«Ricordami perché sono qui a congelarmi il sedere, quando dovrei essere a studiare per l'esame che ho tra due settimane.» Constata Pez, stringendosi meglio nel giaccone che indossa per cercare di ripararsi dal freddo autunnale.
«Perché sono il tuo migliore amico e mi devi un favore.» Commenta Henry in tutta risposta, strofinando tra loro le mani coperte dai guanti per scaldarle un pó.
Sono entrambi seduti sugli spalti che costeggiano il campo da football, circondati dagli altri studenti della NYU che come loro stanno assistendo alla partita di beneficenza.
Gli occhi di Henry si spostano verso i giocatori, soffermandosi poi su Alex che indossa la maglia col numero cinque. Henry lo vede correre in uno sprint improvviso, scartando uno degli avversari e avvicinandosi alla porta.
Il piede di Alex calcia il pallone che finisce in rete, portando in vantaggio la squadra dell'università. Un boato esplode tra le tribune ed Henry si alza in piedi esultando per il goal.
Alex solleva le dita in segno di vittoria e poi fissa Henry con espressione divertita, facendogli un occhiolino prima di tornare in formazione.
È terribilmente sexy tutto sudato, ammette Henry mordendosi un angolo delle labbra e notando il modo in cui i pantaloncini della divisa fasciano il sedere dell'altro.
A fine partita la loro squadra ha perso, nonostante gli sforzi di Alex e degli altri giocatori, perciò molti tifosi iniziano ad abbandonare il campo in tutta fretta.
Henry e Pez li imitano e poi raggiungono l'entrata degli spogliatoi. Pez si strofina le braccia in un chiaro segnale di insofferenza al freddo e dopo pochi minuti Henry lo sente imprecare sottovoce.
«Hen, giuro che sto seriamente pensando di ucciderti e occultarne il cadavere.» Commenta il suo migliore amico, osservando la condensa che fuoriesce come fumo dalla sua bocca.
«Non lo faresti mai, troppa fatica e poi non ti rovineresti mai i tuoi sacrosanti mocassini firmati.» Gli fa notare Henry con tono divertito, inarcando un sopracciglio.
Pez gli da una spintarella amichevole in tutta risposta, scuotendo il capo e sogghignando.
«Senti, tu resta pure qui a congelare per fottute ciglia, io torno a studiare al caldo dove posso tornare a sentire le mie chiappe.» Mormora quest'ultimo, sollevando una mano in segno di saluto e scomparendo oltre i cancelli.
Passano una manciata di minuti, poi uno ad uno i compagni di squadra di Alex vanno via, scambiandosi saluti e punzecchiandosi a vicenda.
Henry nota che Alex non è tra loro perciò decide di entrare negli spogliatoi, richiudendosi la porta alle spalle.
Una nuvola di vapore caldo gli colpisce il volto, donandogli un pó di sollievo dalle temperature gelide che si percepiscono fuori. I suoi occhi si guardano attorno incuriositi, posandosi sulle panche di legno disposte tra file di armadietti rosso fuoco.
Il rumore scrosciante dell'acqua che scorre lo riporta alla realtà ed Henry ne cerca la fonte. Lì a pochi passi da lui, sotto il getto dell'acqua, c'è Alex. Il suo corpo nudo si erge in tutta la sua naturale bellezza, quasi come se fosse scolpito dal più abile degli scultori.
Alex gli da le spalle ma Henry può comunque osservarne i tratti del corpo. L'acqua gli scorre tra i capelli scuri e scende in tanti piccoli rivoletti lungo le spalle larghe e la schiena nuda. Attraversa il solco della spina dorsale, perdendosi tra i glutei sodi e scendendo verso le gambe muscolose per poi infrangersi sulle piastrelle di marmo bianco.
Le mani di Alex si muovono lentamente sulla pelle, in una carezza quasi sensuale, per insaponarla a dovere. Un mugolìo di apprezzamento lascia le labbra di Alex che poi inclina la testa indietro per sciacquare via le ultime tracce di schiuma.
STAI LEGGENDO
Sincerely, yours
RomanceHenry Fox è uno studente di letteratura alla New York University, ama scrivere poesie e un giorno per caso i suoi occhi si posano su Alex Claremont-Diaz, studente di legge con la passione per il football. Henry ne resta affascinato tanto da scrivere...