sesto, pur di ultimarlo il prima possibile con costi minimi. Ha appena avuto l'approvazione di un esperto sulle pareti e i pavimenti, che non devono essere rifatti ma hanno solo bisogno di una bella ripulita e una mano di vernice, e come un tornado si è trasferito, lì, adesso. Nel giro di una settimana aveva rivoluzionato la sua vita dopo che, da settembre, non era stato riconfermato per il ruolo a scuola e navigava in un brodo di insoddisfazione e pessime sensazioni. Questa è la svolta. Sì, forse è stato un po' un colpo di testa, lasciare casa sua per andare nella capitale con uno studio in cui non poteva esercitare e una casa presa in affitto nel giro di una notte, ma sente un grumo di orgoglio nello stomaco perché sta facendo quello che vuole, finalmente, il suo progetto sta prendendo vita e potrebbe davvero iniziare ad aiutare le persone, e forse non è ancora la strada perfetta della sua vita, ma almeno è pavimentata, adesso. Finalmente. Louis deve rivalutarsi: non è stupido e non è impulsivo, è solo intraprendente. Ecco. Meglio. Gli piace di più.

With Your Loving, There Ain't Nothing That I Can't Adore ||L.S.||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora