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Amy aprì gli occhi di scatto
si trovava coricata sul sedile del passeggero, quello vicino a quello del guidatore
era piegato apposta per farla coricare, c'era una mano che stringeva la sua di mano.

le luci accese nella notte sfrecciano.
dalla radio vide l'orario, era mezzanotte e un quarto.
girò la testa verso sinistra per vedere chi guidava
e per poco non svenne di nuovo, era Bill

per vedere se fosse reale allungò un dito verso il suo braccio destro, nel mentre la mano scese sulla sua coscia coperta da una coperta beige.

lentamente avvicinò il dito verso l'avambraccio e ci passò il dito sopra.
Il biondo di fianco a lei si girò verso Amy

-ti sei svegliata, mio dio che paura che ho avuto-
disse per poi costare l'auto in un parcheggio vuoto

-come ti chiami?-
chiese girandosi verso di lei

-Amy-
disse mettendosi seduta

-come si alza?-
chiese titubante

-così-
e in un colpo il sedile si alzò

-allora Amy, perchè ti volevi buttare?-

Amy si guardò le mani torturandosele, Bill allungò una mano, appoggiandola sopra le sue, impedendole di muoversi

-ho capito domanda di riserva-
si allungò dietro afferrando qualcosa

-è tua questa borsa? ti prego dimmi di si-
la supplicò con gli occhi

Amy annui solamente, mi sono dimenticata di un particolare, a Amy
l'avevano cacciata di casa per non aver pagato un affitto, si stava guadagnando i soldi per farlo ma tornando a casa ha trovato il proprietario fuori la porta che la cacciava, altro motivo per cui voleva buttarsi

-perchè hai questo borsone con te?-

-mi hanno cacciato dal mio appartamento e non ho piu un lavoro-
alzò lo sguardo incontrando quello del biondo

-tu perché eri lì sopra?-
questa volta lo domandò Amy a Bill

-ho intravisto qualcuno da sotto, che aveva le gambe a penzoloni, e sono venuto a controllare, direi che jo fatto bene-
le sorrise appena

-bene- Amy prese la borsa ancora tra le mani di Bill- ora me ne vado-
aprì la portiera, ma Bill le afferrò il polso.

-dove vai?-
le chiese confuso

-vado a cercare qualche parte dove dormire-
rispose Amy più confusa

-non penso proprio-
disse scuotendo la testa

-devo stare una settimana a Berlino e poi devo andare a fare un concerto. per ora stai con me, e nel mentre cercherai dove vivere-
continuò

-che?!-
Amy sgranò gli occhi

-che c'è non vuoi stare a casa del tuo cantante preferito?-
rise

-oh beh, io darei fastidio, è meglio di no-
disse Amy

-ma cosa, mi stai già simpatica, diventeremo ottimi amici-
le sorrise prendendole la mano come per supplicarla

-chi tace acconsente-
esclamò ridendo e rimise in moto la macchina partendo

parlarono del più e del meno, Bill la fece sentire subito a suo agio

-ho notato che hai il mio stesso tatuaggio che ho sul petto dietro al braccio-

-si lho fatto...non mi ricordo quando-
rise Amy

-allora, non è casa mia ma di Tom e Heidi e i suoi figli, è un problema? devo fare le prove con la band e mi sono stabilito qui-

-oh io dormirei pure per terra, non mi importa-

entrammo nel cancello di quella villetta e Bill parcheggiò con la macchina

-vamos-
disse uscendo dalla macchina
Amy si piegò e prese la borsa sui i suoi piedi

-prego-
disse Bill aprendole la portiera

-grazie-
gli sorrise

Amy scese dalla macchina e guardò incantata la casa

-da quanto mi ha detto Tom ci sta solo Leni, perché gli altri sono dai loro padri-

-va bene-
sorrise sincera

-ok vieni-
le prese la mano e iniziarono a correre verso l'entrata

-come fai con i tacchi?-
chiese Amy appena arrivati davanti alla porta dell'abitazione

-segreti del mestiere principessa-
disse facendole l'occhiolino, poi con la mia mano se volesse asciugarsi il sudore

-oddio non avevo visto le tue unghie sono stupende-
sgranò gli occhi guardando le unghie ricostruite nere con decorazioni d'oro

poi suonò al campanello

-chi è?-
disse una voce dietro la porta

-il fratello più bello-
disse bill

qualcuno aprì la porta

-non so chi tu sia allora-
si rivelò Tom appoggiato allo stipite della porta con i capelli legati a coda

-cia Tom-
sorrise bill

-ciao bill, chi è lei?-
domandò guardandola

-si stava buttando e lho salvata, l'hanno cacciata di casa e io le ho offerto di stare con noi-
sorrise Bill

-ah ed è una nostra fan, vorresti farla stare al freddo?-
disse Bill mettendole un braccio sulle spalle

-entrate-

-immagino che tu sappia che sono Tom. tu come ti chiami?-
le sorrise Tom

-Amy-
ricambiò il sorriso

-venite di qua, ci sono Heidi e Leni di la-
Tom si girò, Bill scoppiò a ridere mentre Amy nascose con la mano la sua risata

-cosa?-
chiese Tom

-oh la treccia, è stat Leni prima-

-ti dona la treccia-
disse Amy

-visto-
disse Tom verso Bill
poi le afferrò il polso

-vieni ti faccio conoscere Heidi e Leni-
e la trascinò in salone

-Heidi-
la richiamò Tom
la donna bionda si girò e guardò nella loro direzione e sorrise

non ci posso credere!

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