4. Dion

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Non ho la più pallida idea di cosa sia successo ieri sera. So soltanto che ho una ragazza nel letto, e non né Victoria né Cristina.

Ho cominciato ad andare a letto con Cristina qualche mese fa quando le cose con Vic sono andate di male in peggio. Cristo mi sta sempre addosso, non la sopporto più, non so neanche perché non la ho ancora lasciata.

Quando mi giro sul fianco per guardarla meglio, la vedo, l'unica persona per cui non ho una spiegazione plausibile per la quale è nel mio letto. Allyson Smith.

è completamente nuda, coperta soltanto dalle coperte, e io vorrei tanto essere completamente vestito ma invece, sono nella stessa sua stessa situazione.

Mi alzo di scatto e vado a infilarmi un paio di mutande prima di tirare giù dal letto lei.

Mi avvicino, cercando di immaginare un altro motivo per la quale potessimo essere nudi e nello stesso letto, ma non mi viene in mente un'altra spiegazione. Prendo il suo vestito accartocciato a terra e glielo lancio in faccia, sperando di vegliarla, senza successo.

-Sveglia, Principessina-

Scatta subito seduta sul letto e la coperta le scivola giù, lasciandole i seni scoperti, abbasso lo sguardo esattamente lì involontariamente, ma lo distolgo subito. Lei si tira su velocemente la coperta e mi guarda confusa e incazzata.

-Perché cazzo sono qui, e soprattutto perché sono nuda!- chiede continuando a tenersi la coperta con una mano mentre con l'altra cerca di lisciarsi i capelli gonfi.

-Fai due più..- Non riesco neanche a finire la frase che lei tira via la coperta dal letto e si alza.

-No! Non è successo quello che credi!-

-Perché cosa credi che io creda sia successo?-

Prende il vestito e le mutandine da terra e fa per andare in bagno ma si ferma poco prima di entrare.

-Non. Quello. Che. Credi. Tu.- Non mi da neanche il tempo di ribattere che si chiude in bagno e non la vedo uscire per la mezz'ora successiva.

provo a bussare più volte ma in risposta ricevo solo dei va'ffanculo.

-Senti io devo uscire, ti vuoi muovere-

-Vai. A. Fanculo!- ripete mentre io sto per fare tardi alla chemio della mamma.

-Cazzo, se non esci sfondo la porta!- dico prima di provare ad aprire la porta, ma ovviamente è chiusa a chiave.

-Va bene! Due secondi e arrivo!- La sento trafficare con qualcosa e non ho la più pallida idea di cosa stia facendo.

-Hai i secondi contati!- Ormai sto urlano, e non mi importa che mia mamma possa sentirmi, voglio solo che esca da questa casa e accompagnare mia mamma a fare la chemio.

Poco dopo come aveva detto esce, ma ha gli occhi rossi e gonfi.

-Che cosa hai fatto?- Le chiedo stranito.

-Niente, ciao- Non ho neanche il tempo di fermarla che lei si sta già fiondando al piano di sotto.

Quando vado in bagno per vedere cosa stesse facendo da mezz'ora lì dentro, non trovo nulla. Provo a guardare nel cestino e niente. Non c'è traccia neanche di un fazzoletto bagnato.

Quando esco mi inizio a cambiare per poi scendere ad aspettare mia madre, ma sembra che stamattina si senta meglio e che sia già pronta.

-Ehi tesoro, sei pronto?- chiede entrando nella stanza.

-Si, due secondi e scendo- Le tiro uno sguardo per vedere come stesse e le vedo in faccia uno sguardo preoccupato.

-Cosa c'è?- Domando con il mio solito tono apprensivo.

I Need You- Un Bisogno InsaziabileDove le storie prendono vita. Scoprilo ora