~ Nove ~

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Se non hai la birra puoi sempre trovare del vino o del whisky o delle sigarette, ma se non hai l'amore non hai un cazzo.

-C. Bukowski.

Capitolo 9.

Sentii il cuores battere violentemente contro la cassa toracica, le gambe tremare sotto la sua vicinanza.

Più restava in quella posizione più il mio sguardo scendeva sulle sue labbra rosse.

Non avevo mai visto labbra più belle, rosse di ciliegia e carnose da farti venire voglia di morderle e baciarle senza più fermarti.

《Jamie...》

Iniziò lui in un sussurro. Il suo respiro si infranse sulle mie labbra e mi morsi il labbro inferiore, trattenendomi da sporgermi in avanti e baciarlo.

《Alzati, Harry.》

Sussurrai cercando in qualche modo di allontanarlo da me. Io avevo un ragazzo e lui aveva una ragazza, era l'ultima cosa che doveva succedere.

《Non posso alzarmi.》

Mormorò lui scuotendo la testa e facendomi accigliare. Che cazzo gli passava per la testa?

Sospirai chiudendo gli occhi e nello stesso momento si avvicinò al mio viso, baciandomi sull'angolo delle labbra, poi si alzò.

Io rimasi scioccata, le guance in fiamme e mi misi seduta velocemente, aggappandomi alla sua mano per tornare in piedi.

Feci per allontanarmi da lui ma mi tenne stretta contro il suo petto, una mano sul mio fianco e una sulla mia schiena.

《Che mi stai facendo?》

Chiesi in preda all'imbarazzo, sapevo di essere arrossita, la sua vicinanza era troppa da sopportare.

《Cosa stai facendo tu a me, mi verrebbe da chiederti.》

Mormorò lui con un sorrisetto sghembo. Io sentii l'imbarazzo scemare ed essere sostituito da una rabbia crescente.

《Non sarò una delle prossime con cui tradisci Rosemary, Harry. Puoi scordartelo.》

Scattai e mi staccai da lui con velocità facendolo barcollare all'indietro. Harry rimase basito per un momento, dandomi il tempo per arrivare all'entrata della pista.

Dopo essermi tolta i pattini ed essermi rimessa le scarpe lo vidi muoversi e il più velocemente possibile fui fuori dall'edificio, con il riccio alle calcagna.

《Jamie. Fermati.》

Lo sentii dire mentre voltavo dal lato opposto dove avevamo parcheggiato l'auto, non volevo tornare con lui, avevo paura di quello che mi faceva.

《Jamie, fatti almeno riaccompagnare a casa.》

Mi volta di scatto, trovandomelo a qualche metro di distanza e incrociai le braccia sotto al petto.

《So la strada per tornare a casa, grazie.》

Risposi di tutta fretta, ora avevo freddo senza sapere perché e sentii i miei denti sbattere senza sosta.

《Hai freddo?》

Rimasi in silenzio quando le mani di Harry si posarono sulle mie spalle muovendosi su e giù.

《Non ti dovrebbe interessare, ti prego portami a casa.》

Pregai distogliendo lo sguardo dal suo e lo sentii sospirare. Raggiungemmo la sua auto senza una parola di più e il tragitto verso casa mia fu riempito da un silenzio scomodo.

Trouble | h.s.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora